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Il corteo di Milano? Sinistra cieca e ipocrita

di Luca Ricolfi - 21/05/2017

Il corteo di Milano? Sinistra cieca e ipocrita

Fonte: Milano Post

A Milano è andato ieri in scena uno degli spettacoli più insensati mai visti non solo nella nostra città, ma nell’intero paese: un corteo per “l’abbattimento dei muri” e l’accoglienza dei migranti.

Fiero dell’iniziativa il sindaco Giuseppe Sala, un manager prestato alla politica, che ne è stato uno dei promotori, con la sua giunta di sinistra.

Inevitabile il commento di Salvini “La marcia di Milano della sinistra col portafoglio pieno dimostra che si chiedono più diritti e più accoglienza per i migranti senza conoscere davvero i problemi”.

Molto meno scontato che anche il sociologo Luca Ricolfi, uomo indubbiamente di sinistra, dalle pagine de”Il Giorno” finisse per dargli ragione: “Spiace doverlo dire, ma mi pare sostanzialmente vero. Aggiungerei una cosa: spesso chi è per l’accoglienza ‘senza se e senza ma’ più che non conoscere i problemi, semplicemente non ne ha. Ad esempio non vive in un quartiere degradato o non abita in un alloggio popolare in cui il racket delle occupazioni non di rado gestito da stranieri la fa da padrone. O semplicemente guadagna abbastanza da potersi permettere un impianto di allarme moderno o qualche altra forma di protezione personale. Per non parlare dei casi più sgradevoli, tipo i politici che predicano il dovere dell’accoglienza e girano con la scorta. Quanto alla nuova ”linea Minniti”, dipende. Se per linea-Minniti si intende quel poco che gli lasciano fare, non servirà a recuperare consenso. Se invece si intende una svolta vera, con autocritica sulle sciagurate scelte del passato, allora forse. Ma una simile svolta è uno degli eventi più improbabili dell’universo, perché qualsiasi politico di sinistra sa perfettamente che, se appena accenna a usare il cervello, il proprio cervello intendo, non quello del partito o se per caso gli scappa di dire quel che pensa è pronto il plotone di esecuzione dei difensori dell’ortodossia buonista: vedi la pioggia di contumelie che i vari Saviano hanno riservato alla Serracchiani che aveva espresso un concetto di puro senso comune morale: il male che fai a un tuo benefattore è particolarmente spregevole».