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Wahhabismo: la dottrina dei Saud

di Hassan Niazi - 08/09/2016

Wahhabismo: la dottrina dei Saud

Fonte: Italia Sociale

 

 

Prefazione

 

Dopo la diffusione e l’incremento delle attività e delle azioni terroristiche dei diversi gruppi “takfiri” (che ritengono infedeli e quindi da uccidere tutti tranne se stessi/ndr) in Medioriente, Africa, Europa e nel resto del mondo, un fenomeno che affonda le radici negli editti religiosi (fatwa) del wahhabismo, un’ondata di critiche si è levata contro il wahhabismo e l’Arabia Saudita in tutto il mondo. Le autorità saudite tra le quali Adel al Jubeir (nella conferenza stampa congiunta con il ministro degli esteri tedesco), per sottrarsi a tali pressioni, hanno negato l’esistenza di una dottrina chiamata “wahhabismo” ed il collegamento di essa al regno dell’Arabia Saudita.

 

Fondazione del governo saudita con l’aiuto del wahhabismo:

 

Nel 1745 d.C. Muhammad bin Saud giurò fedeltà a Muhammad bin Abdul Wahhab (fondatore della setta del wahhabismo nell’attuale regione saudita del Najd) in quello che passerà alla storia come “giuramento di Dar’iyyah”. In base a tale accordo, la famiglia dei Saud si impegnavano a diffondere la dottrina wahhabita in tutta la penisola araba in cambio del complete sostegno dei religiosi wahhabiti al loro regno. Fu a seguito di tale patto di alleanza che il governo saudita finanziò l’educazione di religiosi wahhabiti ed il loro invio come missionari in diversi paesi, con lo scopo di ampliare la propria sfera di influenza nel mondo.

 

Salman Bin Abdul Aziz, attuale re saudita, nel 2008, inviò come emiro di Riyadh una lettera alla rete tv tunisina al Mustakillah nella quale attestava la fondazione del governo saudita a seguito del patto tra Muhammad bin Saud e Muhammad bin Abdul Wahhab.

 

Il Dottor Muhammad Khalil Harras (direttore della sezione alti studi teologici all’università della Sharia della Mecca) nel suo libro “Al Harikatul Wahhabiyah” (Movimento Wahhabita) scrive: “Dopo la morte dello sceicco (Muhammad bin Abdul Wahhab) e dell’emiro (Muhammad bin Saud) i figli delle due famiglie giurarono di continuare a rispettare il patto stretto dai loro padri. Quell’accordo che impone l’invito al wahhabismo alla monarchia saudita è in vigore ancora oggi e continua ad essere attuato.”

 

Dichiarazioni e pubblicazioni ufficiale del governo dell’Arabia Saudita sul wahhabismo:

 

Abdul Aziz bin Baz (ex gran mufti’ d’Arabia Saudita): Dio ha fatto la sua grazia ai musulmani della penisola araba e non tramite l’invito dello sceicco Muhammad bin Abdul Wahhab, e chiunque inviterà a seguirlo verrà denominato “wahhabita”;… e questo è un soprannome nobile e famoso.

 

 (هذا لقب مشهور لعلماء التوحيد علماء نجد ينسبونهم إلى الشيخ الإمام محمد بن عبد الوهاب رحمة الله عليه؛... فصارت دعوته تجديدية إسلامية عظيمة، نفع الله بها المسلمين في الجزيرة العربية وفي غيرها وصار أتباعه ومن دعا بدعوته ونشأ على هذه الدعوة في نجد يسمى بـالوهابي،... فهو لقب معروف شريف وليس بمستنكر...)

 

Il libro “Al Hediat al Sanniyah wal Tohfat al Wahhabiyat al Najdiyyah”, opera di Suleiman bin Sahman al Najdi (tra i grandi religiosi wahhabiti contemporanei morto nel 1349 dell’egira lunare) è stato pubblicato su ordine di Abdul Aziz Al Saud (Ex re e padre di re Salman).

