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Nell'interesse pubblico

di Ralph Nader - 10/12/2008

Quando i membri del Congresso o del governo o del CEOs corporativo o gli ideologi che non difendono i diritti si lamentano dei regolamenti, la loro eco in parlamento si fa selvaggia.
Quando l'assenza di una regola adeguata permette ad un'industria di provocare la rovina, forse se Congresso e governo con umiltà avessero dato una regola minima avrebbero potuto evitare il disastro.
I CEOs corporativi, espulsi ma salvati dai loro guadagni - paracadute dorati, non "commentano."
I contribuenti, che troppo spesso sono i garanti dell'ultima risorsa e che sono appesi ad un gancio, si chiedono l'un l'altro perché i loro cani da guardia pubblici dormivano con la luce accesa.
La giostra di Washington è un qualche cosa da osservare.
Con un decreto legge recente, il Governo Federale ha assunto il controllo delle imprese gigantesche Fannie Mae e Freddie Mac.
La Federal Housing Finance Agency (FHFA) usa il processo legale di una "guida conservatrice" per "stabilizzare" Fannie Mae e Freddie Mac. Ma guarda chi parla di regolamentazione!
Domenica 7 settembre 2008, Il ministro del tesoro USA Henry Paulson disse, "Da quando questo periodo difficile per il GSEs iniziò, io ho fissato con chiarezza 3 obiettivi critici: fornire stabilità ai mercati finanziari, supportare la disponibilità della finanza ipotecaria, e proteggere i contribuenti - sia minimizzando i costi a breve termine per i contribuenti che attuando le politiche adatte a risolvere il rischio sistematico creato dal conflitto legato alla struttura del GSE".
Belle parole - ma esse daranno un piccolo conforto ai molti azionisti comuni che hanno visto il valore delle loro azioni Fannie Mae e Freddie Mac collassare fino a pochi penny per azione.
E molti e non pochi contribuenti si stanno chiedendo quanto la debacle di Fannie/Freddie finirà per costare a loro.
Noi ed altri abbiamo chiesto ai membri del Congresso, ai regolatori governativi e ai membri dei media notizie sui problemi strutturali ed operativi di Fannie e Freddie per anni.
Io ho scritto molte colonne sulla mancanza di una regolazione adeguata di Fannie e Freddie.
Io testimoniai al Congresso sulla necessità di concentrare Fannie e Freddie e i miei vecchi soci J. Brown e Jake Lewis hanno passato tante ore a sostenere che i regolatori federali dovrebbero spingere Fannie e Freddie a centrare gli obiettivi abitativi che darebbero beneficio alla povera gente.
Nel 1991 l'avvocato Tom Stanton, un vecchio collega, dette l'allarme sui rischi e sulla non regolazione di Fannie e Freddie nel suo libro profetico - A State of Risk (Harper Business).
Nel Maggio 1998, noi tenemmo persino una conferenza dedicata a Fannie e Freddie.
Nel mio discorso di benvenuto ai partecipanti alla conferenza, io dissi che avremmo discusso dell'adeguatezza del capitale richiesto da Fannie e Freddie e dell'efficacia della regolazione dei due GSEs. Notai che entrambe le corporazioni stavano passando dei tempi buoni.
E, io ammonii che una delle conseguenze involontarie dei profitti grassi nel lungo periodo è la tendenza dei governi e delle corporazioni private di iniziare a credere alle fantasie sulla felicità della vita, questo dopo aver conquistato la gloria dei profitti sempre crescenti.
Nella mia relazione sostenni che, "I contribuenti hanno imparato che gli obblighi contingenti come quelli inerenti alla struttura del GSE divengono, nel tempo, abbastanza costosi. Non accadde molto tempo fa - nel periodo dei saggi di interesse alti tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta - che Fannie Mae ebbe problemi finanziari seri. E la Farm Credit System, un altro GSE, richiese un salvataggio di quasi 5 miliardi nel 1980 quando l'industria agricola ebbe un declino severo".
Nel luglio di quest'anno denunciai il fatto che per decenni Fannie e Freddie erano state sregolate profondamente per lasciare che i loro rapporti di capitali fossero più bassi - molto più bassi - di quanto fosse necessario e aggiunsi:
Sopra le imprese multi miliardarie Fannie Mae e Freddie Mac, gli azionisti hanno perso quasi il 75% del loro valore azionario in un anno.
Regolate in modo farsesco dal Department of Housing and Urban Affairs, Fannie e Freddie furono gettate a terra dall'accollamento delle ipoteche molto insicure sotto il comando del CEOs e dei primi dirigenti che prendono somme enormi.
Queste due istituzioni furono create molti anni fa per fornire liquidità ai mercati degli affitti e della casa e quindi espandere i proprietari di case specialmente fra le famiglie con redditi più bassi.
Invece, esse si trasformarono in casinò, avvantaggiandosi di una garanzia implicita del governo USA.
I capi di Fannie e Freddie crearono un'altra garanzia.
Essi ottennero i massimi sostegni sia dalle Amministrazioni Repubblicane che Democratiche (Anche dal sostituto procuratore generale Jamie Gorelik) e li insaponarono con decine di milioni di dollari in indennizzi amministrativi.
In questo modo, essi mantennero la supervisione federale al minimo e tennero a bada gli sforzi al Congresso per indurire la regolamentazione.
Perciò eccoci qui.
Lunedì 8 settembre 2008, il valore dell'azione ordinaria di Fannie e Freddie cadde sotto 1 dollaro - il giorno prima il Segretario del Tesoro aveva annunciato il rilevamento governativo.
Il portavoce della Casa Bianca D. Perino disse, "Per anni abbiamo incoraggiato il Congresso a fare un regolamento forte, indipendente per controllare le istituzioni. Crediamo che le azioni aiuteranno a migliorare le condizioni del mercato della casa."
Il Presidente della commissione bancaria del Senato C. J. Dodd, D-Conn ha delle domande per l'amministrazione, quindi c'è dell'altro da rivelare.
E, i reporter versano secchi d'inchiostro parlando del rilevamento di Fannie e Freddie e della mancanza della giusta sorveglianza dei regolatori e del Congresso che ci ha portato a questo giorno dell'apprezzamento per la regolamentazione.
Purtroppo esso è arrivato appena tardi per i piccoli azionisti, i pensionati e i contribuenti che pagano il biglietto per gli speculatori e dirigenti, molti dei quali sembrano scappare con molto denaro.
FINE.
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Tradotto il 09/12/2008 da F. Allegri per Futuroieri
http://digilander.libero.it/amici.futuroieri