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Bisogna superare i concetti di destra e sinistra

di Diego Fusaro - Fabrizio Fratus - 27/05/2014

Fonte: voceditalia


Fusaro e Fratus: “Le divisioni ideologiche tra destra e sinistra servono al potere. Dobbiamo unirci per contrastare il potere del denaro”
Milano, Corso Garibaldi, la storia potrebbe partire anche da qui. Lunedì sera si è tenuto un convegno culturale al centro d’aggregazione multifunzionale “Falcone e Borsellino” completamente diverso dagli standard dei salotti televisivi a cui siamo abituati. Il linguaggio politico che i media ci propinano è vuoto, eterodiretto da schemi di partito, frammentato, senza una visione del mondo che lo ispira. Lunedì, invece, il clima era completamente diverso, da storie vissute agli antipodi si sono raggiunte sintesi di grande spessore culturale. Il tema affrontato è il superamento delle divisioni ideologiche tra destra e sinistra, al tavolo il sociologo autore del libro “Fascisti su Milano” Fabrizio Fratus, il filosofo marxista Diego Fusaro e un ex esponente di Alleanza Nazionale Alberto Arrighi.
Al termine del convegno Fratus e Fusaro ci hanno rilasciato un’intervista doppia proprio sulle novità culturali proposte dal dibattito:

Destra e sinistra per la maggioranza delle persone fa riferimento ad una dicotomia incolmabile che arriva ad estremizzazioni tipo fascismo e comunismo, per voi invece cosa rappresentano?

Fusaro: “Rappresentano due ipotesi ideologiche che servono al capitale a nascondere le contraddizioni. C’è chi è di destra e chi è di sinistra, non si capisce chi sia contro il capitale”

Fratus: “Destra e sinistra sono concetti sovrapponibili in difesa del potere; la democrazia, tramite il rito del voto, è lo strumento con cui il potere divide i popoli occidentali ed impone il sistema capitalista”

In molti hanno teorizzato la fine del conflitto capitale-lavoro. Cosa ne pensi?

Fusaro: “Per me il conflitto capitale-lavoro è più forte di prima, la verità è che lo sta vincendo il capitale. Perciò bisogna organizzarsi e combattere il capitalismo”

Fratus: “Penso che chi abbia affermato tale idea sia complice del potere capitalista, oggi il conflitto è prossimo a tornare e non è certamente un dramma ma un atto di giustizia”

Nel convegno tenutosi a Milano è interessante constare come le Vostre posizioni, anche se da originate da pensieri e autori differenti, sono in sintonia e direi anche “complici”, come lo spiegate?

Fusaro: “E’ importante pensare con la propria testa, io non sono mai stato iscritto ad un partito. Sono solo uno studioso di Marx e credo che nel marxismo ci sono tanti aspetti buoni, da valorizzare. Sono cambiati i tempi, non mi meraviglio del clima di lunedì sera”

Fratus: “Credo sia la normalità in una situazione come quella in cui stiamo vivendo, da anni sostengo che il nemico sia lo zio Sam e il suo modello economico; le posizioni convergono ed è un bene, solo unendoci potremo vincere la guerra contro il potere del denaro”

Un altro punto in comune molto importante è l’opposizione a questo modello europeo e alla subalternità alle politiche statunitensi. In tal senso considerate la Russia di Putin una sorta d’avamposto, vero?

Fusaro: “Certamente, bisogna unire le forze contro l’euro e l’Europa di oggi. Ben venga la Russia di Putin, io sono per un modello plurale a livello economico e geopolitico”

Fratus: “In una logica geopolitica Putin è un alleato per contrastare l’egemonia degli Usa. Quanto sta succedendo, però, va a discapito dei popoli europei. La speranza è che con il voto del 25 maggio le cose in Europa cambino"

Lei pensa che ci siano gli spazi giusti per riformare l’Europa o crede che vada abbattuto l’euro e il suo modello?

Fusaro: “Io sono per l’uscita immediata e, come dice De Benoist, siamo finiti nel baratro e per tirarci fuori bisogna abbandonare l’euro”

Fratus: “Da ormai tre anni, assieme ai ragazzi del circolo “il Talebano”, sosteniamo che l’euro sia uno strumento della finanza per tenere i popoli europei al cappio. Guardando i dati economici, ci si rende conto del disastro di questa Europa. Tornare alla sovranità monetaria è il primo passo da compiere per tornare ad essere liberi”

Al tavolo lunedì sera c’erano degli esponenti del movimento Patriae che hanno proprio nell’opposizione all’euro e a questo modello europeo uno dei principi più importanti. Lei come valuta quest’iniziativa?

Fusaro: “Non mi esprimo perché purtroppo non ne so nulla, non li conosco bene. Posso solo dire solo che mi sono trovato bene lunedì sera a discutere con loro”

Fratus: “Patriae è nata per combattere l’Euro e per ristabilire l’autodeterminazione dei popoli. Noi siamo patrioti e difendiamo l’identità e la cultura di tutte le popolazioni”


A cura di Ciro Troise