Nietzsche e l'economia. La prodiga gioia dell’essere

di a cura di Luciano Arcella - 25/04/2007

NIETZSCHE E L’ECONOMIA

La prodiga gioia dell’essere

a cura di Luciano Arcella

Settimo Sigillo edizioni

Nietzsche non ha mai scritto un trattato sull’economia, né si è mai

occupato specificamente dell’argomento, tuttavia risulta chiara la sua

presa di posizione dinanzi a questa categoria del pensare e dell’agire

umano. Il filosofo giunge però a considerazioni specifiche partendo

da una comprensiva analisi della civiltà (la sua potrebbe appunto

essere definita una Kulturphilosophie), nel presupposto che le

singole categorie abbiano senso soltanto all’interno di una data cultura

in un’epoca determinata. Ogni valore, ogni espressione del pensiero,

e dunque anche l’economia per Nietzsche va storicizzata. Il

che significa che va spogliata di quegli elementi di falsificazione

contenuti nell’apparente neutralità dell’enunciato. Da ciò la necessità

di uno smascheramento.

FRIEDRICH WILHELM NIETZSCHE (1844-1900), massimo pensatore tedesco,

che esercita tuttora una grande influenza sul pensiero filosofico.

Compì i primi suoi studi nell’ambito della filologia classica.

Appassionato di musica e di arte. Ci ha lasciato opere fondamentali,

tra le quale ricordiamo: La nascita della tragedia (1872), Umano,

troppo umano (1878), Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali (1881),

La gaia scienza (1882), Così parlo Zarathustra. Un libro per tutti e

per nessuno (1888-1885), Al di là del bene e del male. Preludio a

una filosofia dell’avvenire (1886), Genealogia della morale (1887),

L’anticristo, Ecce homo (1988) e Nietzsche contra Wagner (1889).

LUCIANO ARCELLA, docente di storia delle religioni presso

l’Università dell’Aquila. Ha compiuto ricerche nell’ambito delle religioni

afro-americane e sulla cultura tedesca fra Ottocento e

Novecento. Tra le sue pubblicazioni: Rio Macumba (Bulzoni 1981),

Rio d’Africa (Edizioni Mediterranee 1993), Oltre la storia. Nietzsche

(Mimesis 2003). Per la collana “Contra” ha già curato l’antologia

spengleriana Morfologia economica (2005).