Pare che il segretario dei DS abbia mandato un osservatore al Festival di Sanremo per osservare i giovani. Non scherzo, la notizia è stata diffusa ieri da alcuni dei più importanti e autorevoli giornali nazionali.
Fa il paio con il cetriolo (ci è costato venticinquemila euro!) presentato da Rutelli il giorno della caduta del governo Prodi per promuovere l’Italia nel mondo.
Mi chiedo davvero come abbiano fatto, certi personaggi, peraltro neanche i più stupidi del Pianeta Politica, ad infilarsi nelle istituzioni e ad occuparle 24h al giorno dalla notte dei tempi. Mi chiedo come abbiamo potuto permettere che accadesse tutto questo, senza pretendere almeno qualcosa in cambio. Che so, un sistema economico basato sull’autoproduzione e il mutuo soccorso, una qualità della vita migliore per tutti, territori amministrati con buonsenso e senza grossi impatti ambientali.
Mandare un osservatore al Festival di Sanremo per conoscere i giovani è una roba fuori dal normale. Se non fosse pietosamente triste, sarebbe una barzelletta degna del miglior comico. Cioè, tanto per capirci, il segretario del più importante partito della sinistra riformista italiana manda (e paga) un signore, per conto per partito, nel luogo più vecchio e lontano dai giovani che esista in Italia per osservarli.
Nel frattempo il vice presidente del consiglio, on. Francesco Rutelli, sputtana 25.000 euro per farsi fare un logo (il cetriolo, appunto) con il quale, dopo nove mesi di duro lavoro da ministro della Cultura, ha deciso di rappresentare il l’Italia nel mondo per promuoverne il turismo.
Dice che le posizioni del popolo no-tav sono da estremisti, dice che l’unica soluzione per la politica italiana, vista da sinistra, è la creazione del Partito Democratico. Dice che bisogna governare se no ci becchiamo Berlusconi per i prossimi 20 anni. Sarà!