Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Nella guerra commerciale la Cina ha sganciato l’atomica ed ora non si torna più indietro

Nella guerra commerciale la Cina ha sganciato l’atomica ed ora non si torna più indietro

di Michael Snyder - 09/08/2019

Nella guerra commerciale la Cina ha sganciato l’atomica ed ora non si torna più indietro

Fonte: Comedonchisciotte

Quando gli Americani inizieranno a svegliarsi e capire che cosa sta succedendo? Alla fine della scorsa settimana, il presidente Trump ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero imposto un dazio del 10% su importazioni cinesi del valore di 300 miliardi di dollari e questo ha segnato una drammatica escalation nella nostra guerra commerciale con la Cina. Questa mossa di Trump è stata uno shock totale per i funzionari cinesi e i mercati finanziari globali sono entrati in agitazione. Dopo quell’annuncio, abbiamo aspettato la contromossa, perché sapevamo che i Cinesi avrebbero reagito. Ma, onestamente, pochissimi esperti si aspettavano una cosa del genere. Lunedì la Cina ha annunciato che interromperà completamente l’acquisto di prodotti agricoli statunitensi …

La Cina ha confermato che il suo ritiro dal settore agricolo degli Stati Uniti è un’arma nella guerra commerciale in corso.

Un portavoce del Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che le aziende cinesi hanno smesso di acquistare prodotti agricoli statunitensi in risposta al nuovo dazio del 10% imposto dal presidente Trump su 300 miliardi di dollari di merci cinesi.

Questo, in una guerra commerciale, equivale all’uso di una bomba nucleare.

Se i Cinesi avessero, a loro volta, sottoposto a dazi i prodotti agricoli statunitensi, sarebbe stata una risposta proporzionale. Ma, smettere completamente di acquistarli costituisce un’escalation senza precedenti in una guerra commerciale che sta davvero iniziando ad andare fuori controllo.

Ed è anche chiaramente un attacco politico al presidente Trump. I Cinesi sanno che Trump è molto popolare nelle aree rurali e questo divieto sui prodotti agricoli statunitensi danneggerà gravemente gli agricoltori nelle zone di produzione agricola di tutti gli Stati Uniti.

Gli elettori statunitensi tendono a farsi influenzare più dai loro conti bancari che da qualsiasi altra cosa e perciò questa è una mossa strategica intelligente da parte dei Cinesi, se volessero che nel 2020 venisse eletto un Democratico.

Nel 2017, i Cinesi hanno acquistato prodotti agricoli statunitensi per un valore di 19,5 miliardi di dollari e la cifra è scesa a soli 9,1 miliardi di dollari nel 2018.

Ora, quel numero sta per azzerarsi e, secondo il presidente della Farm Bureau Federation, Zippy Duvall, quest’ultima mossa della Cina sarà “un duro colpo per migliaia di agricoltori e di allevatori che già lottano per continuare a sbarcare il lunario.

Per favore, dite una preghiera per i nostri agricoltori, perché ne hanno davvero bisogno.

Oltre a terminare gli acquisti di prodotti agricoli statunitensi, i Cinesi, lunedi scorso, hanno anche ridotto drasticamente il valore dello yuan. Questo ha veramente sconvolto i mercati finanziari globali e, subito dopo, i funzionari del Tesoro degli Stati Uniti hanno formalmente definito la Cina un “manipolatore di valuta.” Quanto segue proviene direttamente dal sito Web ufficiale del Dipartimento del Tesoro …

L’Omnibus Trade and Competitiveness Act del 1988 impone al Segretario del Tesoro di analizzare le politiche riguardanti i tassi di cambio degli altri paesi. Ai sensi della Sezione 3004 del suddetto decreto, il Segretario deve “valutare se i vari paesi stiano manipolando il tasso di cambio tra la loro valuta e il dollaro degli Stati Uniti, allo scopo di prevenire effettivi adeguamenti della bilancia dei pagamenti o ottenere uno sleale vantaggio competitivo nel commercio internazionale.” Il Segretario Mnuchin, sotto gli auspici del presidente Trump, ha stabilito oggi che la Cina è un manipolatore di valuta.

Come risultato di questa decisione, il Segretario Mnuchin si impegnerà con il Fondo Monetario Internazionale per eliminare l’ingiusto vantaggio competitivo creato dalle ultime azioni della Cina.

Questa è la prima volta, dagli anni ’90, che il Dipartimento del Tesoro ha usato questa formula per uno qualsiasi dei nostri partner commerciali, ed è il tipo di mossa che non verrebbe fatta, a meno che tutte le speranze per un accordo commerciale non fossero completamente svanite.

Naturalmente, i Cinesi non avrebbero fatto quello che hanno fatto se avessero continuato a sperare in una soluzione negoziata. Secondo un analista di mercato, citato dalla CNBC, i Cinesi “stanno segnalando di aver perso la fiducia di poter raggiungere un accordo con Trump.”

Quindi, questo significa che, a breve termine, le cose andranno male per l’economia globale.

Veramente male.

Nel lungo termine, la struttura dell’intero sistema economico globale potrebbe cambiare radicalmente, e ciò sarà particolarmente vero se Donald Trump dovesse tionfare nel 2020. Secondo l’economista Neil Shearing, potremmo letteralmente assistere alla “fine del mondo così come lo conosciamo”…

Tra le implicazioni dell’ulteriore deterioramento del quadro globale che Shearing cita ci sono la “disintegrazione del sistema basato sulle regole” che aveva governato il commercio internazionale dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ed una potenziale “balcanizzazione” dell’economia mondiale, visto che Stati Uniti e Cina svilupperanno propri standard, piattaforme tecnologiche e sistemi di pagamento.

È troppo presto per prevedere con esattezza come evolveranno gli eventi, ma questo mette l’escalation della guerra commerciale USA-Cina dell’ultimo anno in una luce assai più inquietante. Potremmo assistere alla fine del mondo così come lo conosciamo,” ha scritto.

È difficile immaginare un mondo in cui non ci siano scambi tra gli Stati Uniti e la Cina e molti sostengono che oggi ce la caveremmo molto meglio se, in primo luogo, non avessimo mai seguito quella strada.

Ma, visto che le nostre due economie sono così profondamente integrate, cercare di disaccoppiarle sarà un processo estremamente doloroso.

Se avete familiarità con quello che scrivo, allora saprete già che non sono affatto un fan del governo cinese. Bisognava fare qualcosa per la Cina, perché stavano sfacciatamente approfittando di noi ed hanno infranto le regole per decenni.

Detto questo, è imperativo che il popolo americano capisca che una rottura disordinata con la Cina provocherà grosse sofferenze a noi, a loro e al mondo intero.

Sembra che questa guerra commerciale potrebbe essere la scintilla che farà precipitare l’economia globale nel caos più totale e, in questo momento, ben pochi Americani sembrano capire il vero senso dell’incubo economico che pare essere diretto verso di noi.

 

Fonte: informationclearinghouse.info
Link: http://www.informationclearinghouse.info/52058.htm
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org