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Cosa c’è dietro l’enorme pressione fiscale che opprime l’Italia e altri paesi occidentali?

di Salvatore Santoru - 14/04/2015

Fonte: controinformazione


 

In Italia e in buona parte del mondo occidentale la pressione fiscale sta diventando sempre più altissima e insostenibile.
Quasi tutti ormai denunciano ciò, ma sono ancora ben pochi quelli che cercano di capire ciò che sta eventualmente dietro ciò.
Difatti, al di là delle mere questioni economiche e sociali che possono portare all’aumento del fisco da parte dei governi, dietro alla spropositata pressione fiscale odierna ci sono progetti, interessi e convergenze politiche ben più ampie .

 

Tenendo conto che la classe media è sempre stata il motore delle economie occidentali, da tempo sembra che ci sia l’obiettivo di distruggerla da parte di certe scellerate politiche fiscali e non, politiche che più ai meri interessi di questo o quel governo, sembrano dipendere da gruppi di potere che dirigono o cercano di dirigere la politica.

Infatti, la pressione fiscale “stranamente” colpisce sempre più spesso i settori produttivi delle nazioni, specialmente la piccola e media borghesia, mentre non tocca quasi minimamente l’attuale cosiddetta “alta borghesia” rappresentata dalla grande finanza e da certe compagnie industriali e imprenditoriali multinazionali.

Le varie agenzie fiscali come Equitalia o la statunitense I.R.S. sono solamente degli esecutori, e non causa principale del problema, che va ricercata semmai negli interessi dei gruppi di potere egemoni che tendono a distruggere ogni possibile ed eventuale concorrenza, e mirando al proseguimento di determinati progetti, usano assai spesso la politica e a volte anche apparati governativi come strumento per i propri interessi.

Com’è chiaro ormai a molti, l’obiettivo di tali “poteri forti”, che vanno dall’alta finanza alle multinazionali più potenti passando per altre influenti lobby, è la costruzione di un nuovo modello sociale, che miri a rendere sempre più obsoleta l’influenza della classe media, portando verso una direzione più oligarchica e meno democratica, con la sempre più crescente divisione tra due classi: la cosiddetta “élite” dei super-ricchi e il popolo considerato “schiavo” di essi, senza l’equilibrio che garantivano gli elementi della classe media, che verranno per la maggior parte impoveriti, mentre solo una piccolissima minoranza potrà entrare a far parte delle classi più influenti.

Anche se detto così, ciò sembra ancora inverosimile e “catastrofista”, è proprio quello che gradualmente sta avvenendo, e non è altro che l’obiettivo economico del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” e dei gruppi di potere che ne stanno dietro.

Non a caso, tali gruppi di potere per consolidare la loro “guerra di classe” hanno spesso e volentieri diretto e guidato “opposti” schieramenti ideologici e politici, sia di destra che di sinistra, innescato o strumentalizzato conflitti di interessi economici, per giungere a una “sintesi” che facesse il loro interesse prima di tutto, con qualche contentino per le categorie che si voleva avvantaggiare momentaneamente.

Dal loro punto di vista, l’utilizzo del “capitalismo selvaggio” e di comunismo e ideologie cosiddette “liberal” è geniale, essendo entrambi, per motivi diversi, basati sulla distruzione della classe media.

Il punto è che ovviamente l’utilizzo di ciò non ha a che vedere con gli interessi di questi gruppi: essi non vogliono il “libero mercato” liberale/liberista, o la “società senza classi” socialista, ma per i “non adatti” al loro sistema, la spietata concorrenza e mercificazione ( per ciò hanno usato e/o usano il consumismo e il liberismo selvaggio ) e una sempre più forte massificazione/collettivizzazione ( per ciò hanno usato e/o usano il comunismo o presunto tale ).

Intanto, si è arrivati a demonizzare tutta la classe media in sé, vista da parte liberal/liberista come troppo poco “flessibile”, e da parte comunista/liberal etichettata demagogicamente come “sfruttatrice” in sé, non tenendo conto del fatto che la parte sfruttatrice esistente in essa è praticamente una minoranza, e spesso e volentieri i propagandisti di tali ideologie o sono legati ad essa, o difendono gli interessi dei gruppi di potere ancora più forti, per scopi puramente d’interesse e tutt’altro che “rivoluzionari” ( per fare un’esempio, si pensi al super-ricco “rivoluzionario” George Soros, ma ciò vale anche per tanti altri ).

Per concludere, c’è da dire che di tali tematiche, già trattate ampiamente su questo blog, sarebbe necessario parlarne in modo più approfondito in altri articoli, per fare comprendere meglio la questione.

Tratto da Informazione Consapevole

  • Idea3online il 13 apr, 2015 Rispondi

    Se era solo la pressione fiscale, adesso iniziano ad aggredire l’economia reale…per capirci:

    Cosa c’è dietro l’enorme pressione sugli Uliveti che opprime il Salento ed opprimerà altri paesi Meridionali?

  • Ares il 13 apr, 2015 Rispondi

    Cosa c’è dietro ormai è chiaro ai più (almeno credo) ma quello che c’è davanti in pochi riescono a scorgerlo : miseria e futuro di guerriglia (tra poveri ed immigrati) per le briciole….

    • Alessandro il 13 apr, 2015 Rispondi

      Ahinoi, purtroppo è vero!!!

  • vincenzo il 13 apr, 2015 Rispondi

    Cosa c’è dietro l’enorme pressione fiscale ?
    ma semplice: l’intento di rarefare la massa monetaria circolante, e di demonetizzare il mercato dei beni reali.
    risultato ?
    traslazione verticale delle ricchezze materiali, e proletarizzazione dei ceti medio-bassi (per un esempio applicativo, vedasi la cd. “crisi del ’29”).
    fine ?
    neo-feudalesimo sociale.
    non a caso Paul Warbug, prima di istituire la FED, chiese ed ottenne da Woodrow Wilson la creazione di un’imposizione fiscale sul “reddito” (la cd. IRS) (http://www.cogitoergo.it/?p=17364), e non a caso nel Regno delle Due Sicilie non esistevano, né corso forzoso monetario, né imposte sul … “reddito” (http://frontediliberazionedaibanchieri.it/2015/04/dal-ducato-all-euro-riflessioni-sul-sistema-monetario-delle-due-sicilie.html).

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