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Truffa metrolimpionica

di Nando Dicè - 11/08/2008

 

Farci togliere la libertà dai nostri Governanti, per paura che ce la possa o potrebbe togliere Bin Laden, è come suicidarsi, per paura di essere sparato.

Esordì con questa frase, bella. Ma quel signore stava parlando delle Olimpiadi o cosa?

Le Olimpiadi… Che grande cosa! Una festa pagana, in un mondo monoteista. Una gioia dello sport, in un mondo dominato dal denaro (oggi, purtroppo, anche all’interno di questo genere di competizioni). Ufficialmente, una boccata di ossigeno giovanile, in una Pechino vecchia di smog. Fatta in un paese, in cui il monte Olimpo non sanno neppure dov’è.

Per quale ragione, allora, parlare di libertà? Tanto più che il discorso che ascoltavo in quella metropolitana si era esaurito. Stavano già parlando di altro… Se non sbaglio, di sesso.

Lo confesso. La prima volta che sentì parlare di coppie di fatto, pensai che Vasco, avesse messo su famiglia.

Subito pensai: “Ora si che capirà cos’è una vita spericolata”!

Quando, invece, capì che si parlava di gente che voleva vivere assieme, senza sposarsi, mi resi conto che non ero l’unico scemo della situazione.

Il fatto, però, si ingarbugliò quando, incominciarono a parlare dei Gay. Mi venne in mente la mia gioventù nei vicoli di Napoli.

Perché tanta apprensione ed attenzione per i Gay?

Da ciò che io me ne possa ricordare, il mondo è sempre stato trisessuale. Alla mia epoca, infatti, esistevano gli uomini, le donne e/o i femmenelli (i trav/trans, per i non napoletani).

I ruoli erano ben definiti. Ed ognuno svolgeva il suo ruolo.

Intendiamoci: sto semplificando e le “categorie” su-esposte non erano proprio così nette. Esistevano vari tipi d’uomini, vari modelli di femminilità e tanti modi di essere gay. Ognuno, in tutti i casi, rispettava la sua parte.

In altre parole, gli uomini facevano gli uomini; le donne, le donne; ed i gay, i gay. Ed a nessuno veniva in mente di invadere il “campo” dell’altro.

Oggi, invece, non si capisce più nulla… Gli uomini diventano uomini in età talmente tarda che se due ventottenni (maschio e femmina) decidessero di fare l’amore, la donna in questione dovrebbe essere arrestata per pedofilia. Le donne vogliono fare gli uomini, al punto tale che se falliscono come donne si definiscono femministe. E i gay vogliono fare politica gay.

Per farla breve, tutti possono fare tutto, ma nessuno, alla fine, è capace di interpretare a fondo il ruolo che ha liberamente scelto di giocare (o si è trovato ad interpretare) nella vita.

A ben pensarci, proprio i Cinesi hanno inventato il quarto sesso: l’atleta. Cioè, dei ragazzini sequestrati dallo Stato ai loro genitori, a 4 anni, ed allevati ad un solo scopo, VINCERE.

Come dire, una moderna Sparta che ha incontrato il Comunismo, sotto l’egida delle banche.

Alzai gli occhi al cielo. La solita pubblicità: “Se l’aria condizionata vi brucia la gola, comprate…”. Ma dico: non sarebbe meglio spegnerla, se vi fa male alla gola?

Una gara ad ostacoli. L’aria condizionata brucia la gola, compra il ripara-gola. Il ripara-gola ingrossa il fegato, compra lo sciroppo per riparare il mal di fegato. Il fegato deve essere curato? Si! Innesta un ciclo infernale perpetuo che poteva essere fermato subito. Con un click.

I bambini, il sesso, le Olimpiadi e le competizioni che gli antichi Greci non sapevano neppure esistere.

Tutti discorsi che non capivo. Inspiegabili. Come era “inspiegabile”, ai miei occhi, la metropolitana su cui stavo. Oppure, anch’essa, era stata una “gara olimpica”? Un chilometro e due di linea. Quattro inaugurazioni. Un record… Questo si, olimpico.

Prima Berlusconi, ai 300 mt.; poi la Jervolino, agli ottocento; ed infine, l’ultimo testimone a Prodi ai mille e due.

La cosa strana è che, poi, la “medaglia” fu data solo all’ultimo inaugurante: Bassolino! Strano. Ma che volete: noi, al Sud, siamo la patria dei record strani. Abbiamo il “lancio del peso” all’estero, per gli emigranti meridionali, come abbiamo, sulla NA-RC, il cantiere stradale più duraturo del mondo. Altro che maratona!

Scesi dalla metropolitana dei record ed incrociai uno strillone: “Le Olimpiadi… Speciale Olimpiadi. Tutti i record. Tutte le pagine spettacolari dello Sport. Seimiliardiequattrocentosessantaquattro truffati…”.

Questa ultima frase, mi incuriosì. Mi avvicinai e comprai quello strano giornale. Ben due Euro. Erano per una raccolta fondi, per le vittime del Tibet. Aprendolo, a tutta pagina, c’era scritto: “OLIMPIADI FESTA DELLO SPORT”. Lo strillone allontanandosi urlava “…Speciale Olimpiadi, seimiliardiequattrocentosessantacincque truffati!”.

Lo Scemo del Villaggio Globale.