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Lo scontro nell’implosione

di Lorenzo Lipparelli - 01/05/2014

Fonte: L'intellettuale dissidente


Se non c'è troppo da sperare in una possibile convergenza di idee che miri a combattere e sovvertire il Sistema, c'è d'altra parte la certezza che quest'ultimo stia implodendo su se stesso, come nel collasso gravitazionale, quando il corpo massiccio, soggetto all'aumentare della compressione della sua stessa forza di gravità, esplode implodendo – concedendo, però, allo stesso tempo, le basi per la formazione della struttura dell'Universo.

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La contrapposizione tra due realtà antitetiche, tra due visioni inarrivabili a compromessi, sta giungendo a un primo punto di rottura: i potenziali effetti concatenati delle elezioni europee. Queste rappresenteranno l’emersione del focolare che arde già da tempo e che si è cercato di annebbiare costantemente con fumo e cenere.

Facendo due rapidi calcoli al Parlamento europeo giungeranno notevoli forze antieuro o euroscettiche, a partire dallo stivale europeo con l’ascesa del m5s che probabilmente sarà il primo partito italiano, seguito da Lega, Fr.I, Tsipras, e allargando il panorama oltr’alpe, si aggiungono il Front National in Francia, l’Ukip di Nigel Farage in Regno Unito, e tutte altre piccole-medie forze come Alba dorata in Grecia.

Tale scenario potrebbe causare seri problemi all’impalcatura europea, e la questione non è da sottovalutare, poiché un’ipotetica franata dell’euro, e quindi dell’Europa, implicherebbe la stessa sorte a tutto l’emisfero occidentale (il Grande Impero statunitense) e quindi, in successione, mondiale. Aggiungendo la situazione, che definire critica sembra eufemismo, dell’Ucraina, sembra delinearsi un quadro futuro piuttosto complicato. La creazione delle Rete risulta fondamentale per comprendere la nascita di questo sentimento comune che cerca di contrapporsi al Potere precostituito; quest’ultima infatti ha concesso la possibilità di informarsi in maniera indipendente e pluralista, sbaragliando pian piano la cassa di risonanza del Mass media e allargando orizzonti politici, culturali e sociali.

Ciò si evince per esempio dagli effetti risibili conseguiti dopo queste ultime settimane da Renzi che ha cercato di berlusconalizzare il più possibile la sua “politica”. Partendo da banali menzogne come l’abolizione delle province e del Senato (c’è da preoccuparsi se riusciranno nella Svolta – si, ma totalitaria e totalizzante) o la vendita delle autoblu e la riduzione degli F-35, non ha calcolato i radicali cambiamenti che hanno segnato questi vent’anni; la potenza crescente delle interconnected networks – che hanno puntualmente smentito e/o ridicolizzato tutte le sciocchezze acclamate come “prime risposte ai problemi” – sommandosi a un malessere sociale, profondo e  trasversale, non consente più la fiducia dei cittadini in primis nella classe politica-dirigenziale, e in seconda battuta favorisce un senso critico sull’intero sistema contemporaneo.

Una fiducia ceduta gratuitamente  e incondizionatamente per decenni sta svanendo rapidamente come la nuvola effimera del mago dopo la magia. Il nucleo del sistema di governance del “delegare” a qualcuno tutto, sempre, non trova più terreno fertile nell’approccio delle persone verso le istituzioni. I beceri slogan elettorali, o i miserabili 80 euro, non bastano più; ci si comincia a informare sul come e sul perchè si manifestano determinati eventi, si comincia a cercare chi causa cosa, si cerca di attribuire una qualche identità a quelle chimere quali “i mercati finanziari”, la “borsa”, lo “spread”, usate come arme di terrore e confusione di massa. Al contempo, questi carboni ardenti risultano ancora primitivi, non organizzati o strutturati, trasversali, e proprio per ciò rischiano di svanire con un soffio di vento.

Si sta aprendo un’enorme voragine, una crepa tumultuosa, che generazionalmente crea un muro contro muro irrisolvibile, proprio per sua ragion d’essere, e proprio perchè la forza d’opposizione è nascitura di questo Sistema degradato, colmo di barbarie e di congerie, che non corrisponde più a nessuna necessità o ad una visione olistica in prospettiva futura. Se non c’è troppo da sperare in una possibile convergenza di idee che miri a combattere e sovvertire il Sistema, c’è d’altra parte la certezza che quest’ultimo stia implodendo su se stesso, come nel collasso gravitazionale, quando il corpo massiccio, soggetto all’aumentare della compressione della sua stessa forza di gravità, esplode implodendo – concedendo, però, allo stesso tempo, le basi per la formazione della struttura dell’Universo.