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Islamisti e capitale finanziario, la blasfema alleanza

di Eugenio Orso - 18/08/2014

Fonte: Pauperclass



Che l’islam sunnita e rigorista sia un nemico mortale di qualsiasi forma di civiltà degna di questo nome, dovrebbe essere ormai un’evidenza. Proprio per questo gli assassini oscurantisti sunniti, dal Medio Oriente all’Africa, sono i mercenari prediletti delle forze neocapitalistiche che operano dal remoto (silenziando i media), in stretta collaborazione con le monarchie del Golfo (i “sauditi”). Gli islamisti radicali sunniti non hanno scrupoli, esercitano una violenza senza limiti e sembrano aver perso le caratteristiche umane. Ne sanno qualcosa i siriani, gli irakeni, i libici, i nigeriani. Eppure, proprio per questo sono i più adatti a “fare il lavoro sporco”, formalmente nel nome di dio, del profeta e degli antenati, ma concretamente favorendo l’ordine mondiale neocapitalistico (che solo in apparenza ci pare un caos). Cosa c’è di meglio della loro incontenibile e sanguinaria violenza per disarticolare gli stati, per distruggere le civiltà pregresse annientando qualsiasi opposizione, e per servire su un piatto d’argento, al grande capitale finanziario (capital gains + petrodollari), intere porzioni del mondo?

La feccia di tagliagole dello stato islamico è arrivata alla piana di Ninive ed è fuga generale della popolazione. Altre decine di migliaia di profughi, nel disastro mediorientale artificialmente provocato. Ai cristiani è concesso di fuggire a piedi, verso nord, mentre gli yazidi sono uccisi (se uomini) o resi schiavi (se donne). I cupi assassini incappucciati avanzano in Siria e hanno iniziato la destabilizzazione del Libano. Nel frattempo, come si trattasse di una manovra concertata ad ampio respiro geografico, nasce l’”emirato” di Bengasi e boko haram è all’attacco anche nel Camerun, in un’area dell’Africa lontana dal Medio Oriente, ma molto vicina alla culla dell’Ebola. Anche nei Balcani, però, vi sono i primi segnali di futuri massacri. In Macedonia, gli islamisti albanesi manifestano inneggiando alla jihad, cogliendo come pretesto la condanna di cinque albanesi, processati per aver assassinato alcuni macedoni.

Chi ha permesso allo stato islamico, ad ansar al-sharia e a boko haram di acquisire tanta potenza, e una certa invincibilità sul campo, sconfiggendo eserciti, conquistando città e sottomettendo popolazioni in così breve tempo? Da dove arrivano i flussi di soldi e di armi che alimentano la strage islamista in Medio Oriente e in Africa? Solo dalla vendita del petrolio siriano e iracheno? Questi gruppi di tagliagole non hanno bisogno del consenso dei popoli. Il loro successo è dovuto alle armi, alla violenza e al terrore, ma soprattutto agli “appoggi internazionali” (soldi, armi e mercenari), di cui i media occidentali non parlano mai.

Non è strano che l’ambizioso “progetto” dello stato islamico includa praticamente tutto il Medio Oriente arabo (più Cipro), meno la penisola arabica, culla dell’islam? Forse perché lì ci sono i finanziatori, che non gradirebbero molto l’iniziativa? Non è strano che lo stragista al-baghdadi /califfo ibrahim e principe dei credenti, nel suo discorso di esordio, in luglio, nella moschea di Mosul, non abbia “prestato attenzione” a Israele che bombardava Gaza, a stragrande maggioranza sunnita? Forse per non dispiacere ad americani, sionisti ed eurounionisti?

Se gli americani avessero voluto evitare la proclamazione dello stato islamico, oggi non ci sarebbe l’assassino-capo, ossia il califfo abu bakr al-baghdadi, a pontificare assurdità nella moschea di Mosul. Né ansar al-sharia avrebbe potuto conquistare Bengasi, e neppure boko haram avrebbe l’”impunità” e la libertà di manovra che rivela di giorno in giorno.  

Attenzione, perché in occidente non vi è la volontà di fermare la feccia islamista sunnita, annichilendola. Al contrario, la lasceranno avanzare indisturbata. Forse i globalisti auspicano che possa metter piede anche in Europa, o che almeno potrà minacciare di farlo per spaventarci a morte …

Esagerazioni fantapolitiche? Non proprio, perché un’Europa minacciata dovrebbe porsi sotto la “protezione” della nato e accettare le condizioni dettate dal grande capitale finanziario senza fiatare. Le popolazioni non avrebbero più alcuna voce in capitolo, sopraffatte dal terrore di un’invasione islamista. Non ci sarebbe più bisogno di pagliacci collaborazionisti come Renzi, o come Hollande, in una situazione di emergenza segnata dal ricatto delle armi. Il capitale finanziario ci metterebbe davanti a un drammatico àut àut: vivere sotto il gioco delle oligarchie finanziarie, “protetti” da un’onnipotente nato, ma alle loro condizioni, oppure cadere preda dei sanguinari islamisti sunniti, con tutto ciò che ne consegue. Molto meglio che aspettare un “passo falso” militare dei russi in Ucraina.

Tutto ciò che vediamo nei video, in foto, o in televisione, le scene di morte, distruzione, persecuzione e abuso, sono il frutto della blasfema alleanza fra le bande oscurantiste di tagliagole sunniti e il grande capitale finanziario – americano, europeo, ebreo e “saudita” – che non fermerà l’attacco islamista fino alle porte dell’Europa (i Balcani a est e l’Italia a sud), per operare il grande ricatto.

Cosa c’è nel futuro dell’Europa, stando così le cose? Il potere incontrastato, sine die, delle élite finanziarie, in cambio della difesa armata e del “rassicurante” ombrello nato.