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Chi uccide le donne? Di certo non gli uomini

di Antonio De Martini - 28/08/2016

Chi uccide le donne? Di certo non gli uomini

Fonte: Antonio De Martini

DI ANTONIO DE MARTINI

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I media ( giornali, Tv, radio) insistono a divulgare l'interpretazione iniziale di psicoanalisti dalla incerta sessualità che ritengono colpevoli " gli uomini" perché spossessati del dominio sulla persona. Il femminicidio nasce in età moderna.

Non credo a questa versione. Uccidono le donne proprio perché non sono uomini.

Un tempo, per affermare il proprio amore ( o bramosia di possesso se preferite), gli uomini si battevano tra loro e il duello era lo strumento principe.



Il grande poeta Puskin morì in giovane età (40) in questo modo.
Il capo del partito socialista tedesco, Lasalle, , l'avversario di Bismark, fu ucciso in duello per una vicenda di donne ( sembra su istigazione di Bismark).

Konrad Lorenz ha scoperto una forma di aggressività che tende a non sfogarsi contro il vero avversario ( l'altro maschio) ma diverge verso un altro obbiettivo meno pericoloso: nel nostro caso, la donna.

L'abbandono della educazione maschile in mano alle mamme ( perché il papà deve far soldi o carriera) o alle insegnanti ( attività perlopiù disertata dai maschi), la "sospensione" del servizio militare e la persecuzione persino delle pratiche di nonnismo goliardico hanno disabituato gli uomini al confronto fisico - che nei casi estremi giungeva al duello- parte essenziale della cultura virile che prescriveva la donna come figura sacra e intoccabile " nemmeno con un fiore".

Abbiamo abbracciato la cultura del supermercato ( dove l'acquirente è la donna), l'ipocrita belato di qualche prete ( che, fino a che ha potuto, ha sempre picchiato duro) , l'Omelia del Vescovo anche alle messe di suffragio per i suicidi, il riscatto per i rapitori veri i e finti, il perdono per chi non ci tutela contro i periodici terremoti e smottamenti e lo strame nei confronti di fragili creature che non sanno difendersi, come donne e bambini.

L'appellativo di "eroe" e "martire" viene dato a capocchia. L'ideale della gioventù è fare lo chef o il modello per sarti ribattezzati " stilisti". Poi, se litigano, lo fanno con muliebre ferocia.

L'uomo ideale di oggi è un effemminato protetto da mammà, non necessariamente omosessuale, che si rivale sulle donne perché non sa affrontare gli avversari, non sa corteggiare le donne e le considera considera come un potere decisore e opprimente.