Il libro “Imam al Tawhid al Shaikh Muhammad bin Abdul Wahhab: Ad-Da’wah wa-Dawlah”, opera di Ahmed al Ghattan e Muhammad Taher Al Zain è stato pubblicato con la prefazione di Bin Baz, ex gran mufti prescelto dal governo dell’Arabia Saudita.

 

Numerosi libri sono stati scritti in tutto il mondo sul wahhabismo:

  • “al Harikat ul Wahhabiyyah”, opera di Khalil Harras (in difesa del wahhabismo);

  • “al Wahhabiyyun wal Hijaz”, opera di Muhammad Rashid Ridha (nella quale si parla addirittura di “religion wahhabita”);

  • “Mawad Li Tarikh il Wahhabiyyin”, opera di Johann Ludwig Burckhardt tradotto da Abdullah Al Uthaymeen – università Malek Saud;

  •  “Ad Dawat al Wahhabiyyah”, opera di Muhammad Kamel Dhaher (religioso wahhabita libanese) in difesa del “proselitismo wahhabita”;

  •  “Tarikh al Wahhabiyyin”, opera di Ayyub Sabri (Turchia);

ed altre centinaia di opere pubblicate negli ultimi anni nelle diverse parti del mondo.

 

Diffusione del Wahhabismo:

 

Dagli anni ’60 l’Arabia Saudita ha attirato e riunito nel suo territorio studiosi e religiosi wahhabiti di altri paesi come Siria, Palestina, Giordania ed Egitto usandoli come insegnanti nelle scuole e nelle università del proprio paese. Tra questi personaggi si possono citare Adnan al Ar’ur (Siria), Muhammad Nasereddin Al Albani (Albania), Abdullah Azzam (Palestina), Shafi al Ajmi (Kuwait), Muqbil al Wadi’i (Yemen) e … che si sono trasformati in una delle più pericolose fonti di produzione di pensieri terroristici e takfiri.

 

Wahabbismo; la dottrina del takfir e del terrorismo:

 

La dottrina wahhabita presenta una lettura più unica che rara dell’Islam che è in contraddizione con le altre cinque principali confessioni islamiche e che non viene accettata da nessuno dei leaders e dei centri islamici di fama internazionale come “Al Azhar” o “Deoband” ed … .

 

La religione wahhabita e gli insegnamenti di Muhammad bin Abdul Wahhab, sono a loro volta presi dai pensieri di Ibn Taymiyyah; Salih al Fauzan, uno dei mufti wahhabiti dell’Arabia Saudita ha affermato: “L’invito di Muhammad bin Abdul Wahhab fu la continuazione dell’opera di Ibn Taymiyyah.” I libri di Ibn Taymiyyah che sono gremiti di fatwa (editti religiosi) e insegnamenti che ordinano di tacciare di idolatria e infedeltà il prossimo, vengono insegnati in tutte le scuole teologiche dell’Arabia Saudita e portano addirittura lo stesso logo che viene usato dal DAESH (ISIS).

 

Il Wahhabismo ha un passato oscuro e vergognoso per via di violenze, stragi, saccheggi, distruzioni, danni a luoghi sacri ed edifici storici e …in terre come l’Hijaz e l’Iraq (città di Mecca, Medina, Jeddah, Taef, Ahsa, Riyadh, Qatif, Bahrain, Karbala, Najaf…) che viene riportato nei testi storici.

 

Le fatwa (editti religiosi) dei capi religiosi sauditi causano odio, takfir, violenza, stragi contro musulmani e non, crimini contro l’umanità, distruzione del patrimonio storico e religioso dell’umanità e … . Il Wahhabismo, oggi, è divenuto la radice dell’estremismo settario, la fonte d’ispirazione del terrorismo takfirita nel mondo, l’ideologia che favorisce il genocidio e che mette in cattiva luce l’Islam rafforzando l’Islamofobia. La diffusione del wahhabismo, che si realizza attraverso investimenti considerevoli del governo dell’Arabia Saudita, è una minaccia per la sicurezza mondiale, ma una realtà in continuo sviluppo.

