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Anche “Le Figaro” lo sostiene: gli USA e la UE sono responsabili della sanguinosa crisi in Ucraina

di Sergey Lyzhin - 18/08/2014

Fonte: controinformazione


Anche “Le Figaro” lo sostiene: gli USA e la UE sono responsabili della sanguinosa crisi in Ucraina

Le politiche degli Stati Uniti e dell’Unione Europea portano la responsabilità della sanguinosa crisi in Ucraina, visto che il loro interesse primario è stato quello di circondare la Russia, lo si afferma in un editoriale di opinione pubblicato sull’autorevole giornale francese “Le Figaro”.

In tale articolo pubblicato su “Le Figaro”, l’analista Alexis Feertchak suggerisce che mai come adesso la Casa Bianca si trova in una situazione scomoda , già che “la minaccia prospettata dagli islamisti non è morta assieme a Bin Laden. Inoltre, continua Fertchak, “adesso gli USA si trovano in una posizione incomoda nel quadro di un confronto diretto con la Russia”. “In questa partita ci saranno soltanto perdenti e molto sacrificio e, prima di tutto, fra la stessa popolazione ucraina, predice l’analista.

Dopo il collasso dell’URSS la NATO avanzava con passi da gigante, poco a poco, verso le frontiere della Russia”, afferma il giornalista di Le Figaro. “Per buone che fossero le intenzioni degli ucraini, la Russia non poteva rispondere in altro modo”, questo nel constatare l’accerchiamento tra Ucraina e la NATO, assicura l’autore.

 

In questo contesto Feertchak ricorda le parole del politologo statunitense George Kennan, il quale nel 1998 diceva ,in relazione all’allargamento dell’Alleanza: “Credo che sia un tragico errore. Nessuno ha minacciato nessuno. L’ampliamento della NATO finirà con la morte dei suoi padri fondatori”.

“Nell’imporre sanzioni economiche l’Europa non si accorge che la politica di demonizzazione della Russia è contraria alle lezioni apprese dalla Storia nel corso di due guerre mondiali. Qualsiasi tentativo di umiliazione allontanerà la Russia dalla democrazia ed alimenterà soltanto il nazionalismo”, avverte l’analista. “La UE, offrendo un accordo esclusivo, ha voluto esigere dall’Ucraina di scegliere tra l’Europa e la Russia. Gli USA vogliono ad ogni costo allargare la NATO. da questo risulta che l’Occidente ha optato per la via dello scenario più catastrofico in Ucraina”, conclude Feertchak.

Fonte: Le Figaro

Analisi: Un punto di inflessione

di Sergey Lyzhin

Nel corso degli ultimi giorni l’Esercito ucraino ha realizzato ripetutamente attacchi aerei e bombardamenti nelle città di Raggio Rosso, ad Antracita, Yenakievo, Sneg, Lugansk, Donetsk e Uglerodsku. Per abitudine colpiscono le zone civili, cosa che provoca vittime fra i cittadini che non sono coinvolti nella guerra. Inoltre bombardano regolarmente le strade attraverso le quali si può arrivare alla frontiera russa, per questa ragione, molti rifugiati sono costretti a rimanere nel mezzo della guerra, causa il blocco delle vie di fuga.

Vittime civili in Ucraina

Nel fragore della battaglia l’Esercito dell’Ucraina ha realizzato una manovra per aggirare Donetsk dall’Est, cosa che potrebbe permettere agli occupanti di prendere il controllo di IIovajsk Hartsyzsk. Fortunatamente, le forze della resistenza lo hanno impedito. Battaglie molto dure hanno avuto luogo lontano dai caporioni di Kiev. Queste hanno danneggiato in modo importante la infrastruttura della città: ospedali, stabilimenti carboniferi, e 25 edifici residenziali sono stati distrutti.

Tuttavia come può vedersi a partire dalle informazioni che stanno arrivando, la milizia di autodifesa sposta gradualmente il corso della guerra a proprio favore. Le forze di Kiev stanno soffrendo enormi perdite, i soldati fuggono in massa. Le forze della Novorossia si accrescono e si fanno più forti.

“A Kiev, camerati!” Questo è già il grido della resistenza. “Per gli eroi che sono morti sul campo di battaglia e per le imprese dei nostri antenati”.

Fonte: El Espia Digital

Traduzione di Luciano Lago

Nella foto in alto: milizie di autodifesa del Dombass

Nella foto al centro: vittime civili dei bombardamenti a Lugansk