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Lo scoop double face del Corriere della Sera sulla "Ustica ucraina"

di Adolfo Marino - 22/07/2014

Fonte: megachip

 

Il Corriere titola in prima pagina 'Così è stato colpito l'aereo'. Uno scoop non da poco. Che si sgonfia come un soufflé mentre lo leggi. Ma il titolo rimane.

      

   

 

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Redazione


martedì 22 luglio 2014 20:54

 


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Il Corriere della sera del 22 luglio 2014 titola in prima pagina "Così è stato colpito l'aereo".

Uno scoop non da poco.

L'autore dell'articolo, Lorenzo Cremonesi, ha raccolto la testimonianza di un miliziano filorusso dell'unità combattente "Oplot" (roccaforte). I suoi compagni hanno colpito per errore il Boeing 777, pensando che fosse "un aereo dei fascisti di Kiev".

«Rivelazioni importanti nella loro innocente semplicità», chiosa paterno Cremonesi, autore del clamoroso colpaccio.

Un testimone così importante deve essere protetto dal più rigoroso anonimato. E infatti Cremonesi ci dice che il miliziano ovviamente «ha l'ordine di non rivelare nome o grado». Però poi, in barba alla segretezza, si «fa fotografare ben contento» ed eccolo lì il miliziano anonimo in posa a pagina due del Corriere. Roba da non credere.

Ma non si ferma qui Cremonesi.

Nella seconda parte dell'articolo lascia la parola al resto del battaglione Oplot, che dice esattamente il contrario: «ovvio che non siamo stati noi ad abbattere l'aereo. Non disponiamo di missili capaci di sparare tanto in alto».

Ma che importa. Il titolo in prima pagina accusa i filorussi. I giochi sono fatti.


Così gira la roulette della propaganda. Rien ne va plus.