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In memoria dell'esercito italiano (che non esiste più)

di Paolo D’Arpini - 06/11/2016

In memoria dell'esercito italiano (che non esiste più)

Fonte: Paolo D’Arpini

Rinnegare il passato non ha senso… l’Unità d’Italia è stata raggiunta con fatica, lotta e sacrificio… Anche se  potrei obiettare che non serviva e che la prima guerra mondiale (ed ultima del risorgimento) poteva essere evitata poiché l'Austria si era impegnata a cedere Trento e Trieste in cambio della non belligeranza italiana. Altri addirittura affermano  che si stava meglio con il Regno delle Due Sicilie, con lo Stato del Vaticano (ma quello c’è ancora..), con la Repubblica di Venezia, etc. Può anche essere vero ma pure in quei regni esistevano eserciti ed un senso nazionale… 

Non sono d’accordo con il sistema corrente in cui il servizio militare sia riservato a forze prezzolate, semplici volontari (sia pure interni cittadini) credo che l'onere della difesa (dico “difesa”…)  della nostra terra o dei legittimi interessi dei suoi abitanti non possa essere delegata ai “volontari” di professione.  


L'Italia oggi è alla mercé delle truppe "d'occupazione" della Nato e in caso di necessità non c'è più un esercito fedele al popolo. Solo "stipendiati" al servizio dei politici di turno. Tra l'altro leggevo l'altra mattina, facendo colazione al baretto di Treia, che esistono vari paesi in Italia completamente invasi da stranieri, immigrati clandestini, che ormai la fanno da padroni, molestano le persone per istrada, non pagano le consumazioni nei bar e nemmeno le cose comprate nei negozi... anche se per i loro bisogni essenziali sono nutriti ed albergati in vari centri di accoglienza.  I sindaci non sanno come fare per impedire questi soprusi. 

L'Italia è destinata ad essere invasa da una massa sempre più violenta di "profughi" che vivono a spese dello stato?  

E in caso di difesa non bastano quei tre carabinieri che dispongono di una sola camionetta per perlustrare un territorio vastissimo e popolato. Ogni sera, mi ha riferito una amica di Treia, ricevono decine di chiamate in tutta la provincia di Macerata ma cosa possono fare? La stragrande maggioranza dei furti e rapine va quindi a buon fine. Infatti coloro che negli anni passati si trasferivano in campagna per vivere meglio adesso, solo per vivere, sono costretti a tornare nei paesi dove almeno ci sono dei vicini...  Spesso però anche i vicini servono a poco... Alcuni giorni fa ho saputo che -sempre a Treia- c'è stata una rapina in una casa del borgo, due malviventi  sono stati sorpresi a rubare  da una anziana ed irritati l'hanno accoltellata e sono fuggiti... Ovviamente senza che le forza pubblica potesse far nulla, per fortuna almeno l'ambulanza è prontamente accorsa. 

Insomma se in Italia ci fosse bisogno di controllare il territorio un esercito di leva potrebbe aiutare mentre quello vigente dei mercenari serve solo a combattere le guerre della Nato in varie parti del mondo (sempre a spese dei cittadini) mentre il popolo può essere oppresso e vilipeso sia dai burocrati e tassatori che dai delinquenti comuni e mafiosi (in santa alleanza). 

Il Libro dei Mutamenti afferma: "Nel grembo della terra vi è l’acqua: l’immagine dell’Esercito. Così il nobile magnanimo verso il popolo accresce le sue masse” - L’immagine dell’esagramma L’Esercito (Shih n. 7) del Libro dei Mutamenti, è molto chiara nell’indicarne il significato. Infatti nell’antichità, in virtù della coscrizione obbligatoria, i soldati erano presenti nel popolo come l’acqua sotto la terra. Ed avendo cura della prosperità del popolo si ottiene un esercito valoroso. 
Ed ancora nella prima linea. “Un esercito deve servire in buon ordine ed armonia. Se ciò non avviene incombe sciagura”.

La coscrizione popolare può sembrare una sopraffazione, se serve ad una causa ingiusta, ma è l’unico modo per riconoscersi tutti figli dello stesso paese. Guardiamo ad esempio la Svizzera, mai in guerra mantenendo però efficiente l'esercito.


Vediamo che alla fine dell’Impero Romano, allorché i legionari erano solo professionisti perlopiù stranieri pagati, è stato sufficiente l’arrivo di una masnada di barbari per sconfiggere l’Impero… Le famose invasioni barbariche contavano a malapena poche migliaia di individui (comprese donne e bambini ed armenti) mentre Roma aveva oltre un milione e mezzo di abitanti ma quei pochi barbari determinati bastarono per annichilire e distruggere un sistema, forse marcio, forse indegno di essere mantenuto,  
come probabilmente sta succedendo ai giorni nostri…!