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Siria: Cina e Iran uniti con la Russia in un ruolo più importante

di Ulson Gunnar - 26/08/2016

Siria: Cina e Iran uniti con la Russia in un ruolo più importante

Fonte: SakerItalia

Nella scorsa settimana si è registrato un aumento di attività concernenti gli alleati della Siria, Russia e Iran, e ora la Cina.

In particolare, si tratta di un accordo russo-iraniano circa l’utilizzo di una base per i bombardieri strategici Tupolev Tu-22M, nonché l’uso dello spazio aereo iraniano e iracheno sia per i bombardieri che per i missili russi diretti verso obiettivi militari in Siria.

Inoltre, la Cina si è recentemente impegnata a fornire al popolo siriano sia assistenza umanitaria che sostegno militare per le truppe governative, nella loro lotta per ristabilire l’ordine a livello nazionale.

Dettagli

La BBC avrebbe riferito, nell’articolo “Il conflitto Siriano: bombardieri russi utilizzano base iraniana per attacchi aerei [in inglese], che:

Il ministero della difesa russo annuncia che le proprie forze hanno utilizzato una base nell’Iran occidentale per lanciare attacchi aerei in Siria.

Una dichiarazione (dello stesso ministero), annuncia che bombardieri a lungo raggio Tupolev-22M3 e caccia Sukhoi-34 sono decollati martedì dalla base di Hamedan.

Sono stati colpiti obiettivi nelle zone e province di Aleppo, Idlib e Deir al-Zour.

La BBC inoltre annuncia:

La scorsa settimana, la Russia ha chiesto permesso all’Iran e all’Iraq di consentire il passaggio nei loro relativi spazi aerei di missili russi diretti verso obiettivi terroristici in Siria.

Va notato che bombardieri Tu-22 sono già stati utilizzati durante le operazioni russe in Siria, tuttavia essi sono di base nel Sud della Russia. Il loro spostamento ad ovest di Teheran consente missioni più brevi e frequenti, con risparmio di tempo e carburante. Tale ulteriore rafforzamento dei legami russo-iraniani è simultaneo alla consegna dei sistemi di difesa aerea russi S-300 all’Iran, quale parte di un contratto firmato nel 2007, ammontante a  800 milioni di euro.

Inoltre, la Reuters segnala nel suo articolo, “la Cina cerca di stabilire legami militari più stretti con la Siria [in inglese], che:

“Le forze armate della Cina e della Siria hanno un rapporto ben stabilito  di amicizia, e il settore militare della Cina è disposto ad aumentare scambi e cooperazione con la controparte siriana” – così l’agenzia ha riportato le dichiarazioni di Guan, (Guan Youfei, direttore dell’Ufficio Internazionale per la Cooperazione Militare e della Commissione Militare Centrale Cinese).

I rappresentanti dei due paesi hanno anche discusso la formazione del personale e “hanno raggiunto un accordo” tramite il quale il settore militare Cinese fornirà (alla Siria) aiuti umanitari. Cosi’ si sono espresse le fonti ufficiali, senza elaborare.

Reuters ha anche fatto riferimento a militanti dell’Uyghur che operano in Siria insieme ad altri gruppi militanti appoggiati dall’Occidente –  suggerendo come ipotesi un possibile movente per l’interesse della Cina nel conflitto.

Le Conseguenze

La presenza  di militanti Uiguri operanti in Siria consente di illustrare le più vaste implicazioni del conflitto siriano. Caratterizzata come una “guerra civile” dai media Occidentali, si tratta in realtà di una guerra tramite terzi contro la Siria e i suoi alleati, condotta da una coalizione diretta dagli USA.

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Se si replicasse lo scenario avveratosi in Libia nel 2011, i militanti appoggiati dall’Occidente si troverebbero notevolmente più vicini all’Iran, al sud della Russia e alla Cina occidentale. La presenza di ragguardevoli gruppi militanti in Siria, ben finanziati e armati, ha già contribuito a sostenere analoghe reti associate, in Nord Africa e Asia Centrale.

Se tale coalizione dovesse fallire nello scontro con le forze siro-russo-iraniano-cinesi, i gruppi militanti della coalizione si troverebbero esposti e verrebbero liquidati. Il fronte della nuova alleanza Russo-Cinese-Iraniana sarebbe a sua volta spostato per eliminare le reti militanti periferiche oltre i confini dei campi di battaglia in Siria.

Un maggiore coinvolgimento della Cina e dell’Iran nel conflitto siriano aumenta la pressione sulla coalizione guidata dagli USA nella corrente guerra per procura, rendendo sempre più improbabile la realizzazione delle ambizioni occidentali. La crescente concentrazione di forze dentro e intorno alla Siria potrebbe costituire un pericolo per i membri della coalizione che operano con gli USA nella regione.

Con forze russe attive in Iran, l’Arabia Saudita e gli altri stati del Golfo Persico si trovano in condizione di maggiore svantaggio nei confronti di Teheran. Se la Cina sarà costretta ad impegnarsi in profondità nel conflitto, la già tenue posizione degli alleati degli Stati Uniti nella regione, potrebbe ulteriormente aggravarsi.

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Articolo di Ulson Gunnar pubblicato da Land Destroyer il 19 Agosto 2016
Traduzione in Italiano a cura di Voltaire1964 per SakerItalia.it