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Pesca a vela

di Luca Bernardini - 22/07/2008

Finalmente una buona idea contro il caro gasolio. I pescherecci inglesi tornano a issare le vele per far fronte al costo ormai insostenibile del carburante.

Barries Deas, capo esecutivo della Federazione nazionale dei pescatori, racconta che sempre più imbarcazioni di piccole e medie dimensioni stanno facendo ricorso alle vele assieme al motore, riducendo in questo modo il consumo di gasolio del 20% senza diminuire la velocità.

Inoltre Gemini Workboats ha in programma di iniziare in ottobre a fabbricare un peschereccio a vela di circa 9 metri - non sarà in grado di pescare a strascico - dotato di un piccolo motore solo per le emergenze e le manovre in porto.
Si lavora a progetti per dotare di vele anche le imbarcazioni più grandi in assoluto, quelle che utilizzano le reti a strascico e che consumano ogni settimana 12.000 sterline di carburante, circa 15.000 euro.

Barche del genere non erano più in costruzione dagli Anni Trenta. Il peschereccio a vela costerà 60.000 sterline, circa 75.000 mila euro, e costituisce un ottimo affare, dal momento che analoghe barche a motore consumano oltre 750 euro di carburante la settimana.
Ma soprattutto sono una somma investita molto più intelligentemente rispetto agli aiuti massimi di 100 000 euro in tre anni elargiti dall’Ue e concessi ai pescatori perchè continuino ad andare a gasolio.

L’Unione europea infatti sborserà due miliardi di euro in sussidi al settore, aiuterà i pescatori che scelgono il prepensionamento e cercherà di mantenere alti i prezzi dei prodotti ittici. Nulla che affronti seriamente il vero nodo: il continuo rincaro del petrolio.
E allora meglio le vele inglesi.

Fonte:
Blogeko.info
Telegraph.co.ku