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Il rafforzamento delle relazioni Russia-Cina

di Konstantin Penzev - 22/05/2014

Fonte: Aurora sito



L'incontro%20tra%20Putin%20e%20Xi%20Jinping%20a%20ShangaiRussia e Cina perseguono attivamente il riavvicinamento, negli ultimi tempi, in numerose aree di primaria importanza, tra cui quelle economiche, diplomatiche, militari e politiche. Iniziando con l’esempio più notevole, citerò la cooperazione navale di quest’anno assieme alle regolari esercitazioni marittime congiunte. Sono ormai diventate una tradizione, come le esercizi bilaterali e multilaterali della serie Missione di Pace. L’area della cooperazione navale cambia ogni anno. Nel 2012, le manovre si svolsero dal 22 al 27 aprile nel Mar Giallo, al largo delle coste di Qingdao, nella provincia di Shandong della Cina orientale. Coinvolsero 25 navi, 13 aerei, 9 elicotteri e due distaccamenti di forze speciali di entrambe le parti. Nel 2013, le manovre hanno avuto luogo dall’8 al 10 luglio nel Golfo di Pietro il Grande. Le esercitazioni di quest’anno si terranno da fine maggio ai primi di giugno nella parte settentrionale del Mar Cinese Orientale, nei pressi delle contestate isole Senkaku, conosciute come Diaoyu in Cina. Coinvolgeranno 20 navi, tra cui l’incrociatore lanciamissili Varjag, la nave antisom Admiral Panteleev, la grande nave d’assalto anfibio Admiral Nevel e altre. Ecco come la proverbiale “minaccia cinese” viene vista.
Il South China Morning Post ha riferito che Pechino non è contenta di ciò che ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante la sua ultima visita in Asia orientale. “Usare il Mar Cinese Orientale per le esercitazioni è chiaramente un gesto politico per protestare contro le sanzioni degli Stati Uniti alla Russia e l’interferenza di Washington nelle dispute territoriali tra Cina e Giappone“, ha detto l’esperto Li Jie della redazione del giornale. Un’altra notizia è la seguente: “Vladimir Putin  visiterà la Cina il 20-21 maggio. Durante la prossima visita del Presidente Vladimir Putin in Cina, a maggio, China National Petroleum Corporation e Gazprom firmeranno un contratto per la costruzione di un gasdotto dalla Russia alla Cina e anche un contratto per la fornitura di gas russo“, ha detto in un’intervista con l’agenzia Interfax Zhang Di, capo consigliere economico dell’ambasciatore cinese in Russia. David Andelman di USA Today ha detto che il tema principale dell’agenda della visita è un accordo 30ennale per la fornitura di grandi quantità di gas alla Cina.  Almeno 38 miliardi di metri cubi di gas fluiranno in Cina ogni anno dal 2018. Questa è all’incirca la stessa quantità che tutta l’Unione europea (con l’eccezione della Germania) acquista dalla Russia. Come ha osservato il Viceprimo ministro Arkadij Dvorkovich ad aprile, durante una visita operativa a Pechino, le squadre russa e cinese avevano raggiunto un accordo preliminare su un certo numero di contratti (o almeno accelerato i preparativi per alcuni di essi) prima della visita del leader russo in Cina. Dvorkovich ha detto che i principali argomenti trattati saranno i contratti su gas e fornitura di gas dalla Russia alla Cina attraverso la via orientale. Il contratto per il progetto Jamal LNG della Novatek è pronto. Rosneft ha alcuni altri progetti interessanti. Si parla di aumentare le esportazioni di gas dalla Russia attraverso la via marittima per diversi milioni di tonnellate all’anno, così come lo sviluppo congiunto di una serie di giacimenti a Sakhalin e nella Siberia orientale. Inoltre, colloqui preliminari sono indirizzati alla cooperazione nella produzione del carbone. In particolare, le parti hanno discusso l’estrazione dai giacimenti di carbone, la costruzione di centrali presso le miniere di carbone e la possibilità di generare più elettricità per la Cina. Hanno deciso di accelerare i lavori sulla raffineria di Tianjin.
La visita di Putin in Cina non è indotta da un qualsiasi avvenimento politico, per esempio le minacce delle sanzioni di Stati Uniti e Unione europea, i problemi con l’Ucraina e così via. La visita del presidente russo s’inserisce nella politica generale della Russia, che prevede l’approfondimento dei legami economici con la regione Asia-Pacifico. Questa politica si basa su commercio e vantaggi. In questi giorni, il Cremlino non si occupa delle pretese egemoniche globali e della propaganda su quale sistema di valori sia migliore. I leader russi visitano la Cina quasi ogni anno, e la serie di questioni che Mosca e Pechino discutono rimane sostanzialmente invariata. Una dinamica particolare viene data alle relazioni Russia-Cina dalla politica statunitense, tanto aggressiva quanto stupida. Michael McFaul, ex-ambasciatore statunitense in Russia, ha detto questa primavera che “tenere a distanza i cinesi da una Russia revisionista è particolarmente importante“. Per promuovere tale obiettivo, Washington lavora per sovvertire e contrapporre le Russia e la Cina, e ciò è così ovvio. La grande strategia degli USA, molto intelligente. Si sappia che se la propaganda anticinese di certi media russi dilagasse, farebbe felice la Casa Bianca. Storie verrebbero ancora una volta diffuse affermando che “ci sono troppi cinesi che vogliono stabilirsi a Magadan e Jakuzia“. Il comportamento di Washington in realtà avvicina Russia e Cina, dice il caporedattore di The National Interest Galen Carpenter. Secondo lui, gli Stati Uniti sono sul punto di commettere un enorme errore in politica estera, mettendosi contro due potenze mondiali allo stesso tempo. Lo scontro è evidente nelle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Pechino e Mosca, e in questo momento si svolge ai massimi livelli. In ogni caso, però, l’influenza che gli Stati Uniti esercitano sulle relazioni russo-cinesi non dovrebbe essere sopravvalutata. Il riavvicinamento tra Cina e Russia si verifica soprattutto in risposta a considerazioni oggettive, la più importante delle quali è l’economia. La Russia possiede un vasto giacimento di risorse energetiche e la produzione globale di beni di consumo ad alta richiesta passa da UE e Giappone alla Cina. Gli imprenditori cinesi ora possiedono molti marchi di beni di consumo di fama mondiale. Allora perché Russia e Cina non dovrebbero aumentare il volume degli scambi a ben 200 miliardi di dollari entro il 2020? Gli scambi potrebbero non essere pagati in dollari, ma nelle valute dei due Paesi. A Suifenhe, dove vi è un vivace commercio transfrontaliero, il rublo gode del pieno riconoscimento come valuta.
Infine, non dobbiamo trascurare un altro fattore fondamentale che contribuisce ad avvicinare i popoli di Russia e Cina: i legami culturali ed istruttivi. Ilija Rjasnov, studioso di studi culturali di Novosibirsk, osserva nel suo articolo “La cooperazione culturale tra Russia e Cina nel 21° secolo” che la cultura intellettuale russa ha avuto un enorme impatto sulla cultura nazionale cinese in letteratura, teatro, danza, musica e altre forme d’arte. Nel 20° secolo, l’immigrazione russa in Cina è stata seguita dalla fase socialista dell’interazione culturale. Ciò ha contribuito a costruire le fila dell’intellighenzia cinese e ha contribuito potentemente alla modernizzazione della Cina. Il rapporto non può essere riportato allo stato precedente, ma un nuovo modello di cooperazione culturale tra i due Paesi è diventato possibile. Si tratta solo di cooperare e conservare l’unicità di ogni cultura. Questa nuova fase dell’interazione probabilmente diverrà un dialogo. La Cina è una civiltà estremamente affascinante e meravigliosa che custodisce conoscenze e conserva valori tradizionali.

