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La Stato può emettere moneta?

di Fabio Conditi - 24/06/2019

La Stato può emettere moneta?

Fonte: Moneta Positiva

La Stato può emettere moneta?

I MiniBot hanno il grande merito di aver costretto tutti ad uscire dalla gabbia mentale del “dove troviamo i soldi“, per incamminarci nel ben più interessante “come possiamo creare i soldi“, pur rispettando le regole dell’euro e le norme attualmente in vigore, compresi i Trattati Europei.

La frase di Mario Draghi sui MiniBot “O sono altra moneta, e quindi sono illegali“, è diventata subito obsoleta quando Mark Zuckerberg, qualche giorno dopo, ha annunciato a tutto il mondo che Facebook emetterà una moneta chiamata “Libra”, guarda caso il nome latino della nostra “Lira”, ad ulteriore dimostrazione di quanto siamo “coglioni”.

Ma, allora, se nessuno si scandalizza se Facebook emette moneta, perchè tutti gridano allo scandalo se la emette lo Stato italiano ?

Perchè il potere finanziario che gestisce la creazione del denaro, controlla l’informazione mainstream e con il debito ricatta lo Stato ed il popolo a colpi di Spread, non può permettere che ci liberiamo dalla nostra condizione di schiavitù e ci rendiamo finanziariamente autonomi, ma dobbiamo seguitare a fare sacrifici con le politiche di austerity !

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È arrivato il momento di liberarci della gabbia mentale che ci portiamo dietro, cioè della convinzione che lo Stato non possa creare il denaro di cui ha bisogno.

Per farlo, dobbiamo capire che le “monete a corso legale”, cioè quelle che abbiamo l’obbligo di accettare come pagamento, sono oggi solo le monete metalliche e le banconote in Euro, le altre sono “monete ad accettazione volontaria”.

In realtà abbiamo già ampiamente dimostrato che lo Stato può emettere moneta anche a corso legale, perchè conia già le monete metalliche e soprattutto perchè l’unica moneta a corso legale che non può emettere, sono le banconote, di competenza esclusiva della BCE per l’art.128 comma 1 del TFUE.

Quindi la risposta alla domanda iniziale, se vogliamo stare sul sicuro ed evitare l’argomento “spinoso” delle monete a corso legale, è che lo Stato certamente può emettere moneta, basta che sia ad accettazione volontaria.

Gustatevi questa intervista al Senatore Alberto Bagnai, dove afferma che le monete a corso legale sono solo l’8% di tutta la moneta che usiamo e sono costituite dalle monete metalliche coniate dallo Stato e dalle banconote emesse dalla BCE. Quando Lucia Annunziata prova a contestare l’affermazione che i MiniBot sono moneta, il Professore ribadisce che certo sono moneta come “i buoni corrispettivo, i buoni pasto e tutta una serie di altri mezzi di pagamento che non hanno corso legale e che circolano“.

Video incorporato
Fabio Conditi@FabioConditi

Il problema è lo Stato col 3% di Minibot? Se la moneta a corso legale è solo il 7% (no 8%) di tutta la massa monetaria, che cos'è allora il restante 93%?
Moneta a debito, creata dal nulla da banche private con prestiti e interessi, generando debito. @AlbertoBagnai @borghi_claudio

190 utenti ne stanno parlando

La questione straordinaria, che spesso le persone ignorano, è che in realtà quasi tutta la moneta che usiamo è moneta elettronica bancaria, creata dal nulla dalle banche con i prestiti e gli interessi, che non è moneta a corso legale, ma è ad accettazione volontaria come i MiniBot della Lega e come la Libra di Facebook, quindi entrambi sono perfettamente legali e compatibili con i Trattati Europei e con l’Euro.

Concentriamo allora la nostra attenzione sulle monete elettroniche, spiegando per l’ennesima volta che esistono solo due tipi di moneta possibili :

  • una moneta positiva, che viene creata e poi spesa nel sistema economico, senza generare debito nè pagamento di interessi, e questo può farlo solo lo Stato, perchè è in grado di dare valore alla moneta, dichiarando di accettarla per la riduzione/pagamento delle tasse;
  • una moneta a debito, che viene creata e poi prestata al sistema economico, ma genera debito e pagamento di interessi, e questo può farlo solo una banca o un altro organismo, anche lo Stato, purchè sia in grado di dare valore alla moneta, impegnandosi a cambiarla in una moneta a corso legale.

Abbiamo allora deciso di creare un nuovo strumento di pagamento dello Stato, basato su tradizionale tecnologia elettronica o su innovativa tecnologia blockchain, che possa utilizzare contemporaneamente questi due tipi di moneta, che sia semplice e facile da usare per tutti, sia imprese che cittadini, ma sia pensato soprattutto per agevolare gli scambi nell’economia reale.

