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Se Putin ribalta gli equilibri europei anche San Nicola è contento

di Pietrangelo Buttafuoco - 30/03/2017

Se Putin ribalta gli equilibri europei anche San Nicola è contento

Fonte: Barbadillo

Dalle stalle alle stelle. Cinque per la precisione. Gli americani sono in allarme: Mosca punta su Beppe Grillo. Washington teme l’influenza di Vladimir Putin sulle prossime elezioni e dà avviso a quel che resta dell’establishment italiano perché, si sa, le stelle sono tante (milioni di milioni).
Le stelle faranno stalla della grande casa yankee. Altro che hacker smanettoni, i pirati informatici di Siberia che hanno portato il bieco Donald Trump alla vittoria, soffiando la Casa Bianca alla squisita, alla buona, all’amorevole e dolcissima Hillary Clinton. Su La Stampa di oggi, Paolo Mastrolilli, con dovizia di fonti, descrive la preoccupazione degli Stati Uniti e fonti più che autorevoli informano il corrispondente del quotidiano di Torino di quel che succede: nientemeno che il nascente patto tra la Santa Madre Russia e il popolo del Vaffa. Un’alleanza che va a comprendere, come in una matrioska, anche la Lega di Matteo Salvini e perché no anche Giorgia Meloni visto che svitando la bambolina di Putin, oplà, viene fuori Marine Le Pen e con lei tutta la grande festa popolare e populista, quel ballo di gala che saluterà il tramonto della Nato, e dunque anche la distruzione della UE.
Vedono le stelle in America. E siccome mettono in conto le possibilissime batoste elettorali dei loro politici di fiducia nei vari protettorati – e cioè negli Stati Baltici, in Serbia, nell’area della ex Jugoslavia, a settembre in Germania, nella primavera del 2018 in Italia – spiegandosi la sconfitta della Clinton con le intrusioni informatiche dei russi, oggi mettono le mani avanti immaginando una Spectre tra la piazza Rossa e il sempre vivo Patto di Varsavia. Luigi Di Maio e Manlio Di Stefano, futuro ministro degli esteri del governo Grillo, sono già al lavoro, meglio di Totò e Peppino divisi a Berlino, e però, uscito a riveder le stelle – tomo tomo, cacchio cacchio – intervistato dalla Stampa, Di Stefano, rintuzza su tutta la linea: “Putin e Assad hanno vinto la guerra in Siria, sono partner strategic i contro il terrorismo”. E poi: “Via dall’euro, Ue e Nato più deboli, Alleanza mediterranea e Putin interlocutore, perché ha già vinto su tutta la linea”. Ecco, detta così, anche San Nicola è contento. Tutti fuori a riveder le stelle