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Mito e realtà dell'Europa

di Fabio Falchi - 25/05/2019

Mito e realtà dell'Europa

Fonte: Fabio Falchi

In questa campagna elettorale i politici hanno parlato di tutto tranne dell'Europa. Si sono cioè limitati ad affermare o "più Europa", senza precisare che significhi, o che cambieranno l'Europa , senza precisare come, e via dicendo. Perfino peggiori le ciance degli "intellettuali". Tra questi spicca il nome di Cacciari che, benché non privo di talento filosofico, è sempre più simile ad un "profeta" .
Cacciari, come molti altri "intellettuali" ("uerasiatici" inclusi) è convinto infatti che il destino storico dell'Europa sia l'Unione federale europea.
Orbene, a parte il fatto che è perlomeno discutibile che vi sia qualcosa come il "destino storico" dell'Europa (che solo lui peraltro conoscerebbe - forse perché parla con gli angeli?), una Unione federale presuppone un'unica politica economica (chi la deciderebbe?), un'unica politica di difesa (chi comanderebbe?), un'unica politica estera (chi la deciderebbe?) e soprattutto che via sia un solo debito sovrano ( e chi lo dice ai tedeschi che non ci deve essere un debito sovrano italiano ma solo un debito sovrano europeo?).
Invero, due sono le strade che si possono percorrere, sempre che non si voglia tornare al piccolo spazio geopolitico e geo-economico dello Stato nazionale (che finirebbe nella discarica della storia in un battibaleno): continuare con questa UE (che non è né una federazione né una confederazione) oppure puntare ad una Confederazione europea (una sorta di Lega internazionale europea), ossia un’unione di diritto internazionale fra Stati indipendenti e sovrani, "strutturata" secondo il patto di confederazione (in questo caso, ovviamente, i trattati costitutivi della UE dovrebbero essere modificati).
Vale a dire che "Mito e Realtà" dell'Europa dovrebbero essere due "diverse" facce della medesima medaglia (nettamente distinte quindi, benché non "separate"), se non si vuole continuare a prendere lucciole per lanterne.