Konstantin Penzev, scrittore e storico, per la rivista online “New Oriental Outlook“.

10403080Russia-Cina iniziano le esercitazioni navali congiunte 2014
The BRICS Post 21 maggio 2014

Il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo russo Vladimir Putin hanno partecipato all’avvio delle esercitazioni navali congiunte russo-cinesi di una settimana nel Mar Cinese Orientale al largo di Shanghai. In quella che sarà una prima assoluta per la marina cinese, l’esercitazione vedrebbe entrambe unire le forze e non operare separatamente, segnale indicativo della crescente fiducia politica e militare tra i due Paesi. Tutte le navi cinesi e russi dell’esercitazione congiunta saranno raggruppate in tre gruppi diversi, comandate da comandanti cinesi e russi. Le marine dei due Paesi uniranno le forze per simulare la difesa delle basi, assalti anfibi, combattimenti antisommergibile, difesa aerea, identificazione, salvataggio e missioni di scorta. In totale 14 navi, 2 sottomarini, 9 aerei ad ala fissa ed elicotteri, e forze speciali prendono parte all’esercitazione “Joint Sea-2014“.
Xi ha detto che l’esercitazione congiunta mostra la risolutezza delle due parti nel rispondere a minacce e sfide, nonché nella salvaguardia della sicurezza e della stabilità regionale. Mostrerà anche il nuovo livello di reciproca fiducia strategica e di coordinamento tra i due Paesi, ha detto. Nel Mar Cinese orientale si trova il controverso arcipelago chiamato Diaoyu in cinese e Senkaku in giapponese, rivendicato da Pechino e Tokyo. Putin, intanto, ha notato che i legami militari sono una parte importante del coordinamento globale nel partenariato strategico Russia-Cina.
L’esercitazione navale congiunta Cina-Russia è la terza del genere dopo le esercitazioni congiunte al largo delle coste della Russia in Estremo Oriente, nel luglio 2013, e nel Mar Giallo nell’aprile 2012.

133348531Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora