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Ucraina: sanzioni stellari e terroristi di regime

di Alessandro Lattanzio - 06/04/2014


Il Presidente israeliano Peres chiede al Presidente russo: Vladimir, ma tu hai qualche antenato ebreo?
Putin: Che cosa te lo fa pensare, Shimon?
Peres: Sei riuscito a far spendere 5 miliardi di dollari agli americani per farti consegnare la Crimea. Nemmeno un ebreo, avrebbe trovato tanto coraggio!

1897814Il procuratore capo di Crimea Natalija Poklonskaja, di fronte al mandato d’arresto dei golpisti a Kiev, ha dichiarato “Nei 12 anni che ho lavorato nell’ufficio del Procuratore Generale, ho avuto a che fare con la criminalità organizzata ed imprigionato molti criminali. Il mio aspetto non è mai stato un ostacolo. Spero che inganni i nemici. La costituzione dice che l’unico potere in Ucraina e ripeto l’unico potere in Ucraina, è il popolo“. La popolarità sulla rete di Poklonskaja ha disturbato i golpisti a Kiev, che l’hanno accusata di aver organizzato un colpo di Stato. “Non ho paura di dire la verità. Non sono un criminale. Non promuovo il nazismo, come le nuove autorità a Kiev. Se vogliono avviare un procedimento penale contro di me, non ne ho paura. La cosa principale è che una nuova fase della vita inizia da zero in uno Stato dignitoso e grande come la Russia“. Nel frattempo “il disegno di legge presentato in parlamento dal Presidente Vladimir Putin, abroga gli accordi che regolano lo status e le attività della Flotta del Mar Nero in Ucraina“, dichiarava il Viceministro degli Esteri Grigorij Karasin. “Voglio sottolineare che poniamo fine all’accordo“. Il Presidente Vladimir Putin ha firmato la legge che abroga gli accordi bilaterali con l’Ucraina sullo stazionamento della flotta del Mar Nero e l’accordo tra Mosca e Kiev sullo sconto di 100 dollari sul gas russo per l’Ucraina. Il prezzo così aumentava a 485,50 dollari per 1000 metri cubi di gas il 1° aprile, essendo Kiev incapace di pagare le forniture dell’anno precedente. Il debito complessivo dell’Ucraina verso la Russia, dopo la cessazione degli accordi sulla Flotta del Mar Nero del 2010, ammonta a 11 miliardi di dollari. L’esercito russo elabora il programma per la sicurezza della Crimea al 2020, assicurando l’operatività dei militari russi nella regione. Il Ministero della Difesa ha discusso le questioni relative al dispiegamento e sviluppo delle forze russe in Crimea.
L’ex vicedirettore della CIA Michael Morell ha detto che le decine di migliaia di truppe russe al confine ucraino potevano prendersi “un terzo” dell’Ucraina se il Presidente Vladimir Putin “lo volesse”. “Lo scopo di queste truppe sarebbe occupare un terzo dell’Ucraina se Putin vuole, ma sarebbe difficile tenerselo. Quello che cerca è massimizzare il risultato diplomatico. Crede di essere in una posizione di forza e ci vuole al tavolo dei negoziati“. Intanto in Ucraina, dove il bilinguismo russo-ucraino è la normalità nella maggior parte del Paese, l’articolo 10 della Costituzione dichiara assurdamente che il russo è la lingua di una “minoranza nazionale” e inoltre, le prestazioni di Kiev rispetto alla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie sono inadempienti verso le lingue minoritarie come rumeno, bulgaro, gagauz e rusyn che Kiev rifiuta di riconoscere. La risposta fuori luogo dei golpisti a Kiev che respingono il federalismo e i diritti delle lingue indebolisce ulteriormente la coesione dell’Ucraina. L’”amministrazione” di Kiev punta solo all’agenda militare-politica con la commissione NATO-Ucraina che ha dichiarato “Accogliamo con favore la firma dell’Ucraina dei capitoli politici dell’accordo di associazione con l’Unione europea, il 21 marzo” che naturalmente riguardano di più la NATO. Infatti l’accordo firmato il 21 marzo obbliga Kiev ad armonizzare la sua politica estera e di sicurezza con quella di Bruxelles, a sua volta subordinata alla NATO con il “Berlin plus agreement” del 2002. Tutto ciò “può solo minacciare la già fragile unità dell’Ucraina”. Difatti, i rappresentanti di Ucraina e NATO hanno discusso la possibilità d’inviare istruttori militari atlantisti in Ucraina per addestrare le forze ucraine. Secondo il ‘ministro’ della Difesa ucraino Andrej Deshitsa, “Abbiamo discusso la possibilità d’inviare gruppi mobili di istruttori militari in Ucraina per addestrarne le forze di difesa civile“. Il segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen non ha escluso l’invio di tali gruppi in Ucraina, ma ha escluso la possibilità di inviarvi unità armate della NATO. Comunque, oltre alla creazione della ‘guardia nazionale’ i golpisti ucraini hanno approvato 600 milioni di dollari di spese militari, un notevole balzo rispetto al bilancio del 2012 pari a 2 miliardi di dollari, ovvero l’1,1 per cento del PIL ucraino.
Il 31 marzo, a Kiev, tre persone, tra cui il vicecapo dell’amministrazione statale di Kiev, Bogdan Dubas, rimanevano ferite in una sparatoria nel ristorante Mafia. Un attivista neonazista di Fazione Destra aveva sparato contro Dubas, ferendolo assieme a due elementi dell”Autodifesa di Majdan’. Una banda armata di Fazione Destra recuperava l’attentatore dal ristorante riportandolo nella base dell’Hotel Dnepr. Il ‘ministro’ golpista degli Interni Avakov ha chiesto il bando di Fazione Destra con l’accordo del collega della Difesa Andrej Parubij. Oleg Tjagnibok, il capo di Svoboda, vi vede l’occasione di allontanare la sua figura da quella del nazista Dmitrij Jarosh. Il parlamento Ucraino, quindi, passava la risoluzione per disarmare immediatamente tutti i gruppi armati illegali, “Considerando la situazione politica straordinaria del Paese, l’aggravarsi della criminalità e delle provocazioni sistematiche da parte di cittadini stranieri nel sud-est dell’Ucraina e a Kiev, il parlamento obbliga il ministero degli Interni e il servizio di sicurezza dell’Ucraina a disarmare immediatamente le formazioni armate illegali“. A Mosca, il Servizio di Sicurezza Federale della Russia arrestava 25 ucraini che organizzavano attentati in Russia “Venticinque persone sono state identificate e detenute a seguito delle indagini relative all’intenzione dei membri della cosiddetta Fazione Destra di Majdan di compiere sabotaggi e terrorismo in sette regioni della Russia (Rostov, Volgograd, Tver, Orjol, Belgorod, repubbliche di Kalmukija e Tatarstan)“. Almeno  tre degli arrestati sono elementi del servizio di sicurezza ucraino (SBU), tra cui S. Sereda, nominato ufficiale dell’SBU dopo il colpo di Stato di febbraio. La loro missione era fotografare le postazioni e i movimenti dei militari russi nelle regioni confinanti con l’Ucraina. Avevano anche il compito di studiare la situazione politico-sociale e organizzare contatti con i rappresentanti di organizzazioni neonaziste russe, operando sotto la copertura di dipendenti di una ditta ucraina specializzata in foto per bambini.
