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Per l’Europa di domani meglio Althusius che Bodin

di Alain de Benoist - 25/02/2019

Per l’Europa di domani meglio Althusius che Bodin

Fonte: Ideazione

Il concetto di sovranità è probabilmente uno dei più complessi in scienza politica: se ne è potuti dare una dozzina di differenti definizioni, di cui alcune sono totalmente contraddittorie tra loro. In regola generale, tuttavia, la “sovranità” rinvia a due accezioni principali. Una definisce la sovranità come il potere pubblico supremo, quello che ha il diritto – e, teoricamente, la capacità – di far prevalere in ultima istanza la sua autorità. L’altra designa il detentore ultimo della legittimità del potere, rinviando allora al fondamento di quella autorità. Quando si parla di sovranità nazionale, definendola in particolar modo come il mezzo dell’indipendenza, cioè della libertà di azione di una data collettività, ci si situa nella prima accezione; quando si parla di sovranità popolare, ci si situa nella seconda. Le nozioni di potere e di legittimità si trovano così subito associate a quella di sovranità.
Sarebbe però un errore grave credere che l’unica sovranità possibile possa esistere solo nel quadro di uno Stato di tipo classico, cioè di uno Stato-nazione, come sostengono teorici della scuola “realista” come Alan James e F.H. Hinsley, o dei teorici neomarxisti come Justin Rosenberg1. Un tale errore giunge a confondere lo Stato e la nazione, quando invece le due cose non vanno necessariamente di pari passo e, d’altra parte, arriva a far credere che la sovranità sia apparsa solo nel momento in cui le si è data una chiara formulazione nel quadro di una teoria dello Stato. L’affermazione di John Hoffman – secondo cui «la sovranità rappresenta un problema insolubile già da parecchio tempo prima che si volesse associarla ad ogni costo allo Stato»2 – si avvicina molto più alla verità. Anche se la nozione di sovranità non è stata pienamente concettualizzata prima del XVI secolo, non ne consegue che non sia esistita prima in quanto realtà politica. Non ne consegue nemmeno che non la si possa concettualizzare in altra maniera.