 

L’Arabia Saudita attraverso il sostegno finanziario, e quello ideologico dei proseliti wahhabiti in Europa, Africa ed Asia, e provocando le altre confessioni islamiche e le religioni non islamiche, e con la diffusione delle divergenze e delle guerre settarie, diffonde il pensiero takfirita e l’odio e la violenza nel mondo.

 

Wahhabismo Saudita: il “takfir”[1] e l’incitamento alla violenza

 

L’ordine di guerra preventiva con i rinnegatori (kafir) e gli oppositori:

 

Abdul Rahman al Barrak (uno dei più grandi dotti religiosi wahhabiti sauditi, membro del board dell’università Muhammad bin Saud, allievo di Ibn Baz, ex gran mufti saudita) ritiene obbligo religioso la Jihad preventiva per uccidere i “kuffar”[2] per coloro che ne abbiano la possibilità: “La Jihad è autorizzata per la difesa; e lo è pure in forma preventiva (aggressiva) per fronteggiare il kufr (rinnegamento) dei kafir (rinnegatori) a patto che si abbia la forza per farlo.”

 

Testo originale in arabo

 

(والصواب: أن الجهاد شرع دفاعًا وشرع ابتداءً لكفرهم عند القدرة على ذلك...)

 

Fonte Web:

http://albarrak.islamlight.net/index.php?option=content&task=view&id=23774

 

In altre parole, uccidere coloro che vengono ritenuti rinnegatori di Dio (kafir), viene solo condizionato alla capacità di agire. In base a questo ordine religioso, gruppi come Daesh ed Al Nusra, essendo in grado di agire, uccidono coloro che ritengono rinnegatori.

 

Nasiruddin al Albani (noto dotto religioso wahhabita che per anni ha insegnato all’università di Medina) ritiene che se in una nazione, il potere politico non viene dato ai musulmani, quest’ultimi sono autorizzati a combattere: “Il secondo tipo di Jihad, che è obbligatorio a meno che non ci siano abbastanza persone che lo conducano, è quel tipo di Jihad che bisogna svolgere affinchè venga permesso il proselitismo nelle altre terre con l’obbiettivo che l’Islam s’imponga al governo in esse; qualsiasi persona delle nuove terre che accetterà l’Islam compierà il bene; se qualcuno si oppone bisogna combattere…e questa Jihad proseguirà fino al Giorno del Giudizio!”

 

Testo originale in arabo

 

 (اعلم أن الجهاد على قسمين: ... والآخر: فرض كفاية، إذا قام به البعض سقط عن الباقين، وهو الجهاد في سبيل نقل الدعوة الإسلامية إلى سائر البلاد حتى يحكمها الإسلام؛ فمن استسلم من أهلها فبها ومن وقف في طريقها قوتل...، فهذا الجهاد ماض إلى يوم القيامة ... )

(التعليقات الأثرية على العقيدة الطحاوية لأئمة الدعوة السلفية للالباني؛ ج 1؛ ص 46)

          

Fonte Web:

http://shamela.ws/browse.php/book-9568/page-90

 

Il centro per le fatwa (editti religiosi) dell’Arabia Saudita: “Terra di kafir (rinnegatori di Dio)…se nella legge di questi paesi ai musulmani viene dato il permesso di salvaguardare la propria religione ed i propri figli, quelle terre non sono terra della guerra (harb); ma nel caso contrario sono terre della guerra e le donne in queste terre vanno considerate come bottino di guerra…

 

Testo originale in arabo

(... وإلا طبقت واعتبرت بناتها حربيات يسري عليهن حكم المشركين من ناحية الحظر)

(مجلة البحوث الإسلامية؛ الجزء 10؛ ص 319)

 

Fonte Web

http://www.alifta.net/Fatawa/fatawaDetails.aspx?BookID=2&View=Page&PageNo=1&PageID=1543

 

Simili editti religiosi (fatwa) sono alla radice di azioni come quella di Boko Haram che ha preso in ostaggio donne nigeriane e del Daesh (Isis) che imprigiona, violenta, compra e vende donne e ragazze.

