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La Casa Bianca promette che la CIA non userà più false vaccinazioni per spiare

di Gabriel Black - 22/05/2014

Fonte: Aurora sito


CIA-Logo_v132bw_400xDopo la morte di oltre 50 operatori sanitari in Pakistan, per rappresaglia all’uso da parte della CIA di false campagne di vaccinazioni nel Paese, la Casa Bianca ha detto ai funzionari sanitari che la CIA ha deciso d’abbandonare i programmi di vaccinazione che ne occultavano le attività spionistiche. In una lettera indirizzata a 12 scuole sanitarie degli USA, che avevano inviato una lettera alla Casa Bianca un anno fa, per protestare contro le azioni della CIA, Lisa Monaco, l’assistente del Presidente per la Sicurezza Nazionale e l’antiterrorismo ha detto che la CIA ha ordinato ai suoi agenti di “non utilizzare operativamente i programmi di vaccinazione, comprendenti gli operatori della vaccinazione“. Con tale dichiarazione afferma tacitamente che la CIA ha sfruttato tali programmi. Inoltre, date le continue menzogne dell’amministrazione Obama sulle attività illegali delle agenzie d’intelligence, in particolare lo spionaggio interno della NSA, non c’è motivo di credere che la CIA voglia davvero abbandonare simili operazioni.
L’ammissione avviene sulla scia di una dichiarazione allarmata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la diffusione della polio, in particolare in Pakistan, dove decine di operatori sanitari sono stati uccisi dopo che il programma della CIA è diventato di dominio pubblico. Il programma di spionaggio della CIA fu svelato nel luglio 2011, quando il Guardian riferì che “la CIA ha organizzato un falso programma di vaccinazione nella città in cui  credeva si nascondesse Usama bin Ladin, tentando di avere il DNA della famiglia del capo latitante di al-Qaida“. L’attore chiave della CIA in tale operazione era il dottor Shakil Afridi, che curò la raccolta del DNA dei bin Ladin e che fu arrestato in Pakistan e condannato a 33 anni prima che la condanna venisse annullata. Il suo processo fu pubblicizzato in Pakistan, ed avrà un nuovo processo nei prossimi mesi. Nel 2012, Hillary Clinton, allora segretaria di Stato, elogiò il dottor Afridi e ne denunciò la prigionia. Secondo il New York Times, “La rabbia (in Pakistan) s’inasprì quando i governanti statunitensi definirono il dottor Afridi un eroe e minacciarono di tagliare gli aiuti se non fosse stato rilasciato“. The Times osservò anche che le aggressioni agli operatori della vaccinazione aumentarono dopo la rivelazione che la CIA usava medici pakistani nelle campagne di vaccinazione fasulle delle sue operazioni clandestine. Secondo Fox News, “i taliban accusarono gli operatori sanitari di spiare per gli Stati Uniti”. Dal dicembre 2012, le milizie taliban in Pakistan hanno ucciso 56 persone tra operatori sanitari e guardie del corpo. Nel 2012, i taliban bandirono le vaccinazioni dalle aree tribali.
Jamil Afridi, brother of Pakistani doctor Shakil Afridi, gestures during an interview with Reuters in PeshawarLe violenze crescenti spinsero gli operatori sanitari pakistani a chiedere la scorta armata. Nel marzo di quest’anno, Salma Farooqi, operatore per la poliomielite, è stato rapito da casa e brutalmente assassinato dai militanti. Anita Zaida, un medico pakistano, ha detto alla PBS che l’operazione spionistica della CIA, “ha enormemente danneggiato i programmi di salute pubblica, non solo in Pakistan, ma in molti Paesi perché la gente pone ogni tipo di domanda. Ora pensano che i programmi di vaccinazione siano in realtà operazioni di spionaggio“. Risultato della sfiducia verso gli operatori sanitari è la rinascita massiccia della polio. Finora, nel 2014, durante tale vacanza contro la diffusione della polio, vi sono stati 77 nuovi casi documentati in tutto il mondo, di cui 61 in Pakistan, in gran parte nelle aree tribali. C’è il serio rischio che tale filone della polio possa infettare zone vicine, in particolare il Medio Oriente. La gravità della situazione ha spinto l’OMS a dichiarare l’emergenza pubblica internazionale, per la seconda volta nella storia.
Le aree tribali profondamente impoverite del Pakistan, che confinano con l’Afghanistan, sono oggetto dei bombardamenti aerei illegali, con più di 300 attacchi sotto il mandato Obama. Gli attacchi dei droni statunitensi hanno ucciso migliaia di pakistani, negli ultimi 10 anni, molti dei quali civili e bambini.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora