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Quattro figure della Rivoluzione Conservatrice tedesca

di Alain de Benoist - 21/09/2016

Quattro figure della Rivoluzione Conservatrice tedesca

Fonte: Controcorrente

 

Durante la Repubblica di Weimar, centinaia di autori, teorici e personalità politiche fecero parte di quel vasto movimento di pensiero e azione, diviso in molteplici correnti e tendenze, definito, dopo il 1945, Rivoluzione Conservatrice e che raccoglieva gli avversari del Trattato di Versailles i quali rifiutavano di confluire nel nascente nazionalsocialismo. Con l’avvento al potere di Hitler e del III Reich, costoro furono per la maggior parte marginalizzati, talvolta perseguitati o costretti all’esilio.

La Rivoluzione Conservatrice ha anticipato molti temi che oggi sono all’ordine del giorno: l’ossessione del rendimento che sfinisce il mondo, la degradazione della volontà di superarsi in produttivismo sfrenato, l’estensione del livellamento ugualitario e della dittatura del denaro, il trionfo dell’utilitarismo e dell’egoismo individuale, l’asservimento dell’opinione pubblica e l’alienazione delle coscienze. 

Il rivoluzionario-conservatore non vive più nel futuro come il progressista, né soltanto nel passato come il reazionario. Egli vive nel presente, dove riconosce la potenza mediatrice che trasmette il passato all’avvenire.

Ha dalla sua l’eternità.

Il liberalismo, nemico principale dei rivoluzionario-conservatori, mina le culture, distrugge le religioni, disintegra le patrie: è l’espressione di una società che non è più comunità. Il liberalismo non esprime una società organizzata, ma una società già dissolta.

Alain de Benoist ci presenta quattro figure emblematiche di questa area: l’economista Werner Sombart, grande studioso della storia del movimento sociale, Arthur Moeller van den Bruck, capofila dei giovani conservatori berlinesi, nonché critico implacabile dell’ideologia liberale, Ernst Niekisch, teorico del nazional-bolscevismo, il cui itinerario intellettuale ha qualcosa di stupefacente (fu al contempo imprigionato sia sotto la Repubblica di Weimar che sotto il nazionalsocialismo), e infine Oswald Spengler, il celebre autore del Tramonto dell’Occidente, le cui aspre profezie hanno segnato il secolo. Rimasti a lungo misconosciuti, questi pensatori meritano, oggi, di essere riscoperti.       

Rivoluzione Conservatrice non è la difesa dell’ordine costituito, ma difesa di ciò che ha valore, anche al prezzo di uno sconvolgimento totale della società.   

Quattro figure della Rivoluzione Conservatrice Tedesca

 Werner Sombart

Arthur Moeller van den Bruck

Ernst Niekisch

Oswald Spengler

di Alain de Benoist

Edizioni Controcorrente
Pagine 416 – euro 30