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La creazione di notizie false per delegittimare Trump

di Paul Craig Roberts - 09/01/2017

La creazione di notizie false per delegittimare Trump

Fonte: Aurora sito

Per molte settimane abbiamo assistito al straordinario attacco della CIA e dei suoi agenti al Congresso e nei media all’elezione di Donald Trump. Con un’azione senza precedenti per delegittimare l’elezione di Trump quale prodotto dell’interferenza russa nelle elezioni, CIA, media, deputati e senatori hanno costantemente avanzato accuse farneticanti senza alcuna prova. Il messaggio della CIA a Trump è chiaro: segui la nostra agenda o ti ostacoleremo. E’ chiaro che la CIA è in guerra contro Trump, ma i media della CIA hanno capovolto i fatti nella loro testa e incolpano Trump di avere una visione negativa della CIA. Si consideri l’articolo del 4 gennaio del Wall Street Journal di Damian Paletta e Julian E. Barnes, che inizia così: “Il presidente eletto Donald Trump, aspro critico delle agenzie d’intelligence degli Stati Uniti…” I due presstituti infilano la falsa notizia mettendo una scarpa sull’altro piede. È Trump che critica con durezza, piuttosto che essere vittima di aspre accuse della CIA. Messa così, la storia continua: “I funzionari della Casa Bianca sono sempre più frustrati dagli scontri di Trump con i funzionari dell’intelligence. “E’ spaventoso”, ha detto il funzionario. “Nessun presidente ha mai attaccato la CIA uscendone bene”.” Ora che la storia è Trump accusa la CIA e non la CIA che accusa Trump, si monta il caso contro Trump: “Gli analisti abituati a una maggiore coesione con la Casa Bianca, sono “scossi” dallo scetticismo di Trump della valutazione della CIA secondo cui Putin l’ha eletto. Trump dovrebbe rispondere all’accusa dicendo: non sono legittimo. Quindi cedere la presidenza”.
Assange di WikiLeaks ha dichiarato in modo inequivocabile che non vi fu alcun hackeraggio. L’informazione data a Wikileaks è una fuga, suggerendo che provenisse dal Democratic National Committee. Che Trump la veda così significa, secondo un funzionario non identificato, che “E’ abbastanza orribile per me che si schieri con Assange sulle agenzie di intelligence“. Vedete, Trump dovrebbe schierarsi con la CIA che cerca di distruggerlo. La CIA si spara ai piedi? Come può l’agenzia dalla politica del controllo che manipola le informazioni, sostenere il presidente quando non si fida dell’agenzia? Beh, ci sono i media da utilizzare per controllare le spiegazioni e bloccare il presidente. Nel suo libro appena pubblicato, La CIA e la criminalità organizzata, Douglas Valentine riferisce che dai primi anni ’50 il successo dell’Operazione Mockingbird della CIA ha consegnato ai suoi rispettati agenti New York Times, Newsweek, CBS e altri media, contando da quattrocento a seicento agenti nei media. E non finisce qui. La CIA ha istituito una rete d’intelligence strategica con riviste e case editrici, così come organizzazioni studentesche e culturali, usandola come copertura per le operazioni segrete, anche politiche e di guerra psicologica contro i cittadini statunitensi. In altre nazioni, il programma mirava a quello che Cord Meyer chiama “sinistra compatibile”, che negli USA sono liberali e altri pseudo-intellettuali facilmente influenzabili. Tutto questo è in corso, pur essendo stato svelato alla fine degli anni ’60. Vari progressi tecnologici, come Internet, hanno ampliato la rete nel mondo e molti non si rendono nemmeno conto di farne parte, promuovendo la linea della CIA. ‘Assad è un macellaio,’ si dice, o ‘Putin uccide i giornalisti’ o ‘La Cina è repressiva’. Non hanno idea di cosa parlano, ma rimbeccano tutta questa propaganda. E c’è Udo Ulfkotte che, attingendo dalla sua esperienza come redattore della Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha scritto un libro in cui riferisce che la CIA ha una mano su ogni giornalista importante in Europa.
Alcuni che difendono la verità sperano che l’influenza declinante dei media controllati dalla CIA comprometterà la capacità dello Stato profondo di controllare la narrazione. Tuttavia, CIA, Dipartimento di Stato e a quanto pare Pentagono, già operano nei social media e usano troll nei commenti per screditare chi cerca la verità. I redattori del New York Times si sono rivelati strumenti della CIA, avallando ogni pretesa assurda sulla pirateria russa nonostante la totale assenza di qualsiasi prova o addirittura di qualsiasi prova di hackeraggio, denunciando Trump per non credere alle accuse infondate delle agenzie d’intelligence degli Stati Uniti. Di fronte agli sforzi di James Clapper e John Brennan per delegittimare la presidenza di Donald Trump, il NYTimes si chiede: “Che ragione plausibile potrebbe avere Donald Trump nel cercare così duramente di screditare le agenzie d’intelligence statunitensi e la loro scoperta che la Russia ha interferito nelle elezioni presidenziali?” Tale questione richiede una appropriata domanda: “Che motivo plausibile potrebbe avere il NYTimes per cercare così accanitamente di screditare la presidenza di Donald Trump, sulla base di accuse farneticanti senza prove?
Le notizie false proliferano. Oggi (6 gennaio) Reuters riferiva: “La CIA ha individuato funzionari russi che fornivano materiale del Comitato Nazionale Democratico e dei capi di partito a Wikileaks sotto la supervisione del Presidente russo Vladimir Putin attraverso terzi, secondo un nuovo rapporto dell’intelligence degli Stati Uniti, affermano (anonimi) alti funzionari degli Stati Uniti“. Forse ciò che Reuters intendeva dire è questo: “I funzionari che hanno parlato in condizione di anonimato hanno affermato che la CIA ha individuato i funzionari russi che hanno dato a Wikileaks le e-mail, ma i funzionari non hanno detto chi fossero, né come li avessero identificati“. In altre parole, la storia di Reuters è solo un’altra finzione della CIA diffusa come favore da un suo media. Come Udo Ulfkotte ha detto, funziona così. Successivamente Reuters diceva che la relazione è top secret, che naturalmente significa che non si vedrà mai alcuna prova a sostegno dell’affermazione della CIA. Dovremmo credere che la CIA possieda informazioni che non può svelare. L’articolo di Reuters non ci vede nulla di strano. Un altro favore da un agente. Le notizie tendenziose della Reuters dicono che il materiale inviato a WikiLeaks dal servizio segreto militare della Russia aveva seguito “un percorso tortuoso” in modo che Assange non sapesse dell’origine del materiale e quindi potesse dire di non averlo ricevuto da un’agenzia di Stato. Che succede? Diverse cose vengono in mente. Forse si tenta di costringere Assange a rivelare la sua fonte (che potrebbe essere un membro dello staff del DNC misteriosamente ucciso per strada), e ciò sarebbe un modo sicuro per sbarazzarsi di Wikileaks. Wikileaks non ha mai rivelato le sue fonti. Una volta che lo facesse, non riceverebbe ulteriori fughe. Un’altra possibilità è che persistendo nell’accusare in modo infondato Trump di essere stato eletto da Putin, la CIA chiarisca a Trump che fa sul serio. Trump è un uomo forte, ma non stupitevi se uscirà dal briefing con la CIA accettandone la storia, comprendendo che l’alternativa alla complicità con la CIA possa essere la morte.90c35446ff263f3b36bbdf50672a3e99Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora