I sovranisti sono la sponda di un neoamericanismo in Europa

di Giovanni Petrosillo - 05/02/2019

Fonte: Giovanni Petrosillo

Ormai è evidente al colto e all’inclita. I sovranisti sono la sponda di un neoamericanismo in Europa. Su ciò meglio non farsi illusioni. Gli Usa stanno svoltando con Trump ed ecco che anche nei paesi satelliti si cambia ragione sociale. Quasi finita l’era del finto buonismo, inizia quella dell’identitarismo ostentato, nuovo mascheramento del servilismo. La globalizzazione, precedente narrazione di un mondo ad una dimensione, segna il passo a favore di una autodeterminazione limitata delle nazioni sotto controllo statunitense. La posizione leghista sul Venezuela non è, in proposito, casuale. È sempre la politica estera il vero banco di prova dell’indipendenza di una classe dirigente autoctona. Pertanto, niente di diverso dal passato all’orizzonte, pur se in un rinnovato quadro strategico dei rapporti di forza. Se tatticamente è lecito augurarsi l’annichilimento delle élite democratico-progressiste-liberiste, di una fase che sembra in esaurimento, occorre sapere in nome di chi e perché si vanno sviluppando gli eventi e le trasformazioni in atto, connesse agli stessi.