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Gli USA hanno più sanzioni contro la Russia che contro Ebola

di Paul Craig Roberts - 14/10/2014

Fonte: controinformazione



Lo abbiamo saputo da quando… be’, da quand’è che non sappiamo che i nostri pubblici ufficiali sono incompetenti? La loro incompetenza è sempre costosa, ma stavolta il rischio è un’epidemia mondiale di ebola.

Visto che si sa così poco di un virus letale, uno penserebbe che, con ebola che infuria in tre paesi dell’Africa occidentale, i voli da e per questi paesi vengano fermati. Quando rivolte o rapimenti rappresentano un pericolo in paesi stranieri, il Dipartimento di Stato emette un avvertimento e consiglia, a volte impedisce, agli americani di recarsi nelle aree di pericolo. Poiché il pericolo ebola va aldilà della singola persona, ci si aspetterebbe che i pubblici ufficiali avessero fermato il traffico da e per l’Africa occidentale. Di fatto, è più difficile entrare negli USA per una persona critica del governo statunitense, soprattutto se mussulmana, che per una persona infetta da ebola. In effetti ci sono svariati russi che non possono entrare negli USA per via delle sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti. Ma non ci sono sanzioni contro ebola.


Sembra che gli ufficiali della sanità pubblica abbiano una comprensione superata e sbagliata di ebola e di come si diffonde. Diversi operatori sanitari, protetti dai fluidi corporei dei pazienti, ma senza respiratori, sono ora stati infettati, e questo indica che l’attuale ceppo di ebola si può diffondere nell’aria come l’influenza. (Questo grazie alla manipolazione genetica che l’ha reso brevetto USA? -ndt). Ciò significa contagio anche tramite superfici contaminate.

Le squadre di pulitori di aerei al La Guardia di New York sono in sciopero, perché non ci sono precauzioni o protezioni per i pulitori, che potrebbero entrare in contatto con ebola tramite un passeggero infetto. Né i passeggeri di un volo in partenza hanno alcuna garanzia di non sedersi su di un sedile prima occupato da un portatore di ebola. Di fatto, qualcosa di simile potrebbe essere già successo. Un cittadino britannico che non era stato in paesi colpiti da ebola è appena morto a Skopje, in Macedonia, sembra di ebola. La sua compagna ha detto alle autorità che avevano viaggiato direttamente dal Regno Unito. L’albergo è stato sigillato e il personale alberghiero e dell’ambulanza messo in quarantena. Credo anche la compagna di viaggio, ma il resoconto non lo dice.

( Briton dies of suspected Ebola in Macedonia, his hotel sealed off   )

Cinque aeroporti statunitensi che hanno voli verso i paesi africani coinvolti hanno imposto controlli sui passeggeri in arrivo, come la misurazione della temperatura corporea. Meglio di niente, ma se, come si ritiene, il virus letale ha un lungo periodo di incubazione, questo controllo troverà solo le persone che mostrano i sintomi e, ovviamente, la febbre può avere molte ragioni, specialmente durante la stagione dei raffreddori e dell’influenza.

Quindi, ciò che i nostri pubblici ufficiali incompetenti hanno disposto è un controllo che metterà in quarantena le persone con il raffreddore, ma che non tratterrà quelle portatrici di ebola che ancora non ne mostrano i sintomi.
Come al solito.

(Ndt: sarà incompetenza, o piuttosto epidemia deliberata? Guarda caso, il rapporto “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, pubblicato nel maggio 2010 dalla Rockefeller Foundation e dalla Global Business Network, prevedeva nel 2012 un’epidemia che avrebbe colpito il 20% della popolazione mondiale e che avrebbe raggiunto anche i paesi sviluppati, proprio grazie alla lentezza di questi nel fermare i collegamenti aerei. Che coincidenza curiosa, non trovate? Questo è il documento in inglese:  Rockefellers foundation.org  ).

Fonte: Paul Craig Roberts
Traduzione: Anacronista