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Incendi bui

di Pierluigi Fagan - 21/08/2019

Incendi bui

Fonte: Pierluigi Fagan

Rilancio alla vostra alacre ricerca di approfondimenti un fatto la cui stessa natura è incerta. Mi segnalano una epidemia di disastrosi incendi amazzonici, 78.000 da gennaio + 83% vs 2018. Sono 150.000 le reference twitter sull’hastag #prayforamazzonia. La foto sottostante è di ieri del cielo di San Paolo in pieno giorno, a 2700 kilometri dai principali focolai. Praticamente la distanza che c’è tra Roma e qualche luogo a 300 km est da Mosca. Solo che lo spazio tra Mosca e Roma è abitato e sarebbero stati molti ad accorgersi dell’arrivo del nuvolone nero domandandosi ovviamente da dove proveniva, da quale luogo e da quali cause, mentre tra il cuore amazzonico al crocevia tra Brasile, Bolivia e Paraguay e San Paolo non c’è quasi nessuno se non alberi e quindi chi ha interesse, può nel caso mantenere invisibile la notizia del fatto.

La NASA, pare, abbia confermato con diverse rilievi satellitari, Bolsonaro ovviamente parla di fake news. Nel caso, ci sono forti sospetti, si possa trattare di incendi intenzionali, non spontanei. I giorni scorsi, i governi di Norvegia e Germania, hanno annunciato la sospensione dell’erogazione del contributo versato al Brasile per l’incombenza della cura del polmone verde del pianeta, non solo costi attivi ma passivi quanto a terra che non si potrebbe mettere a produzione. Ma Bolsonaro pare invece la voglia mettere a produzione, previo disboscamento e diverse sono le notizie di conflitto, anche istituzionale interno al Brasile, sulla questione. Insomma, la questione ambiente vs ricchezza si riproporrebbe una volta di più, così la geopolitica ambientale poiché avere a capo del Brasile un pupazzo di estrema destra, può voler dire molto per alcune economie nord americane. Bolsonaro è talmente scatenato nel suo ruolo di vendicatore del capitale da aver l’altro giorno annunciato di voler ritirare il Brasile dal Mercosur se alle prossime elezioni argentine di ottobre dovesse vincere la nuova saldatura sinistra-neoperonisti. E’ evidente che dopo la wave socialista-nazionalista e la successiva di destra, dopo la vittoria di Obrador in Messico e la prossima partita argentina, si teme un nuovo ribaltone nel Centro-Sud America, ribaltone che Bolsonaro si sta incaricando di contrastare (assieme ad altri ben noti, ovvio).

Andateci piano col non c’è più destra né sinistra, andateci piano le attribuzioni di gretinismo, andateci piano con l’idea che quella ambientale sia diventata una “questione” inventata dal capitale per una nuova stagione di distruzione creatrice. A volte le cose sono un po’ così ed un po’ cosà, non sono semplici ma compl…. . Comunque, vediamo chi riesce a saperne di più.

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