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La carta “SIRE” è una carta di credito apparentemente uguale a tante altre che usiamo, ma che in realtà ha molte altre funzionalità, perchè collegata a due conti correnti gestiti e garantiti dallo Stato :

  • un “conto corrente bancario in Euro” presso la banca pubblica “Medio Credito Centrale S.p.A.”, di proprietà 100% di Invitalia S.p.A., che a sua volta è di proprietà 100% del Ministero dell’Economia e delle Finanze (attualmente è l’unica banca pubblica al 100%, come la KFW in Germania e la BPI in Francia);
  • un “conto corrente fiscale in Sire“, gestito direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dove saranno contabilizzate tutte le detrazioni fiscali di cui hanno diritto nei prossimi anni cittadini e imprese (come le agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizi, adeguamenti sismici, elettrodomestici, caldaie, fotovoltaico, ecc…) ma che sono utilizzabili fin da subito come mezzo di pagamento ad accettazione volontaria.

Proviamo ad immaginare di ricevere per posta a casa una carta “SIRE”, come quella dell’immagine di copertina, e proviamo ad illustrare tutte le sue funzionalità :

  1. innanzi tutto la carta è gratuita, assegnata a tutti i cittadini e le imprese che possiedono un codice fiscale, e saranno gratuiti anche i pagamenti che si effettueranno con essa;
  2. verranno aperti sportelli specifici presso le Poste Italiane o i Comuni, per la gestione della carta e dei conti correnti in Euro e in Sire;
  3. i MiniBot (magari chiamandoli Sire in modo da chiarire che non sono debito) potranno essere cambiati in Sire elettronici in questi sportelli e viceversa, in modo da agevolare gli scambi;
  4. posso caricare Euro sul c/c bancario e fare pagamenti anche all’estero, avendo la garanzia dello Stato sul deposito nella banca pubblica, che non è soggetta al bail-in;
  5. se ho ricevuto detrazioni fiscali, queste saranno accreditate sul conto corrente fiscale in Sire e potranno essere scambiate con altri cittadini che siano disposti ad accettarle volontariamente;
  6. quando saranno passati due anni dal ricevimento, i Sire potranno essere utilizzati anche come riduzione delle tasse, come avviene già oggi per le ristrutturazione edilizie senza che ciò costituisca un debito per lo Stato;
  7. potrò utilizzare la carta in tutti i POS già esistenti, impostando i pagamenti in modo da utilizzare prima di tutto i Sire e, se non bastano, anche gli Euro, o viceversa;
  8. la carta è direttamente collegata con la fatturazione elettronica già gestita dallo Stato, per cui sarà impossibile evadere le tasse e/o permettere pagamenti in nero;
  9. potrò trasformare una parte degli Euro in Sire, ricevendo un incentivo, che potrà essere pari ad un incremento annuo ad esempio del 2%, in modo da diventare una sorta di investimento per i miei risparmi;
  10. lo Stato che riceve Euro in cambio di Sire, utilizzabili per ridurre le tasse dopo due anni, è come se emettesse un titolo di stato a due anni, ma non verrebbe considerato un debito, nè sarebbe più soggetto ai ricatti ed alle ritorsioni dei mercati finanziari;
  11. lo Stato può aumentare le detrazioni fiscali attribuite a cittadini ed imprese, perchè verranno utilizzate maggiormente per gli scambi piuttosto che come effettiva riduzione delle tasse;
  12. lo Stato potrà utilizzare la banca pubblica per ricevere prestiti TLTRO dalla BCE a tasso negativo per acquistare Titoli di Stato e finanziare l’economia reale.

Tutte queste funzionalità riunite in una sola carta, tecnologicamente molto avanzata e in grado davvero di cambiare la nostra vita, permetteranno allo Stato di adempiere a quanto previsto dall’art.47 della nostra Costituzione, che recita “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito“.

Ma una rivoluzione come questa, non potrà mai essere attuata se non verrà richiesta a gran forza da tutti noi in modo convinto, determinato ed insistente.

Se condividete questo progetto ambizioso e risolutivo, chiedo a tutti di condividere questo articolo e tutte le altre iniziative che faremo, con i vostri amici, i parlamentari e i giornalisti che conoscete.

Non dubitate mai che un piccolo gruppo di cittadini consapevoli e risoluti possa cambiare il mondo. In realtà sono stati sempre e solo loro a cambiarlo (Margaret Maed).

Chi volesse chiarimenti o desideri partecipare alla nostra campagna, può scrivere a moneta.positiva@gmail.com.

La moneta sarà di proprietà dei cittadini e libera dal debito.

 

Presidente associazione Moneta Positiva http://monetapositiva.blogspot.it/

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