Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Nel Mar Nero giochi americani di guerra navale

Nel Mar Nero giochi americani di guerra navale

di Manlio Dinucci - 23/07/2008

 
Si sta svolgendo nella regione del Mar Nero l'esercitazione militare «Sea Breeze» (Brezza di mare) 2008 che, iniziata il 15 luglio, durerà fino al 26. Alle manovre, che avvengono in territorio ucraino, partecipano 14 navi da guerra, 17 aerei e oltre 2.200 soldati di 11 paesi Nato - Stati uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Norvegia, Danimarca, Turchia, Grecia, Lituania e Romania - e di altri cinque (Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Armenia, Macedonia) aderenti al programma «Partnership per la pace» della Nato. L'esercitazione si svolge «nello spirito della partnership per la pace della Nato» ma, come specifica l'ambasciata Usa in Ucraina, «non è sponsorizzata dalla Nato». Essa è «ospitata dall'Ucraina e dagli Usa», i quali, in veste di «co-ospiti», hanno «invitato alcuni paesi della regione, membri della Nato o della Partnership per la pace della Nato». Gli Stati uniti fanno quindi da padroni di casa in Ucraina. E, tra i «paesi della regione» invitati, solo una minoranza s'affaccia sul Mar Nero. Dietro lo scopo ufficiale dell'esercitazione - accrescere «la capacità delle nazioni del Mar Nero nel mantenere la sicurezza marittima» - ve ne sono quindi altri.

Il primo è aiutare il presidente Viktor Yushchenko a portare nella Nato un paese la cui popolazione è in gran parte contraria. A Odessa e in altre zone sono in corso manifestazioni contro l'esercitazione militare promosse dai partiti socialista e comunista e da varie organizzazioni. Nonostante ciò, l'Ucraina sta entrando sempre più nell'orbita della Nato. Il vertice di Bucarest di aprile ha detto sì al suo ingresso, insieme a quello della Georgia (anch'essa un tempo parte dell'Urss), e ha annunciato che già a dicembre i due paesi potrebbero entrare nel Map (Membership Action Plan), il programma che prepara l'adesione dei futuri membri. In maggio, marinai ucraini hanno partecipato a una esercitazione Nato di sottomarini nel Mare del nord. In giugno, il ministro ucraino della difesa è stato invitato al quartier generale Nato, dove ha illustrato ai colleghi le «riforme» che l'Ucraina sta attuando nel settore della difesa in vista dell'entrata nell'Alleanza.
Contemporaneamente l'esercitazione serve agli Stati uniti per estendere la presenza militare fino in Ucraina. Già in maggio è giunta nel campo di addestramento di Staryi Krym, presso il porto di Feodosija in Crimea, una squadra di 200 marines che ha costruito, con i materiali scaricati dal mercantile Advantage, una struttura militare ufficialmente destinata all'esercitazione. E' poi giunto nel Mar Nero il cacciatorpediniere lanciamissili McFaul, tra le più moderne unità della US Navy, che partecipa all'esercitazione con altre navi della Combined Task Force 367. La risposta russa non si è fatta attendere: il ministero degli esteri ha detto che l'esercitazione, cui partecipano paesi esterni alla regione, è diretta in realtà contro la Russia. E alle parole seguiranno sicuramente i fatti, in termini di maggiore presenza militare russa nel Mar Nero.

Quali siano i reali scopi della «Sea Breeze 2008» lo conferma il fatto che nello stesso giorno è iniziata in Georgia (anch'essa sul Mar Nero) la «Immediate Response 2008» (Immediata Risposta), una esercitazione militare cui partecipano truppe di Stati uniti, Georgia, Ucraina, Azerbaigian e Armenia. Per l'esercitazione, di fatto diretta dal Pentagono, sono stati inviati in Georgia circa 1.000 soldati Usa delle truppe aviotrasportate Setaf, del corpo dei marines e, fatto singolare, della guardia nazionale dello stato Usa della Georgia. Tutti dislocati nella base di Vaziani, a meno di 100 km dal confine con la Russia. Ben oltre i timori delle élites balneari moscovite, la «brezza di mare» che spira sul Mar Nero agita, perlomeno, venti di guerra fredda.