 

L’ordine di assassinare la gente in Europa ed America:

 

Il Dottor Wasim Fathullah (tra i più famosi sapienti wahhabiti i cui articoli e le cui fatwa vengono pubblicate nei siti ufficiali dei wahhabiti sauditi): “Le popolazioni in nazioni del kufr come in Europa e Nord America e negli altri paesi cristiani (senza distinzioni), vanno considerate rinnegatrici di Dio da combattere (ucciderle è un obbligo religioso).”

 

Testo originale in arabo

 

(اليوم ممن هم في بلاد الكفر كأروبا وأمريكا الشمالية وغيرها من الدول الصليبية فأهل هذه الدول كفار محاربون في دار الحرب تماما)

(اسعاف المومنين بنصرة خاتم المرسلين؛ د. وسيم فتح الله؛ ص 52)

 

Fonte Web

http://elibrary.mediu.edu.my/books/SDL0331.pdf

http://islamport.com/w/amm/Web/3805/97.htm  

 

È chiaro che fatwa del genere sono alla radice di azioni terroristiche nelle diverse zone dell’Europa e dell’America come l’esecuzione di padre Hamel in Francia.

 

Diffusione del terrorismo e della violenza:

 

Adnan al Ar’our (sapiente wahhabita siriano, allievo di Ibn Baz e di Al Albani, direttore scientifico della sezione ricerca e pubblicazioni di Riyadh) nella rete tv wahhabita “Wisal” ha affermato esplicitamente: “(in Siria) coloro che si oppongono a noi…e coloro che compiono peccati, giuro su Dio che li getteremo nei tritacarne e che daremo in pasto ai cani la loro carne macinata.”

 

Testo originale in arabo

 

(الذی واجهنا فالحساب سیکون الیما... واما الذين يتعدون علی‌الحرمات فوالله العظيم لنفرمنهم بمفارم اللحم ونطعم لحمهم للكلاب)

 

Fonte Web:

https://www.youtube.com/watch?v=5fFIU2SQu6o

 

Lo stesso Adnan al Ar’ur prima dell’assassinio in Siria del dottor Muhammad Ramadan al Buti, nella sua rete televisiva “Shada al Hurriyat” ha affermato: “giuro su Allah che presto si udiranno notizie di un assassinio; la morte di al Buti…”

 

Testo originale in arabo

(والله لیستمعوا مجازر، والله لیستمعوا احداث... وسيكون نحر، يكون نحرهم، یعنی نحر البوطي ...)

 

Fonte Web:

https://www.youtube.com/watch?v=-N8hURQFJUw

 

Dahham al Anzi (analista vicino alla dinastia reale dei Saud ed al ministero dell’interno saudita) negli studi della tv al Ikhbariyah ricorda: “Noi siamo in grado di preparare un milione di attentatori suicidi sauditi nel giro di un quarto d’ora.”

 

Testo originale in arabo

 

(نستطيع تجهيز انتحاريين... مليون سعودی خلال ربع ساعة)

 

Fonte web

https://www.youtube.com/watch?v=KobY1xPiYiA

 

L’ordine di distruggere le chiese:

 

Il centro ufficiale per le fatwa dell’Arabia Saudita ha diffuso la fatwa ufficiale riguardo alla distruzione delle chiese con la firma di Sheikh Abdul Aziz Al al-Sheikh (gran mufti designato dalla monarchia araba): “Gli ulema – sapienti – (wahhabiti) sono unanimi nel divieto di costruzione di templi pagani come le chiese nelle terre dei musulmani…e non deve esistere alcun simbolo dei kuffar (rinnegatori), ne le chiese e neppure alcun altra cosa; tutti i sapienti hanno il parere unanime sul fatto che distruggere le chiese e gli altri templi pagani è un obbligo religioso.”

