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Banche e debito pubblico, tutto sulla rendita monetaria illecita

di Irene Antoniazzi - 18/03/2008

Fonte: comincialitalia





C’è una cosa che non si deve sapere perché potrebbe capovolgere il sistema e scopriremmo come si viene schiavizzati senza saperlo. Si definisce "Rendita Monetaria" il profitto dato dalla differenza tra valore nominale della moneta (numero scritto sopra) e i costi per produrla.
Ma, questa rendita non viene ridistribuita alla collettività, bensì viene riscossa dalle Banche Centrali, per una frode colossale nata e cresciuta a causa d’ignoranza, censura, disinformazione, connivenza, collusione e infine corruzione. Una truffa che provoca il più grande trasferimento esistente al mondo di ricchezza pubblica e potere in mani private.

Ma non è l'unica truffa. Il monopolio dell’emissione dell’euro della Banca Centrale Europea, società per azioni con scopo di lucro che, dietro il pretesto di “preservare il potere d’acquisto dell’euro”, trae il massimo profitto per i suoi azionisti: le singole Banche Centrali Nazionali, tra cui le Banche d’Inghilterra, Svezia e Danimarca che, senza essere entrate nella moneta unica, percepiscono il signoraggio sull’euro. Quasi tutte le Banche Centrali Nazionali sono a loro volta possedute da altre banche e società private e lo stesso per Banca d’Italia:
La Banca Centrale privata stampa carta-moneta e la presta, per importo pari al valore nominale scritto sopra, agli Stati nazionali in cambio di titoli di debito pubblico con interesse annuo deciso da lei. Così la banconota da 100 Euro costata 0,03 € costa allo Stato 100 Euro, con un profitto per gli azionisti della BCE di € 99,97 e, se è pagato dopo un anno, di102,5 € con tasso d’interesse del 2.5%.
Un tasso che raddoppia il debito ogni 29 anni!! Gli Stati membri dell’UE, per conto dei banchieri, fanno pagare ai cittadini questo debito fittizio tassandoli sempre più per pagare il “debito pubblico” che potrà solo aumentare e mai estinguersi, essendo pari al valore nominale di tutta la carta moneta emessa + interessi pregressi, con interesse scelto dalla BCE!

Il “debito pubblico”, per cui il nostro patrimonio e reddito viene tassato con IVA, IRPEF, ILOR, ICI, accise, una tantum, ecc.. e per il quale viene svenduto il nostro patrimonio statale, nasce da questa pratica fraudolenta, usuraria, immorale e devastante. Ma non è tutto!
La BCE e le banche centrali nazionali, nello Stato Patrimoniale del bilancio, pongono il valore delle banconote emesse come voce passiva, come fossero un debito, oltre 500 miliardi di €, mentre non pongono come profitto le nuove emissioni, circa 40 miliardi di € l’anno!
Come se il presidente di una squadra di calcio, dopo aver ordinato a una tipografia la stampa dei biglietti per lo stadio, invece dei pochi centesimi, si senta chiedere di pagargli il valore nominale dei biglietti + un tasso d’interesse! In più il tipografo iscriverebbe a bilancio la stampa come perdita, uguale al valore nominale dei biglietti!!
È un sistema incostituzionale gestito dalle maggiori banche centrali private del mondo e, per noi, dalla Banca Centrale Europea, che delega per l’Italia il suo azionista locale, Bankitalia SpA.
La BCE e le altre banche centrali nazionali stampano banconote non coperte da oro né danno diritto a convertirle in oro, quindi le banconote non costituiscono un debito per la banca che le ha emesse. La proprietà della moneta spetta alla comunità e non a banchieri e banche private a scopo di lucro.

I PROVENTI SONO SOTTRATTI ALLE COMUNITÀ NAZIONALI E VENGONO DIVISI TRA BANCHE PRIVATE CHE ACCRESCONO RICCHEZZA IMPOVERENDO I CITTADINI inoltre LE BANCHE CENTRALI, ISCRIVENDO AL PASSIVO IL TOTALE DELLA MONETA EMESSA E NON ISCRIVENDO IL PROFITTO DI EMISSIONE, OCCULTANO GRAN PARTE DEL LORO PATRIMONIO E DEI LORO PROFITTI, ELUDENDO DI RIMETTERLO ALLO STATO E COSTRINGENDO COSÌ LO STATO A SPREMERE DAI CITTADINI SEMPRE PIÙ TASSE.

Vogliamo riappropriarci della Sovranità Monetaria Popolare? Solo reimpossessandosi del potere dell’emissione monetaria diretta, in nome e per conto dei cittadini, lo Stato evita di regalare i proventi del signoraggio al sistema bancario e di spremere i cittadini mediante tasse inevitabilmente crescenti. Se lo Stato è solvibile quando emette titoli del debito pubblico e monete metalliche, lo è anche quando emette moneta cartacea, senza doversi indebitare né pagare interessi. In altre parole accresce il patrimonio della comunità invece di lasciare che venga tacitamente sequestrato da una ristretta cerchia di banchieri.

Dunque: un tempo, la Banca d’Italia garantiva con una percentuale in oro la moneta che emetteva, poi d’accordo con gli USA ha eliminato la garanzia aurea, ma fin da allora la banca d’Italia era una società privata, anche se dichiarata di diritto pubblico, formata da soci azionisti che sono Banche italiane.
Il bello è che la stessa è addetta al controllo delle banche, com’è possibile che un ente di cui gli azionisti sono le banche più alcuni enti di diritto pubblico, sia preposta al controllo delle stesse banche?
Fra l’altro garantirebbe che nessuna banca possa fallire, allora come si spiega il fallimento del Banco Ambrosiano, nonché del Banco di S. Spirito che hanno viaggiato con miliardi di debito mentre la Banca d’Italia fingeva indifferenza?