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Home / Articoli / Ahmad Kaabour, "Badi ghani". Una canzone per la Palestina

Ahmad Kaabour, "Badi ghani". Una canzone per la Palestina

di Miguel Martinez - 05/12/2008

Il poeta e cantante libanese, Ahmad Kaabour ( أحمد قعبور ) è autore di una famosa canzone sulla Palestina, unâdikum, "faccio appello a voi".

Adesso trovo che il combattivo blog di Layla Anwar, An Arab Woman Blues, ha tradotto un'altra canzone (questa volta in dialetto libanese) di Ahmad Kaabour, Badi ghani, letteralmente "voglio cantare".

Ho chiesto qualche chiarimento ad Adib Kawar, un amico cristiano libanese molto vicino alla causa palestinese: Adib ha fatto una nuova traduzione in inglese, tra l'altro basata su una versione in arabo che in certi punti è decisamente diversa da quella usata da Layla Anwar.

Con i dialetti arabi, ho spesso la sensazione di imbattermi in file di uova di Colombo: capisco poco, qualcuno mi accenna una traduzione,  e mi sento un cretino per non esserci arrivato da solo. In effetti, il testo di Badi ghani è assai chiaro, dopo. Perciò ho fatto una traduzione sostanzialmente dall'inglese, ma riaggiustando il testo in base al libanese. Per evitare di trasformare questa presentazione in un lavoro filologico, vi offro solo la versione di badi ghani che compare effettivamente nel video e non quella usata da Adib Kawar.
Vorrei cantare
per colui che annega nella propria notte
disperso tra le stelle
sperando nella persona al cui amore pensa.
E colei che è fuggita alla guerra
la paura le correva lontana davanti
quando chiede, cosa è successo,
sua madre le dice, nulla.


E invece c'è la morte
io grido, ma non mi esce la voce
c'è la morte, come posso cantare se non ho voce?

Vorrei cantare per la gente
che non ha gente
Furono loro, l'origine

ma come, come posso cantare?

Vorrei cantare per paesi
la cui gente non ha paese
che ha dimenticato il sapore del cibo delle feste
ma come, come posso cantare?

Chi decide la guerra
in nome dei diritti umani
la dichiara in nome del Signore
ma ha venduto da tempo il suo Signore

Chi ha trasformato questa terra
in un pianeta di pena, ferito

la pugnala in lungo e in largo
il pugnale tocca l'anima

Ci sono ferite
la più dura da guarire, quella dell'anima
ci sono ferite
e io non me ne voglio andare

Vorrei cantare per i bambini
che nelle loro vite, non hanno mai vissuto come bambini
eppure sono rimasti in questo
basso mondo

come bambini...
ma come, come potrei cantare?


اللي بليله غرقان.. سارح بهالنجمات
يتأمل انه في .. مين عم يفكر فيه
الي هربان من الحرب
خوفا سابقها لبعيد
لما تسأل علي صار؟
امها تقلا ما في شي

في موت.. بصرخ ما بيطلع صوت
في موت.. كيف بغني ومالي صوت

بدي غني للناس
الي ما عندن ناس
وكانوا هني الأساس
لكن كيف بغني كيف؟

وبدي غني لبلاد
اهلها بغير بلاد
ونسيت طعم الأعياد
لكن كيف بغني كيف

مين الي بيشن
الحرب باسم حقوق الانسان
بيعلنها باسم الرب
وبايع ربه من زمان

مين الي حول هالارض
لكوكب بائس مجروح
وبيطعنها طول وعرض
والطعنة بتوصل للروح

في جروح
واصعب جرح.. جرح الروح
في جروح
يا عمي ما بدي روح

بدي غني لولاد
بعمرن ما عاشوا ولاد
وبقيوا بهالدنيا ولاد بدي
غني للناس


La canzone Badi ghani è stata tradotto dall'arabo libanese e dall'inglese in italiano da Miguel Martinez. Miguel Martinez è membro di Tlaxcala, la rete di traduttori per la diversità linguistica. Questi articoli sono liberamente riproducibili, a condizione di rispettarne l'integrità e di menzionarne gli autori e la fonte.