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Usa, ne uccide più l’overdose di farmaci che di droghe

di Roberto Rezzo - 13/11/2008



Ne uccide più la ricetta dello spacciatore di strada. Uno studio appena pubblicato rivela che le morti per abuso di medicinali venduti in farmacia hanno superato alla grande quelle dovute a droghe illegali.
Secondo uno studio della Medical Examiner Commission della Florida dall'analisi di 168.900 autopsie risulta che le specialità che agiscono sul sistema nervoso centrale - regolarmente registrate a prontuario - hanno provocato tre volte il numero dei decessi causati da cocaina, eroina e anfetamine messe insieme. «L'abuso ha raggiunto proporzioni epidemiche - assicura Lisa McElhaney, sergente di polizia specializzata nel settore - È come un'esplosione».
Nel 2007, l'abuso di cocaina ha provocato 843 decessi, quello di eroina 121, anfetamine 25, zero per marijuana, per un totale di 989 morti. Nello stesso periodo 2.328 persone sono state uccise da antidolorifici come Vicodin e Oxycontin e 743 da ansiolitici come Valium e Xanax, per un totale di 3.071 morti. L'alcol risulta essere stata la causa di morte in 466 casi, ma la sua presenza è stata identificata in 4.179 cadaveri. E mentre rispetto al 2006 le morti per eroina sono aumentate del 14%, quelle per antidolorifici venduti in farmacia hanno registrato un balzo del 36 per cento.
La Florida è considerata all'avanguardia nelle statistiche sulle morti per droga. Il boom edilizio di Miami all'inizio degli anni '80 è stato finanziato dal narcotraffico. Facendo guadagnare alla città il soprannome di Regina della coca. Dal suo porto transita la maggior parte delle 300 tonnellate di coca che - secondo le ultime stime Onu - vengono utilizzate ogni anno negli Usa. Circa la metà dell'intero consumo mondiale. Questo studio conferma i dati pubblicati in un precedente rapporto della Drug Enforcement Agency (Dea) a Washington. Negli ultimi sei anni il numero di persone che abusa di ansiolitici e antidolorifici è aumentato dell'80% raggiungendo i 7 milioni. Sono molti più di quelli che abusano di coca, eroina e anfetamine di contrabbando messi insieme. E secondo i dati pubblicati da Drug Abuse Warning Network, il numero di ricoveri per overdose da oppiacei semi sintetici come l'Oxycontin sono aumentati negli ultimi 10 anni del 153%, mentre quelli in seguito da assunzione eccessiva di metadone del 390%.
La tendenza dei medici a prescrivere liberamente farmaci che dovrebbero essere usati in casi eccezionali e per un periodo limitato di tempo si spiega almeno in parte con le pressioni esercitate dall'industria farmaceutica. Negli Stati Uniti tutte le sostanze prescrivibili possono essere pubblicizzate. La spesa promozionale per una singola specialità come l'Oxycontin è triplicata dal 1996 e il 2001, per stabilizzarsi attorno ai 30 milioni di dollari l'anno. Eddie Howard, farmacista di Sonora in California, senza bisogno di leggere nessun rapporto, si era accorto da un pezzo dell'aumento di questo tipo di ricette. E ammette di provare un certo disagio: «A volte ho l'impressione di essere diventato uno spacciatore a norma di legge».
Quanto all'idea che una sostanza acquistata in farmacia sia per forza più sicura - anche per sballare - si tratta di un mito da sfatare. Gli esperti spiegano che il problema sta proprio nella forma con cui viene commercializzato il principio attivo. In genere queste sostanze sono micro incapsulate in un involucro gastroresistente o miscelate ad altri ingredienti con un procedimento industriale per ritardarne l'assorbimento nell'organismo. E assicurare un'attività prolungata nel tempo che consente di ridurre il numero di pastiglie da inghiottire. Ma chi di queste sostanze fa un uso ricreativo, per ottenere subito l'effetto desiderato, deve assumere una dose eccessiva che finisce per rimanere in concentrazione stabile per un periodo sino a 24 ore. Rimanendo così vittima di una specie di overdose a catena.