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Quale è il tuo genere?

di Fabrizio Fratus - 15/07/2014

Fonte: Il Talebano

Frocio o finocchio?

Dubbi amletici in una società in cui denaro e tecnologia ampliano l'orizzonte del Possibile

Ci saranno un sacco di persone per le quali questa innovazione non significa nulla, ma per i pochi interessati, significa tutto. Troppo spesso alle persone transgender come me e ad altre persone non conformi al proprio genere viene data un’unica opzione binaria, vuoi essere maschio o femmina? Qual è il tuo genere? Tutto ciò è un po’ sconfortante in quanto nessuno di questi generi dice veramente chi siamo. Questa innovazione cambia davvero le cose perché per la prima volta posso andare su un sito e indicare a tutte le persone che conosco qual è il mio vero genere.

Ma di cosa stiamo parlando e chi è colui che ha detto queste cose? Lui si chiama Brielle Harrison, ingegnere del software presso “Facebook”, transgender. Quanto riportato sono parole sue e fanno riferimento all’innovazione che il social di Mark Zuckerberg ha imposto negli USA e in Inghilterra. Ma qual è questa innovazione? Non preoccupatevi, è qualcosa di molto speciale che cambierà la vostra vita. Presto, infatti, anche in Italia potrete scegliere a quale genere appartenere: transessuale, asessuato, intersessuale, cis-gender (eterosessuale), neutro, in ricerca della sessualità, ricchione, finocchio, frocio o bisessuale… Su Facebook tutti avranno sino a 70 possibilità di scelta. Archiviata anche su Facebook una delle poche certezze biologiche, essere maschio o femmina, il relativismo culturale della teoria Gender si impone ovunque con una facilità che ha dell’incredibile se non dell’assurdo.

Ma non è l’unica notizia allarmante di questi giorni sul fronte omosessualità e confusioni affini: moltissimi giornali hanno riportato la foto di due uomini con in braccio un bambino appena nato, l’immagine vuole instillare nella mente delle persone il semplice concetto che dove c’è amore il resto non conta, la vita è fatta gioia e i due uomini, nella foto rappresentano una coppia felice per avere avuto il figlio, sono felici per essere divenuti genitori. Questo è il messaggio che si vorrebbe tramettere con la foto ma nella realtà, quale senso ha quella foto? Una donna, perché è solo lei che può portare in grembo un figlio, si è prestata per soldi ad essere il grembo in affitto per due uomini. Ha prestato un servizio ed è stata pagata per la sua prestazione, il figlio non lo rivedrà più. La donna potrebbe avere affittato solo il suo utero, mentre gli ovociti potrebbero essere anche di un’altra donna e così facendo si rende il bambino figlio di due donne a livello biologico.

Mi fermo, poichè una persona “normale” avrà sicuramente qualche problema a capire cosa sta succedendo e inizierà a chiedersi se è questa la società che vuole, la società dove fare nascere e crescere i suoi figli. Se realmente vogliamo una società in cui ognuno, permettendolo la tecnica, può intervenire e stravolgere la natura, la vita e il senso della nascita per i suoi interessi privati ed egoistici. Tutto è realmente acquistabile se si hanno i soldi per farlo? Davvero vogliamo un mondo dove l’unico metro di misura è la quantità di denaro a disposizione per soddisfare i più effimeri desideri che possono svilupparsi nella nostra mente?

Sembra proprio che in Italia sia così e che anche il mondo cattolico e protestante ormai subiscano passivamente quanto sta avvenendo. Gli stessi partiti che sino ad oggi hanno difeso la Famiglia Tradizionale, ricordando quanto a riguardo è scritto nella Costituzione, sono ora pronti ad accettare il matrimonio tra omosessuali. Forza Italia, il Nuovo Centro Destra sono ormai apertamente disponibili a ragionare sui matrimoni per gli omosessuali; in un domani nemmeno troppo lontano, saranno per le adozioni di bambini da parte di coppie gay e così via sino a rendere tutto ad uso e consumo personale in relazione al capriccio individuale del momento.

Siamo ormai quasi una minoranza noi, che ancora diamo un senso alla vita e a quanto dovrebbe essere normale perché naturale: un uomo maschio e una donna femmina che unendosi generano un figlio o una figlia e costituiscono una Famiglia. Questa è la vita, il resto è devianza o tecnologia.