Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Chi è davvero il generale Qassem Soleimani?

Chi è davvero il generale Qassem Soleimani?

di Hamed Ghashghavi - 26/08/2016

Chi è davvero il generale Qassem Soleimani?

Fonte: Megachip

Il nome di questo comandante iraniano non è sconosciuto a molti che studiano la situazione in Medio Oriente, ma in questi giorni durante la battaglia contro i malvagi e disumani soldati takfiri in Iraq, il suo nome è stato menzionato su alcuni organi del mainstream come Fox News,Washington Post, CBS News e il Guardian.
Quel che vorrei fare è illuminare i nostri lettori sulla carriera di questo grande uomo del quale i funzionari di alto livello del Pentagono hanno perfino paura di sentire il nome.
È il comandante della Forza Qods, una divisione del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica (noti anche come ipasdaran, NdT), che svolge operazioni speciali al di fuori dell'Iran. Il loro nome deriva dal nome arabo di Gerusalemme, Al-Quds. La Forza Qods è stata creata negli anni Novanta.
Secondo fonti di intelligence occidentali, il Generale Soleimani ha svolto un ruolo molto importante nell'organizzazione del'Iraq post-Saddam oltre che nella guerra imposta dagli occidentali al popolo siriano. In precedenza aveva aiutato gli afghani a resistere alla colonizzazione americana tentata lì. I suoi sforzi sono stati inoltre efficacissimi nel rafforzamento della struttura di resistenza di Hezbollah nel sud del Libano.
Quindi, all'interno e all'esterno dell'Iran, tra coloro che conoscono un po' la realtà sul terreno non si può negare il suo ruolo significativo nella lotta contro le forze israeliane e statunitensi.
La Guida Suprema della rivoluzione iraniana, che consegna i messaggi di cordoglio o congratulazioni solo per i casi molto importanti, nove mesi fa ha trasmesso un messaggio di condoglianze in occasione della morte della madre del generale Soleimani nel quale ha dichiarato: «Il vostro agire in favore dell'Islam e dei musulmani può essere molto utile per vostra madre, Dio benedica la sua anima.»
Dobbiamo sapere che la Guida Suprema sceglie con cura le parole anche per un tale messaggio che può apparire semplice ai nostri occhi. In Iran ci sono molti ragazzi che sono pronti a immolare la propria vita per la Guida Suprema e il proprio Paese specie al tempo delle guerre imposte dagli Stati Uniti e dall'Unione europea alla Siria, all'Ucraina, all'Iraq e le continue minacce a suon di «tutte le opzioni sono sul tavolo» lanciate a Russia e Iran. Ci furono molti giovani che - dopo una Fatwa del fondatore della Rivoluzione, l'Imam Khomeini, andarono a riempire il confine Iran-Iraq, che è lungo più 1200 km (poiché da secoli l'Iran non ha attaccato nessun altro paese, al periodo segnato dalla guerra Iraq-Iran è stata data la definizione di Sacra Difesa).
Poiché da iraniano so che la cognizione della definizione di Guida Suprema può suonare strana al pubblico occidentale e soprattutto americano vi consiglio di guardare il breve video di Ken O'Keefe sull'argomento: Ken O'Keefe a Teheran: Ken O'Keefe in Tehran - "Iran is not the threat, we are. (trad.:"L'Iran è non la minaccia, lo siamo noi").
Torniamo all'uomo che è stato definito come uno dei più importanti responsabili politici iraniani da parte delWashington Post. Contemporaneamente è un personaggio ammirato e odiato agli occhi dei sionisti. «È il più potente agente di sicurezza del Medio Oriente, nessuno lo conosce», afferma John Maguire, ex agente della CIA in Iraq
La rivista Wired lo classifica come l'uomo più pericoloso del mondo e The New Yorker ha definito il generale Soleimani come il comandante più efficace nella guerra siriana. La Guida Suprema lo ha definito come un martire vivente.
Il figlio del Martire Imad Mougniyah, uno dei leader di Hezbollah assassinati dal Mossad
«Ha i legami con tutti i lati del regime (Iran). Si tratta di qualcuno che io definisco un genio politico», afferma Meir Dagan, l'ex direttore del Mossad. «Non c'è dubbio che lui sia l'uomo più forte in Iraq» dichiara il dott. al-Rubaie Mowaffak, l'ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale del governo iracheno
Il Generale Soleimani fu molto dinamico nel corso degli 8 anni della Sacra Difesa. Quasi il 90 per cento dei suoi amici - che erano tutti comandanti - sono diventati martiri ed eroi nazionali.
Prima di diventare il Generale della Divisione Estera del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica, il generale Soleimani era molto attivo nella lotta contro la droga al confine tra Iran e Afghanistan.
Nel medesimo periodo in cui i Taliban presero il potere in Afghanistan, il generale Soleimani fu nominato comandante delle forze Al-Quds. Conformemente al suo luogo di nascita, è uno specialista in guerre civili (Afghanistan, Kurdistan iraniano, Iraq e Siria, ecc.).
La Forza Quds è molto attiva nell'ambito della politica, della sicurezza e dell'economia dell'Iraq e di altri paesi della regione. Secondo diverse fonti dei media, i comitati di sicurezza al vertice della CIA e del Mossad hanno ripetutamente pianificato e per ben dieci volte riprogrammato l'assassinio di questo uomo forte.
Lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, che in questi giorni non esiterà a commettere qualsiasi tipo di crimine contro il popolo iracheno, ha annunciato che ucciderà Soleimani qualora lo catturi in Iraq.
Dobbiamo capire che quel che sta accadendo in Iraq non ha assolutamente nulla a che fare con il conflitto fra sciiti e sunniti di cui vanno dicendo i media mainstrean, ma è un confronto diretto tra l'asse della Resistenza (Iran, Siria, Iraq, Libano) e l'asse sionista americano.
Per molti giovani rivoluzionari e seguaci della Guida Suprema, l'Imam Khamenei, presenti in tutto il mondo, il generale Soleimani è una sorta di eroe transnazionale che offre il comando e l'incoraggiamento necessari per aiutarli a continuare la lotta contro le forze dell'Impero americano e dell'entità sionista.
Fonte: http://www.veteranstoday.com/2014/07/11/who-is-major-general-qassem-suleimani/.
Traduzione per Megachip a cura di Matzu Yagi.