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Tra Russia e imperialismo globale è lotta aperta

di Vincenzo Ferraro - 30/09/2014

Fonte: Millennium


Obama-and-Putin

Subito dopo il crollo dell’Unione Sovietica, l’Imperialismo e i suoi seguaci in Occidente hanno scaraventato, sul resto dell’Europa dell’Est, quel concetto di supremazia economica, politica e sopratutto bellica, che oggi persiste e si sviluppa senza precedenti già da diversi anni in questa regione. I tentacoli dell’Imperialismo sono riusciti quindi ad instaurare un sistema politico, in modo indiretto tramite rivoluzioni colorate, e che ha permesso alle grandi Lobby di potere di esercitare la loro egemonia economica e politica subito dopo il crollo di quei principi di uguaglianza, che persistevano ad Est. La più grande organizzazione mondiale politica ed economica, il Club Bilderberg, è riuscita ad allungare i suoi tentacoli sulla politica globale intera e a predominare su di essa instaurando, dopo aver conquistato la sovranità di una nazione tramite sollevazione interne, un grosso fantoccio “democratico”. Il Club Bilderberg ha il potere di imporre le sue politiche a tutte le nazioni del mondo. Riusciamo a osservare come, quest’ultimo, sia capace di controllare il Presidente degli USA, tutti i Mass Media Occidentali, tutte le più grandi aziende energetiche occidentali e le banche centrali dei maggiori paesi del mondo.

 

Deindustrializzazione

Uno degli obbiettivi del Club Bilderberg è la de-industrializzazione del mondo, attraverso l’eliminazione dello sviluppo scientifico delle varie nazioni. Le attenzioni sono rivolte, innanzitutto, contro gli esperimenti per la fusione nucleare, come risorsa per lo sviluppo energetico pacifico. “Lo sviluppo dell’energia da fusione nucleare cancella la concezione del Club Bilderberg di un mondo dalle risorse naturali limitate”. Infatti, la fusione nucleare creerebbe parecchie possibilità di ottenere energia da risorse molto diffuse, migliorando le condizioni di vita dell’intera umanità presente sull’intero globo. Con l’energia generata a basso costo dalle centrali nucleari, i Paesi del Terzo Mondo diventerebbero gradualmente indipendenti dai finanziamenti degli USA, che li rendono schiavi, e comincerebbero a esercitare la loro Sovranità. Quindi meno finanziamenti dall’estero, significa un minor controllo delle proprie risorse naturali da parte del FMI e una maggiore libertà e indipendenza per il popolo. L’energia nucleare quindi, secondo i piani di de-industrializzazione, non deve servire per le nazioni povere del Pianeta, bensì al contrario, rappresenta l’arma decisiva per sottomettere le nazioni del Terzo e Quarto Mondo.

 

Ingerenza negli affari interni delle nazioni sovrane

Diversi avvenimenti storici, prima di oggi, hanno segnato la scomparsa totale o parziale della sovranità di una determinata nazione economicamente o politicamente fastidiosa nei confronti dell’Imperialismo: l’Imperialismo decise che gli USA dovevano intraprendere relazioni con la Cina prima che l’Amministrazione Nixon decidesse di farlo pubblicamente; nel 1983, l’Imperialismo ottenne la promessa da parte di Ronald Reagan, di trasferire ben 50 miliardi di dollari, ai paesi del Terzo Mondo attraverso FMI e la Banca Mondiale; nel 1992, l’Imperialismo discusse la possibilità di influenzare l’opinione pubblica, affinché accettasse che l’Esercito dell’ONU potesse, attraverso l’uso della forza, interferire nella politica interna e sulle questioni di sovranità dei diversi Stati; durante la guerra in Jugoslavia, l’Imperialismo mise sotto la lente di ingrandimento la necessità di spazzare via gli equilibri sociale e geopolitici che si erano creati nello Stato socialista dei Balcani, portando poi alla creazione del Kosovo, ottenendo progetti di ricostruzione, dal valore di miliardi di dollari, con i soldi ricavati dalle tasse pagate dai cittadini dell’Europa occidentale; infine lo smantellamento del Medio Oriente dopo l’attacco dell 2001 al World Trade Center che portò poi l’Imperialismo a distruggere per propri interessi politici ed economici l’Iraq, l’Afghanistan e il resto della regione.

Un evento che si è prolungato fino ai giorni nostri grazie alla creazione dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, che oggi piega una regione intera al volere del potere imperialista. Chi realmente può quindi, distruggere questa macchina da guerra, senza freni e senza limiti ? Dopo il crollo dell’Urss, la Federazione Russa ha ingranato la marcia e lo stesso Presidente Vladimir Putin ha riaffermato grandi amicizie con il Blocco Euro-Asiatico e ha dopodiché stretto accordi bilaterali con i grandi partner economici e politici in Asia. Iran, Kirghizistan, Biellorussia, Kazakhistan, Sud Africa, India, ed altre egemonie Anti-Imperialiste. Vladimir Putin dovrà essere capace, di impedire agli Stati Uniti di dilatare le proprie viscide idee Imperialiste in casa propria. Ci riuscirà quindi, usando tutti i mezzi a disposizione e sopratutto contando sulle amicizie in Asia.