Per il 2017 e oltre

di Guido Dalla Casa - 31/12/2016

Fonte: Guido Dalla Casa

“L’ideologia industriale è alle corde. Il tragico ecologico l’ha sconfitta” (Guido Ceronetti, 1992)

  Ogni tanto, in qualche valle norvegese i lemmings si moltiplicano vertiginosamente. I predatori ce la mettono tutta, ma non riescono neppure a scalfire l’aumento vertiginoso dei piccoli roditori. Finché quell’ecosistema provvede diversamente ed essi corrono veloci  verso il mare, verso la morte. Ma non tutti: i più lenti, gli ultimi, si salvano e tornano sulle montagne. Sono quelli che a quella corsa non ci credono troppo. L’analogia è fin troppo facile: L’Ecosistema complessivo sta per provvedere con qualche azione verso un Primate di 70 Kg che ha invaso la Terra distruggendo le basi stesse della Vita.  L’Ecosistema, o meglio l’Ecosfera, è molto più grande di noi, provvederà certamente, e a scadenza abbastanza breve: l’Ultima Chiamata è già passata. Invano. Questo è ottimismo: il pessimismo è pensare che tutto vada avanti come prima, fino a un disastro ecologico totale. Dopo, ci vorrebbero milioni di anni...

  Così finiscono le mail di un mio amico canadese, esperto di biodiversità: “If there is not an economic collapse soon, something terrible is going to happen”.

  La follia di questa cultura umana è davvero senza limiti. Un piccolo esempio: le api stanno scomparendo, uccise da cocktail infernali di sostanze chimiche (“per fare aumentare i raccolti”!!) e qualcuno ha lanciato l’idea di provvedere all’impollinazione delle piante Fanerogame mediante i droni. Magari penserà anche di fare il miele in quel modo, o con qualche diavoleria chimica.

  Dimenticavo: quando i lemmings sono troppo scarsi, la civetta delle nevi, che di norma se ne ciba, non fa le uova. Inoltre, chi non ha predatori, fa pochissimi figli.  Che dire della nostra specie??

  All’inizio di questo nuovo anno, cosa dire ai figli, ai nipotini, o alla nostra stessa generazione? Cercate di essere fra gli “ultimi”, quella corsa (la crescita economica) vi porterebbe al suicidio, alla morte. E magari preparate un rifugio per il periodo transitorio: località isolata, accesso difficile, possibilità di autonomia. Abbiate fiducia nella Natura, nella Terra: provvederà, magari facendo impazzire del tutto molti dei suoi componenti “anomali”. Forse sta già cominciando.

  Dimenticavo: potete chiamarla anche Dio, se volete.  

“L’uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile, senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.

                                                                                                              Hubert Reeves (Astrofisico)

Gennaio 2017