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Ucraina: un gioco pericoloso

di Dominique Jamet - 01/09/2014

Fonte: Diorama letterario

 

 

Riassunto delle puntate precedenti:

1. Una “rivoluzione” di un arancione fasullo, fortemente ispirata, sostenuta, sovvenzionata a strumentalizzata dall’Occidente, caccia il presidente regolarmente eletto ma indiscutibilmente impopolare. Una delle prime decisioni del governo nato dal moto è quella di togliere al russo lo status di seconda lingua ufficiale dell’Ucraina. Vantaggio all’Occidente.

2. Le regioni geograficamente, storicamente, culturalmente, economicamente, etnicamente e politicamente più vicine alla Russia si sollevano contro i nuovi oligarchi di Kiev. I separatisti del Donbass, incoraggiati, sostenuti, armati da Mosca, contestano la legittimità e ricusano l’autorità del governo di Kiev. Prendono il controllo degli oblast di Lugansk, Slaviansk e Donetsk. Vantaggio alla Russia.

3. Dopo aver esitato, tergiversato, procrastinato, il nuovo presidente ucraino, eletto in condizioni di assoluta opacità, decide di regolare la questione con la forza. L’Ucraina, finanziariamente esangue e affettivamente divisa, lancia tuttavia l’assalto contro la “Repubblica popolare del Donbass”. L’esercito ucraino, rispuntato fuori dal nulla, mette in difficoltà e poi costringe alla ritirata i secessionisti. La liquidazione dell’insurrezione filorussa sembra non essere ormai che questione di ore. La Russia, disprezzata, sanzionata, messa all’indice, ingiuriata, calunniata dai governi e dai media occidentali, è fermamente invitata a non mettere il nato negli affari del paese vicino, che sono affare di Washington, di Bruxelles, di Varsavia e di Parigi. Vantaggio all’Occidente.

4. Come si poteva facilmente prevedere, Vladimir Putin non si rassegnare a lasciar soccombere, l’arma al piede, coloro che si richiamano all’eterna Russia e lo supplicano di intervenire. L’intervento russo rovescia il corso degli eventi e le forze lealiste, stoppate, contrastate e poi accerchiate, prese in trappola, sono minacciate di annientamento. Vantaggio alla Russia.

5. L’Ucraine, che come tutti sanno è collocata sulle sponde dell’Atlantico, sollecita l’ammissione alla Nato! L’Unione europea e gli Stati Uniti annunciano nuove misure di rappresaglia contro la Russia. Laddove era possibile ed auspicabile decentralizzare, federalizzare, finlandizzare un paese la cui unità nazionale è una finzione, si è lasciato che gli scontri degenerassero in guerra fratricida e poi si è internazionalizzato un conflitto che non meritava tanto. Mentre le metastasi del fondamentalismo islamista si estendono all’insieme del Vicino e del Medio Oriente, i ciechi e i sonnambuli da cui per nostra disgrazia dipendiamo stanno creando, cento anni dopo Sarajevo, le condizioni di una terza guerra mondiale.