Caro Totò,
le serate senza televisione sono lunghe e noiose. Così ieri, non sapendo come passare il tempo, mentre pensavo alle sofferenze della tua città mi sono improvvisata psicononsobenecosa e ho elaborato un test d’intelligenza che ti sottopongo.
La domanda iniziale finalizzata a stabilire il livello minimo, la formulerei così: in un sistema economico fondato sulla crescita della produzione di merci, i rifiuti:
a) aumentano;
b) rimangono invariati;
c) diminuiscono.
Sarebbe difficile, se si escludono casi particolarmente gravi, trovare qualcuno che non crocetti la prima risposta e la domanda potrebbe sembrare persino provocatoria. Ma non lo è, perché altrimenti come si spiegherebbe che i nostri politici, senza eccezione alcuna, nei loro programmi elettorali si propongono contemporaneamente di risolvere il problema dei rifiuti a Napoli e di far crescere il prodotto interno lordo? E, poiché finalmente la destra e la sinistra si alternano al governo, come mai quando sono al governo non riescono a farlo e quando sono all’opposizione accusano i loro avversari di non essere capaci di farlo?
A chi abbia risposto esattamente al primo quesito, conquistando il diritto di accedere al secondo livello, chiederei di spiegare le ragioni della sua risposta analizzando se c’è un rapporto di causa-effetto tra la crescita della produzione di merci e la crescita dei rifiuti sia dal lato dell’offerta, sia dal lato della domanda.
Se l’obbiettivo delle attività produttive è accrescere ogni anno la produzione di merci, le innovazioni tecnologiche non possono che essere finalizzate ad aumentare la produttività, ovvero la quantità delle merci prodotte nell’unità di tempo. Per poter continuare a produrre quantità sempre maggiori di merci, la quantità delle risorse occorrenti:
a) aumenta
b) diminuisce
c) rimane costante
Se ogni anno aumenta la quantità delle merci che vengono prodotte:
a) se ne devono comprare ogni anno di più
b) se ne possono comprare quantità costanti
c) se ne possono comprare ogni anno di meno
Se i mercati sono saturi e, come accade nei paesi occidentali, tutti hanno già di tutto e di più, per poter continuare a comprare le quantità crescenti di merci che vengono prodotte, gli acquirenti devono:
a) sostituire in tempi sempre più brevi le merci equivalenti che già hanno
b) mantenere costanti i ritmi di sostituzione delle merci
c) far durare sempre più a lungo le merci che già hanno
A chi abbia crocettato la prima delle tre risposte, conquistando il diritto di accedere al terzo livello, chiederei: se per comprare le quantità crescenti di merci prodotte occorre sostituire in tempi sempre più brevi le merci che già si posseggono, i rifiuti:
a) aumentano
b) rimangono costanti
c) diminuiscono.
A chi abbia correttamente analizzato il rapporto tra crescita della produzione di merci e la crescita dei rifiuti, sottoporrei alcune domande finalizzate ad analizzare le conseguenze che una politica di riduzione dei rifiuti avrebbe sulla crescita della produzione. Per ridurre i rifiuti si può agire in tre direzioni: produrne di meno, riutilizzarli, raccoglierli in maniera differenziata per tipologie omogenee in modo da poter riciclare i materiali di cui sono fatti.Se si riducono i rifiuti, per esempio gli imballaggi e i contenitori di liquidi a perdere, la loro produzione:
a) aumenta
b) diminuisce
c) rimane costante
Se le merci in uso si riparano e si riutilizzano, la loro produzione:
a) aumenta
b) diminuisce
c) rimane costante
Se si raccolgono in maniera differenziata e si riciclano i materiali di cui sono composti i rifiuti, il consumo di materie prime e di energia:
a) aumenta
b) diminuisce
c) rimane costante
A chi abbia risposto crocettando la lettera a) a tutte e tre le domande conquistando il diritto di accedere all’ultimo livello, chiederei infine se, di conseguenza, il prodotto interno lordo:
a) aumenta
b) diminuisce
c) rimane costante
Conclusioni. Se la crescita del prodotto interno lordo fa crescere i rifiuti e se l’adozione di politiche volte a ridurre i rifiuti fa diminuire il prodotto interno lordo, in un sistema economico e produttivo finalizzato alla crescita, in cui i due principali schieramenti politici pongono in cima ai loro programmi lo stesso obbiettivo della crescita, il problema dei rifiuti è destinato ad aggravarsi. In ultima analisi, in questo sistema la produzione è un’attività finalizzata a trasformare le risorse in rifiuti attraverso un passaggio intermedio, sempre più breve, allo stato di merci. Le innovazioni di processo hanno la funzione di accelerare i tempi di percorrenza della prima parte del tragitto, da risorsa a merce; le innovazioni di prodotto hanno la funzione di accelerare i tempi di percorrenza della seconda parte del tragitto, da merce a rifiuto. Quanto più breve è la durata del percorso, tanto maggiore è la crescita del prodotto interno lordo. Il senso ultimo dello sviluppo scientifico e tecnologico finalizzato alla crescita è la produzione di quantità sempre maggiori di rifiuti in tempi sempre più brevi. In termini più generali è l’applicazione della razionalità a uno scopo irrazionale e ha come risultato finale la devastazione del mondo. Non solo della Campania, ma dei paesi poveri trasformati in pattumiere di rifiuti industriali, ma dell’Oceano Pacifico, dove al pelo dell’acqua galleggia una massa di rifiuti, per lo più di plastica, alta una decina di metri e più estesa degli Stati Uniti. Un sub continente nuovo che si ingrandisce di giorno in giorno in misura direttamente proporzionale con la crescita economica mondiale. Ci sono altre vie per uscirne, se non una recessione ben temperata, una decrescita felice?
Un abbraccio
tua Delfina