 

Testo originale in arabo

 

(أجمع العلماء على تحريم بناء المعابد الكفرية، مثل: الكنائس في بلاد المسلمين... وأن لا يكون فيها شيء من شعائر الكفار لا كنائس ولا غيرها، وأجمعوا على وجوب هدم الكنائس وغيرها من المعابد الكفرية...)

(فتاوى اللجنة الدائمة > المجموعة الثانية > المجلد الأول (العقيدة) > موجبات الكفر > الجزء رقم 1، الصفحة رقم 469)

 

Fonte Web:

http://www.alifta.net/fatawa/fatawaDetails.aspx?View=Page&PageID=10826&PageNo=1&BookID=3&languagename

 

La distruzione dei reperti storici:

 

Hafiz Wahbah, consigliere politico di Abdul Aziz (ex re saudita) ed ambasciatore saudita in Gran Bretagna, nel suo libro, dichiara che tutti i monumenti storici (sacri) della Mecca e di Medina da cui i pellegrini attingevano benedizione sono stati distrutti dalla famiglia dei Saud. (Dato che i wahhabiti ritengono atto di politeismo il trarre benedizione da tali luoghi).

 

Testo originale in arabo

 

(بيوت مكة؛ ولقد كان في مكة كثير من الآثار التاريخية مثل مولد النبي بيت خديجة بيت ابي بكر وغيرها من الآثار، ولكن الإخوان هدموا هذه الآثار مع ما هدموه من القباب والقبور، لأن هذه الأماكن اتخذت مصدرا لابتزار أموال الحجاج فسدا للذريعة أزالوا كل أثرها ويقول المؤرخون للحركة السعودية الاولی إن مكة والمدينة في أثناء الحكم السعودي في القرن التاسع عشر الماضي قد أزيل منهما كل الاثار التاريخية التي كان يتبرك بها الحجاج)

(جزيرة العرب في القرن العشرين؛ حافظ وهبة؛ الطبعة الاولي؛ مطبعة لجنة التاليف والترجمة والنشر؛ 1935؛ ص 30)

 

La fatwa sul non obbligo a rispettare gli impegni assunti con i rinnegatori (kuffar):

 

Ibn Taymiyyah è del parere che: “un accordo di cessate il fuoco (con i kuffar) è autorizzato ma non va obbligatoriamente rispettato.” Nel senso che è legale violarlo unilateralmente.

 

Testo originale in arabo

 

(... الهدنة عقدا جائزا غير لازم)

(الجواب الصحيح لمن بدل دين المسيح؛ أحمد عبد الحليم بن عبد السلام بن تيمية؛ ج 1؛ ص 233)

 

La democrazia è kufr (rinnegamento di Dio):

 

Muqbil bin Hadi al Wadi’i, tra i wahhabiti yemeniti formatisi in Arabia Saudita che per anni ha insegnato nelle scuole religiose di questo paese e che è stato sepolto a Medina nel 2001, nel suo libro scrive: “La democrazia è kufr (rinnegamento di Dio)” ed aggiunge: “se una persona crede che la democrazia sia una cosa giusta e crede in essa, tale persona va’ considerata kafir (rinnegatrice di Dio).”

