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Obama? Solo le puttane hanno bisogno di protettori...

di Paolo De Gregorio - 28/07/2008

 

In America è quasi un proverbio: “C’è una buona notizia, i repubblicani hanno
perso le elezioni! E quale è quella cattiva? Hanno vinto i democratici”.
Come dimostrano gli interventi in Israele e in Europa del possibile
presidente Barack Obama, l’influenza americana su Medio Oriente, Africa ed
Europa tende a rafforzarsi, e se il linguaggio cambia e si parla di ponti e di
crolli dei muri, nella sostanza si chiede all’Europa un maggior impegno
militare contro il “terrorismo” per continuare ad appoggiare la supremazia dell’
Occidente e la globalizzazione economica.
Questo appello, se fatto da Bush, non sarebbe stato preso in considerazione,
ma quei fantasmi di una sinistra inesistente che fanno una distinzione netta
tra repubblicani e democratici americani in politica estera, troveranno senza
altro qualche eccezionale “novità” per appecoronarsi alle esigenze del “grande
fratello”.  La “continuità” in politica estera per gli USA è un dogma, e non è
un caso che Obama lo abbia così clamorosamente ribadito, se non l’avesse fatto
la democratica America presto lo avrebbe fatto fuori. Con certe cose negli USA
non si scherza.
Resta un semplice fatto che l’Europa è grandemente danneggiata da questo
abbraccio (non voluto) con una politica egemonica verso il Medio Oriente,
contro la Russia, contro l’Africa, paesi e aree geo-politiche dove il nostro
interscambio commerciale è infinitamente superiore a quello con gli Usa, paesi
strategici per il nostro sviluppo e per il rifornimento energetico, paesi che
preferiscono l’Euro al dollaro, paesi che se non avessero più la prepotenza
americana in casa vivrebbero in PACE con noi che siamo i loro naturali vicini e
partner commerciali.
Dopo essersi inventati per 40 anni il pericolo comunista per restare con le
truppe e le centinaia di basi in Europa, dopo aver creato le condizioni per una
risposta terroristica, oggi gli Usa in nome della lotta al terrorismo e della
difesa dell’Europa (in realtà sono qui per frenare l’autonomia e i successi
economici del Polo Europeo e dell’Euro), parlano di rinnovata grande alleanza
atlantica, come se ciò fosse una novità, soltanto perché lo dice un democratico
invece di un repubblicano guerrafondaio.
L’invenzione pura della “minaccia iraniana” alle capitali europee, la pretesa
che l’Iran non debba possedere armi nucleari mentre Israele ha tutto il diritto
di possederle e di minacciane l’uso, sono le nuove barzellette che gli europei
devono digerire, facendo anche finta di ridere, a cura del “grande fratello”
che generosamente ci difende dagli arabi “cattivi”, che ci fanno anche pagare
troppo caro il petrolio e magari sarebbe anche ora di occuparli tutti
militarmente e il prezzo finalmente lo stabiliscono i “buoni”.
L’egemonia su interi Stati, le guerre di aggressione preventiva, le basi
militari ovunque nel mondo, si chiamavano e si chiamano anche oggi
IMPERIALISMO, anche se il comandante in capo è uno che si dice “democratico” e
che sostiene di essere il nuovo. Senza la complicità dell’Europa, che purtroppo
ci rimette in questa sua sciocca e servile subalternità, il ruolo degli Usa nel
mondo sarebbe già finito, la PACE duratura farebbe decollare le economie oggi
arretrate e presto diminuirebbero le enormi spese per gli armamenti che si
rivelerebbero inutili in una situazione di fiducia reciproca e di PACE.
L’unico, grande, obiettivo politico per tutti coloro che desiderano un futuro
di PACE, è sciogliere la NATO, smilitarizzare l’Europa, e creare un sistema di
difesa europeo, che sia solo di difesa e non minacci nessuno.
L’affermazione a Berlino di fronte a 200.000 persone osannanti che Europa e
America hanno un destino comune, è un desiderio dell’America di restare potenza
imperialista, il progresso è che America ed Europa il loro destino lo facciano
ognuno per conto proprio.
Le puttane hanno bisogno di protettori. E’ ora che gli europei finiscano di
fare le puttane!