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Unisex. La creazione dell’uomo “senza identità”

di Maurizio Bergonzini - 30/09/2014

Fonte: Consulpress

unisex

Tutti dovrebbero leggerlo, per chiarirsi le idee intorno a uno dei problemi del nostro presente che vengono puntualmente presentati dal clero giornalistico e dal circo mediatico, gestori unici del “si dice” di heideggeriana memoria: l’orrida ideologia gender, in nome della quale non esisterebbero più maschi e femmine, ma un pulviscolo anonimo e senza nessi comunitari di individui atomisticiunisex. In accordo con l’ideologia gender (da qualche tempo insegnata anche nelle scuole), uomini e donne non esisterebbe per natura, ma sarebbero (sic!) un prodotto sociale. Come ben argomentato da Enrica Perucchetti e Gianluca Marletta, si sta oggi diffondendo su scala planetaria l’immagine di un essere umano ibrido, manipolabile infinitamente, puramente funzionale al rito del consumo e dello scambio di merci. A tal punto che sempre più spesso il semplice presupporre l’esistenza di sessi differenti viene visto come atteggiamento discriminatorio.”

  La lunga citazione di Diego Fusaro, allievo di Preve, ricercatore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ove ha conseguito il dottorato,è ben utile alla presentazione  di  “ Unisex  La creazione dell’uomo senza identità” euro 9.80 Arianna Editrice  con cui  Enrica Perucchietti (giornalista televisiva volto noto nel panorama del Nord Italia, presentatrice di programmi di politica e attualità). e Gianluca Marletta ( Insegnante di Religione, conferenziere e articolista) svelano i modi e i tempi  delle tappe del movimento in difesa dei diritti omosessuali sottolineando come esso abbia goduto il favore di grandi aziende , il sostegno da parte di banche, i conseguenti ricchi finanziamenti ( si pensi al ruolo di Soros)e la pressione costante degli apparati mediatici e politici ( il caso Barilla valga come esempio).

Ricorda Edoardo Zarelli, saggista ben noto come ecologista impegnato  per la cultura delle “nuove sintesi” e autore della bella e densa introduzione al testo di cui accenniamo, che Glbert Keith Chesterton affermava che sarebbe venuto il giorno in cui per chiamare “pietre” le pietre bisognerà  sguainare la spada. Prospettiva che appare realistica a chi conosca la  “ Raccomandazione CM/Rec(2010)5  del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa sulle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e che si esprime anche con misure di imposizione della mondialista “neo-lingua” come la sostituzione dei termini di padre e madre con genitore 1/2.   Questo libro va letto e meditato per comprendere nella sua totalità la posta in gioco che non è il mutamento  di espressioni  verbali ma del modo di intendere la vita.