Altra mistificazione in corso: la questione morale. Meglio: il fatto che la questione morale sia aspetto che riguarda unicamente il Pd.

Come sapete non ci interessa più di tanto la politica italiana, che in un discorso più generale di chi riesce a guardare globalmente la situazione è evidentemente ininfluente per cambiare lo stato delle cose.

In un mondo dove la politica è assoggettata all'economia è nell'economia che si deve andare a guardare e a riflettere per capire il problema. E guardare lì significa ovviamente vedere oltre le beghe di piccolo cabotaggio che riguardano la nostra politica interna. Si deve guardare alla BCE, alla FED, alle multinazionali, ai centri di potere mediatico. Insomma, al cuore del sistema.

Chi abbia però la ventura di seguire i media tradizionali deve necessariamente riflettere sulla mistificazione in corso - e che in questo nostro caso riguarda la politica italiana con i fatti di Firenze, Napoli, Pescara... - secondo la quale ci sia una questione morale all'interno del Pd, relativamente alle giunte comunali e a tutti gli illeciti che solo un cieco poteva pensare non vi fossero all'interno del conglomerato di centrosinistra.

La questione morale è altra. È soprattutto più ampia, trasversale a tutti gli schieramenti politici. Dalle leggi ad personam a quelle ad personas, dal lodo Alfano alla legge sull'editoria, dalle guerre di invasione a quelle contro la magistratura, dagli aiuti di stato alle aziende che hanno contribuito ad alimentare la crisi in corso (banche in primis) al fatto che si metta al centro delle esigenze il rilancio dell'economia. Invece di capire che proprio l'economia e suoi punti deviati del sistema nel quale viviamo sono i diretti responsabili di quanto sta avvenendo.

In altre parole: la questione morale sovrana è un'altra. Ed è transnazionale.

È moralmente giusto, per l'uomo, essere al servizio del denaro (figuriamoci di quello virtuale)? Della crescita del Pil, del profitto (con tutto il corollario di illeciti che la sete inestinguibile comporta a livello amministrativo centrale così come locale) dell'accumulo materialistico a scapito della serenità del proprio essere, delle relazioni umane, della distruzione del nostro pianeta, dell'accumulo di scorie, della diseguaglianza sociale in costante aumento, dello sfruttamento e della sottomissione di terre e di popoli?

È giusto - moralmente giusto - il sistema di vita nel quale viviamo e che contribuiamo, non ribellandoci, a perpetrare?

Dunque: epuriamo questioni che in fin dei conti sono irrilevanti e non perdiamo di vista il cuore del problema. L'obiettivo dei nostri ragionamenti. La battaglia che dobbiamo compiere.