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Il vaso di Pandora

di Simone Torresani - 29/03/2014

 


 

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Nel vastissimo vaso di Pandora apertosi il 22 dicembre 1991, con la dissoluzione avvenuta in tempi stretti spettacolari della defunta URSS, rischia di aprirsi una nuova crepa.

Crepa , come tutte le altre, assai pericolosa, in quanto i territori ex sovietici sono ora le pedine della scacchiera di un complicatissimo Risiko internazionale,  con una nuova "Guerra Fredda" tra Russia da una parte, il binomio USA-UE dall' altra.

La nuova crepa si chiama Transdnistria, che come dice il nome è il territorio "di là dal Dniestr(o Nistro, o Nistrul, qualsivoglia)": una fascia di terreno grande come la provincia di Brescia, incuneata tra Moldavia ed Ucraina.

La Transdnistria si è autoproclamata indipendente nel 1992, dopo una breve guerra civile che fece un migliaio di vittime: proclamazione de jure e non de facto; nessuno Stato, infatti, la riconosce. Eppure vi è un Governo, si batte moneta, vi è una specie di pubblica amministrazione, una polizia, scuole ,una bandiera.

In Transdnistria la stragrande maggioranza della popolazione è russa, si sente russa, parla russo e non vuole vivere sotto le autorità della Repubblica di Moldavia, che ha il triste primato di essere lo Stato più povero d' Europa.

Questa repubblica che si dice indipendente è uno Stato da operetta meno di quel che si possa credere:  anzitutto, ha centrali elettriche che forniscono la maggior parte del fabbisogno energetico della Moldavia, quindi un ristretto gruppo di oligarchi controlla, tramite la società "SHERIFF", l' economia locale. Il brand "SHERIFF" gestisce supermarket, pompe di benzina, negozi, persino una squadra di calcio.

A Tiraspol, la capitale di questa repubblica secessionista, il pubblico sta seguendo con interesse gli avvenimenti di Crimea, talmente con interesse da aver inviato una petizione a Mosca per l' annessione.

E in terra di Transdnistria, dal 1992, sono schierati -come forza di interposizione- oltre 450 militari della XIV Armata dell' Esercito Russo.

Robe da far sobbalzare sulla sedia il premier della Moldavia, Iure Leanca, che l' altro giorno è volato a piangere e ad implorare assistenza a Washington, la nuova Gerusalemme dei popoli orientali d' Europa.

Mentre Leanca piangeva a Washington, da Mosca arrivavano nuovi giubbotti antiproiettile alle forze di interposizione.

Lo scontro tra le due Moldove, che pareva annacquato, rischia di riattizzarsi.

Crimea, Transdnistria oggi, Nagorno-Karabakh domani?

Si sta giocando un gioco pericoloso ad Est, roba che la "Questione Orientale" del XIX secolo era una cosuccia da educande.

Prendete un atlante e guardate dove è la Transdnistria..poi, vedete voi.

A proposito..cent' anni fa, Francesco Ferdinando d' Austria , a primavera del 1914, passava le sue ultime settimane di relax agreste a Konopiste, prima della visita a Sarajevo, nel fatale 28 giugno 1914.

Cent' anni fa..stiamo allegri!