Due ideologie hanno occupato la politica dei verdi italiani

di Giannozzo Pucci - 15/05/2020

Fonte: Giannozzo Pucci

Due ideologie hanno occupato la politica dei verdi italiani dal 1990 in poi portandola sul binario morto: quella radical/liberale che non contempla il limite e quella del materialismo scientifico che definisce l’umanità in termini di bisogni solo materiali e la politica in termini di un solo tipo di potere, senza biodiversità e senza l’idea di casa comune. (Ogni albero ha un potere, ogni insetto, ogni stella, ogni musica, ogni raggio di sole, ogni essere umano visto che non ce ne sono mai stati due uguali dall'origine del mondo) Mancano a queste due ideologie le categorie di pensiero delle tradizioni pagane, animiste, dei popoli primari, cristiana e gandhiana. Le due ideologie di cui sopra restano interne al pensiero astratto settecentesca dei diritti dell’uomo in cui si insiste implicitamente sulla titolarità dello stato come fonte principale dei diritti, senza porsi il problema dei loro limiti e qualità.
In un’epoca in cui non abbiamo più il diritto di abbracciarsi, di parlarsi senza maschera, di mangiare cibi sani, di bere gratis acqua limpida, di non inquinare, che senso hanno i diritti astratti? Il diritto di non morire e non far morire di fame nasce dal dovere compiuto di aiutare a produrre cibi sani sulla nostra terra.