 

Testo originale in arabo

 

(… الديمقراطيه کفر... إذا كان يعتقد أن الديمقراطية حق ويؤمن بها فهو كافر)

(تحفه المجيب علي أسئله الحاضر و الغريب، چاپ دوم، سال 1423 هـ.ق، ناشر: دار الآثار صنعاء، ص 303 و 353)

 

Fonte Web:

http://majles.alukah.net/t36109/

 

Fatwa sulla repressione e l’assassinio degli oppositori:

 

Alcuni degli ulema di primo piano dell’Arabia Saudita come Salih al Fauzan (membro del consiglio Kibbar ul Ulama’a dell’Arabia Saudita) e Salih al Sadlan (docente dell’università Muhammad bin Saud), entrambi allievi di Ibn Baz, hanno decretato l’ordine di assassinare chiunque si opponga, protesti o disobbedisca in qualsiasi maniera al Wali Amr (il re saudita).

 

Fonte Web:

https://www.youtube.com/watch?v=1tHuN8L7gOU

 

Una simile legiferazione religiosa, è stata ed è un appiglio per gli spargimenti di sangue condotti dal governo saudita all’interno ed al di fuori di questo paese. Hafiz Wahbah, consigliere politico di Malek Abdul Aziz nel suo libro ricorda: “Il re saudita era noto per il suo carattere spietato nei confronti dei criminali…una volta ordinò di sgozzare le teste dei prigionieri e di portarle a tavola; ai cugini dei prigionieri che erano venuti per chiederne la liberazione ordinò di cibarsi della carne delle loro teste.”

 

Testo originale in arabo

 

(كان سعود مشهورا بالقسوه علي المجرمين، سمعت مرارا من جلالة الملك انه حبس مرة بعض شيوخ مطير فجاء بعض كبارهم للاستشفاع لهم وأنس منهم روح الاعتزاز فأمر بقطع رووس المسجونين وأحضر رؤوسهم علی مائدة قدمت لبني عمهم الذين جاءوا للاستشفاع فيهم ثم أمرهم بالأكل من المائدة.)

(جزيرة العرب في القرن العشرين؛ حافظ وهبة؛ الطبعة الاولي؛ مطبعة لجنة التاليف والترجمة والنشر؛ 1935؛ ص 249)

 

Il dottor Ali al Maliki, tra i religiosi wahhabiti dell’Arabia Saudita, in un programma della tv al Khaleejiyah ha ricordato: “Se il wali (re saudita) ritiene necessario uccidere un terzo della gente per il bene degli altri, ebbene può farlo”.

Testo originale in arabo

(لو رأى الولي أن يقتل ثلث الشعب من أجل ان يسلم الثلث الآخر لأذن له)

 

Fonte web

https://www.youtube.com/watch?v=34_KlnhsSwE

 

Chi crede nelle conquiste scientifiche è kafir (rinnegatore di Dio):

 

Abdul Aziz ibn Baz e Muhammad ibn al-Uthaymin, entrambi ex gran mufti della monarchia saudita, affermano: “Ogni persona che dica che il Sole è immobile e non si muove è kafir (rinnegatore di Dio).”

 

Testo originale in arabo

 

(وإنما كفرت من قال أن الشمس ثابتة غير جارية)

 

Fonte web:

http://fatwa.islamweb.net/fatwa/index.php?page=showfatwa&Option=FatwaId&Id=59419

 

È degno di nota che Abdul Aziz ibn Baz ha un libro intitolato “Al Adillat al Naghliyyah wal Hasbiyya ala Jarian al Shams wa Sokun al Ardh” che parla del movimento del Sole e dell’immobilità della Terra. Al di la delle caratteristiche personali di Ibn Baz e degli sforzi condotti dopo di lui per equilibrare tali editti, definire rinnegatore di Dio chi ritiene che la Terra si muova intorno al Sole, è un qualcosa che persiste nel clero wahhabita saudita ben quattro secoli dopo Galileo.

 

(*) Primo Consigliere Affari per la Stampa - Ambasciata della R.I. Iran-Roma

 

[1] - Accusare il prossimo di Rinnegamento dell’esistenza di Dio

[2] - Kuffar è plurale irregolare di kafir, colui che rinnega Dio

 

07/09/2016