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Israele e gli abusi quotidiani sui civili palestinesi

di Manuela Comito - 29/12/2013

Fonte: Il faro sul mondo


La tensione in Cisgiordania è sempre più alta, gli abusi e le violenze dell’esercito israeliano contro i civili palestinesi sono diventati una prassi nella vita quotidiana del popolo palestinese.

Venerdì scorso tre lavoratori palestinesi, Fadi Ahmad Al-Ajarma di 21 anni, Idriss Yusif Al-Tarshan di 22 anni e Mohammad Ishaq Khreis di 22 anni, sono rimasti feriti in seguito all’aggressione da parte dei soldati israeliani nel villaggio di Ramadeen, a sud di Al-Khalil, secondo quanto ha riportato l’International Middle East Media Center. L’incidente è avvenuto vicino al muro di separazione, nel momento in cui gli operai tornando dal lavoro cercavano di attraversare il confine con Israele.

Mohammad al-Arawna, capo del Dipartimento del Sindacato dei lavoratori palestinesi, ha condannato fermamente l’aggressione dichiarando che “il sindacato ha presentato una denuncia con l’Associazione Internazionale dei Lavoratori, chiedendo di intervenire e indagare sulle violazioni israeliane in atto contro gli operai e di costringere il governo israeliano a rispondere dei suoi crimini”. Ha inoltre sottolineato la frequenza delle aggressioni che i lavoratori palestinesi subiscono dai militari israeliani nei Territori Occupati.

Sempre venerdì 27, i soldati israeliani hanno fatto irruzione in varie abitazioni del villaggio di Nabi Saleh, prendendo di mira alcune persone disarmate che manifestavano pacificamente in occasione della manifestazione del venerdì con lanci di lacrimogeni, proiettili di metallo e gomma, skunk water (i getti di liquidi chimici maleodoranti e urticanti per la pelle) e bombe sonore. Molti tra i manifestanti sono rimasti gravemente feriti tra cui due giornalisti e una donna.

Questi raid e questi arresti rappresentano la regola nei Territori Occupati: le forze di occupazione ogni giorno perquisiscono le abitazioni palestinesi, aggrediscono civili e attivisti, con il pretesto della sicurezza, ma in spregio a qualsiasi legge e diritto. Secondo dati forniti da organizzazioni per i diritti umani, oltre una dozzina di palestinesi sono stati uccisi e 1.800 civili palestinesi, compresi donne e bambini, sono stati tratti in arresto, ma sarebbe più opportuno e più giusto dire “sequestrati” nella prima metà del 2013, secondo quanto riporta anche Press Tv.