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L'attacco occidentale alla Siria: un altro crimine contro l'umanità. Europa in ostaggio

di Gianni Lannes - 29/08/2013

Fonte: Su la testa







I servizi di intelligence anglo-americani e sionisti hanno fabbricato a tavolino, ancora una volta maldestramente, un pretesto (le cosiddette armi chimiche in possesso del "tiranno" Assad) per invadere quel Paese mediorientale sovrano. E così va in scena il solito terrorismo di alcuni Stati occidentali.

Addirittura i pacifinti italidioti a modo loro, per arrestare la guerra a chiacchiere inutili e retoriche, diffondono un appello richiamandosi alla carta costituzionale. Che gigantesca contraddizione!

E' possibile che Stefano Rodotà non sappia cosa sia accaduto a Lisbona nel dicembre dell'anno 2007? Glielo spiego in due righe: Prodi e D'Alema hanno firmato il Trattato di Lisbona (entrato in vigore nel 2009) che in punta di diritto straccia, o per usare un eufemismo supera la Costituzione repubblicana entrata in vigore nel 1948. Tradotto: sovranità azzerata. A dirla tutta, era già già parecchio limitata dalla presenza in Italia ed in Europa di centinaia di ordigni nucleari, in palese violazione del Trattato internazionale di non proliferazione (TNP).

Ma la guerra fredda non è terminata da più di 20 anni? E la seconda guerra mondiale non è finita nel 1945? Ma allora perché lo Stivale risulta invaso da numerose basi belliche a stelle e strisce, per giunta pagate dall'ignaro contribuente?

Su questo diario sono stati pubblicati a più riprese, fior di documenti ufficiali provenienti dagli archivi super segreti degli Stati Uniti d'America, a controprova della gravissima situazione.




















La presenza di armamenti atomici, vale a dire di armi di sterminio, sul suolo europeo è il più grande limite alla nascita di un'Europa dei popoli. 

Non vi sembra quantomeno anomalo che i governi in Italia ed il capo dello Stato pro tempore, giurino fedeltà su un pezzo di carta privo di valore legale?

Una notizia passata inosservata, giusto per dimostrare i decenni di conoscenza tecnologica in ambito bellico che separano dal senso comune. Allora, nel dicembre dell'anno 1977 gli USA decidono di costruire la bomba neutronica, l'arma nucleare che provoca minore distruzione e contaminazione residua, in modo da poter occupare successivamente l'area colpita.

L'Italia non conta niente e a livello internazionale è ormai una macchietta con pupazzi eterodiretti che di geopolitica non hanno neanche i rudimenti. Se il nostro Paese avesse avuto una classe dirigente a livello politico, si sarebbe ritagliata un ruolo, anzi una leadership come aveva fatto il grande Enrico Mattei, prima di essere assassinato con un attentato, per volontà degli inglesi (inchiesta del giudice Vincenzo Calia). 

Se l'Italia avesse indipendenza, sovranità e politici all'altezza che lavorano per il bene comune, avrebbe intessuto un dialogo con tutti i popoli del terzo mondo, soprattutto nell'area del Mediterraneo e del Medioriente. Invece, è a rimorchio degli eventi diretti da altri che spadroneggiano in tutto il globo terrestre e fanno i prepotenti anche sulla nostra terra, senza che nessuno abbia niente da ridire almeno pubblicamente.

Siamo in guerra da un bel pezzo, mica da oggi. E per dirla con George Orwell, un massone d'altri tempi, non le macchiette in libera uscita oggi: "La guerra non è fatta per essere vinta, ma per essere continua". In altri termini, ininterrotta.

In fondo la lobotomia sociale perpetrata dai mass media al servizio del sistema di potere, un effetto l'ha prodotto, eccome: l'indifferenza generale, l'assuefazione ai peggiori crimini. Piangersi addosso non serve a niente ed a nessuno. L'antidoto è finalmente combattere la rassegnazione, tirare SU LA TESTA!