Un modesto consiglio a chi intende perseguire la verità sulla strage di Bologna

di Valerio Cutonilli - 02/08/2020

Fonte: Valerio Cutonilli

Un modesto consiglio a chi intende continuare a scrivere della esplosione alla stazione di Bologna anche dopo la ricorrenza. Non perdete tempo a litigare nei social con il trinariciuto di turno. Rendete difficile il lavoro a chi sta operando in silenzio, proprio in queste ore di bolsa retorica e frasi di circostanza, per rendere inaccessibili i documenti del centro Sismi di Beirut fino al 2029. Mettetegli contro il popolo sovrano. L'affaire del 2 agosto 1980 è la storia paradigmatica e a suo modo attuale di una nazione debole e lacerata all'interno. Incapace di una politica estera stabile e non sindacabile da terzi. Potenza di cartone. O vaso di coccio tra vasi di ferro. Capace di mentire alla sua gente, da subito e a oltranza, pur di coprire errori e orrori, propri e altrui. Continuate pertanto, senza paura, a illuminare la scena del crimine. La soluzione di quanto rimane dei segreti di Bologna è lì. La battaglia per la verità sarà vinta prima di quanto si pensi. A patto che si rinunci al tornaconto politico e la si renda finalmente trasversale. L'unica arma rimasta ai nuovi Ayad e ai nuovi Musumeci è la chiamata alle armi ideologica.