Nel frattempo la NATO ha smesso qualsiasi cooperazione militare e civile con la Russia, tuttavia il Consiglio Russia-NATO continuerà a riunirsi per tenere aperto il dialogo con la Russia. Il Pentagono inoltre sospendeva i colloqui con la Russia sullo scudo della difesa antimissile in Europa. La viceassistente del segretario alla Difesa per la difesa nucleare e missilistica, Elaine Bunn, ha detto “L’intervento della Russia in Ucraina in violazione del diritto internazionale ha portato alla sospensione dei nostri dialoghi militari e civili, e non continueremo a coinvolgere la Russia sul tema della difesa missilistica“. Washington rifiuta d’introdurre restrizioni sulla difesa antimissile, come proposto dalla Russia. Il Viceministro degli Esteri russo Sergej Rjabkov ha risposto “Devo dire che la cooperazione non esiste in questo campo. La parte statunitense è ben consapevole del fatto che le opportunità di tale cooperazione potrebbero emergere se Washington accettasse di ascoltare la nostra richiesta di fornire garanzie affidabili e giuridicamente vincolanti a che il sistema di difesa missilistico globale costruito dagli Stati Uniti insieme ai suoi alleati della NATO e alcuni Paesi della regione asiatica e del Medio Oriente, non sia diretto contro la Russia. Ovviamente, questo modo di porre la questione non è più pertinente oggi per via della politica degli USA volta a inasprire le relazioni bilaterali con la Russia. Forse, col passare del tempo, la parte statunitense realizzerà l’assenza di qualsiasi alternativa a tale approccio, se certamente la politica di Washington non è totalmente dominata dall’aspirazione a garantire il potenziale della difesa missilistica iniziando a svalutare la nostra deterrenza nucleare strategica“. Gli Stati Uniti hanno sospeso la cooperazione con la Russia anche sui programmi nucleari civili. L’azienda di Stato nucleare russa Rosatom ha detto “Consideriamo questo passo sbagliato e in contraddizione con lo spirito costruttivo che avevamo con il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti negli ultimi anni. L’energia nucleare è una questione molto seria. È necessario un approccio responsabile e professionale di tutti i partecipanti alla cooperazione internazionale. La politicizzazione è inutile. Qualsiasi tentativo di aggiungere restrizioni unilaterali in questo settore influenzeranno soprattutto i promotori di tali misure”. Washington congela anche la cooperazione tra l’agenzia spaziale NASA e la sua controparte russa sul partenariato spazio globale. Il direttore dell’Istituto di politica spaziale Ivan Moiseev ha avvertito la NASA che la sua mossa avrà un impatto “piuttosto rilevante” sui progetti di esplorazione spaziale. “La moderna scienza dello spazio è un fenomeno globale che avvantaggia tutti i Paesi. Significa che molti grandi progetti richiedono uno sforzo internazionale. Il blocco della cooperazione stimolerà una grave reazione contro il programma spaziale internazionale“, aggiungendo che tale blocco non avrà ripercussioni per l’industria della Russia che semplicemente adeguerà i suoi progetti alla nuova realtà. Secondo Jurij Karash, membro dell’Accademia Russa di Cosmonautica Tzjolkovskij, “Gli Stati Uniti saranno costretti a cooperare, perché al momento non possono inviare astronauti sulla stazione spaziale internazionale se non con le Sojuz russe”. Mosca ha anche denunciato la presenza delle navi da guerra statunitensi nel Mar Nero, che ha superato i termini previsti dalla convenzione internazionale, “Esiste la Convenzione di Montreux, che pone criteri estremamente chiari che limitano il dispiegamento di navi da guerra che non appartengono ai governi del Mar Nero, in materia di stazza e durata del soggiorno“, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. “Abbiamo notato che le navi da guerra statunitensi hanno esteso la loro presenza oltre i termini stabiliti, e per un paio di volte ultimamente e non sempre in conformità alle normative imposte dalla Convenzione di Montreux. Abbiamo anche richiamato l’attenzione di USA e Turchia su ciò. La nostra posizione è che tutti i principi della Convenzione devono essere rigorosamente rispettati. Vigileremo“. La Russia quindi ha richiamato per consultazioni il suo rappresentante permanente presso la NATO, Valerij Evnevich, “L’escalation artificiale della tensione politica non è una nostra scelta. Ma non vediamo l’opportunità di continuare la cooperazione militare con la NATO come se nulla fosse accaduto. Abbiamo deciso di consultare il rappresentante militare della Russia presso la NATO Valerij Evnevich“, ha dichiarato il viceministro della Difesa russo Anatolij Antonov.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha detto che il suo Paese si oppone alle sanzioni contro la Russia, alla luce del riavvicinamento economico e politico tra Ungheria e Russia. Dopo il rifiuto delle condizioni imposte dal FMI per rifinanziare il Paese, Viktor Orban s’è rivolto a Mosca per rilanciare il partenariato economico tra l’Ungheria e la Federazione russa. Nel caso dell’Ucraina, Budapest ha anche interesse a mantenere lo status quo linguistico che consente alla minoranza ungherese in Transcarpazia di vedere i suoi diritti rispettati. Motivo per cui questa comunità ha votato per il Partito delle Regioni Viktor Janukovich. Il governo ungherese è attento alle mosse degli oltranzisti golpisti a Kiev.

10154367Fonti:
Business Insider
ITAR-TASS
Global Research
Modern Tokyo Times
NEO
RBTH
Reseau International
Reseau International
Stop NATO
RIAN
RIAN
RIAN
RussiaToday
RussiaToday
Space Daily