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Le guerre degli Usa sono «atti di pirateria»?

di Massimo Fini - 07/11/2008

Nel 1999 gli Stati Uniti aggredirono la Serbia senza, anzi contro, il consenso dell’Onu. Nel 2003 hanno invaso l’Iraq senza, anzi contro, il consenso dell’Onu. Qualche giorno fa hanno fatto un raid, aereo e di terra, in Siria, uccidendo otto civili secondo Damasco, mentre il Pentagono sostiene di aver fatto secco un terrorista, un certo Abu Ghadiva. In ogni caso un atto di pirateria internazionale perché non si dà ancora che si possa violare il territorio di uno Stato sovrano, sia pur per nobili fini. Miguel D’Escoto, sacerdote cattolico, eletto il mese scorso presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, ha affermato che «nessun Paese della terra ha violato più risoluzioni Onu degli Usa». Allora ti chiedo: perché l’Iran, per averne violate due, è stato sottoposto a sanzioni mentre gli Stati Uniti mai? Bada bene, io non contesto la politica di potenza degli Stati Uniti. Tutte le potenze han sempre fatto una politica di potenza. Contesto che gli americani pretendano di farla sotto le vesti del diritto. E’ questo l’Intollerabile.