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Il terzo mondo in saldo

di Manuel Zanarini - 19/02/2009

“Venghino Signore e Signori”…così urlavano al circo per convincere la gente a vedere l’ultima attrazione. Oggi, si potrebbe utilizzare la stessa frase per convincere la gente a comprare la merce durante i saldi. Mentre, il popolo si sputtanava gli ultimi spiccioli rimasti in borse, scarpe e vestiti di cui non ha assolutamente bisogno, solo perché “sai, ci sono i saldi”. In altre parti del mondo, ovviamente quello più povero, i “padroni del mondo” correvano anche loro a fare spese, perché “sai, ci sono i saldi”.

Qua non si tratta più di svendere qualche capo d’abbigliamento della collezione scorsa, ma intere nazioni e popoli. Il caso più eclatante è quello del Madagascar, paese che sta venendo svenduto, letteralmente, alle multinazionali. La Sherritt International Corporation, una compagnia mineraria canadese, ha appena varato il progetto “Ambatovy”, che prevede lo sradicamento di 1.700 ettari di foresta, e al suo posto impianterà una delle più grandi miniere di cobalto e nichel del pianeta, che sarà attiva a partire dal 2013 per 27 anni. Come al solito, la multinazionale “rassicura” tutti che le specie protette verranno trasferite senza alcun danno e che verranno istituite aree protette apposite. Ovviamente, nessuna commissione indipendente è mai stata interpellata; ma in fondo, che problema c’è, i lemuri sono animali che si adattano, troveranno un nuovo equilibrio in fretta…
L’altro acquirente che ha tentato di approfittare dei saldi malgasci è stata la Daewoo Logistic, colosso coreano con interessi nei settori più svariati. Quest’ultima, fiutato l’affare, ha deciso di andare oltre: comprarsi mezzo Madagascar! L’idea è di prendere in concessione la metà delle terre coltivabili del Madagascar (una superficie equivalente alla metà del Belgio) per coltivare mais e palma da olio per biocarburanti. Come è facile intuire i poveri malgasci (20 milioni di abitanti con un reddito pro-capite di 392 dollari l'anno (dati del 2007), con tre persone su quattro che vivono in aree rurali e praticano un'agricoltura di sussistenza), dei biocarburanti non sanno che farsene, anzi, perderanno la metà dei terreni da cui poter ricavare cibo per sopravvivere. Il problema è la Corea del Sud ha bisogno di risorse energetiche e alimentari dall’esterno… e allora sì compriamoci il Madagascar, chi se ne frega!
Fortunatamente, la popolazione del Madagascar è insorta (68 morti negli scontri tra manifestanti e polizia) e, almeno per il momento, l’operazione è saltata. Per quanto ancora si riuscirà ad impedirla?

Come detto il problema è che il sistema capitalista basato sulla “crescita infinita” non è più sostenibile per i paesi sviluppati, i quali stanno finendo le risorse, così che si inventano? Facile, si comprano la terra degli altri. Il Magascar non è che un caso di una tendenza in atto: la Cina, paese dove l’acqua comincia a scarseggiare, ha comprato centinaia di migliaia di ettari nelle Filippine, in Sudan e Kazakhstan; la Libia si è presa un pezzo di Ucraina, in cambio di petrolio; quindici investitori sauditi hanno speso 4 miliardi di dollari per prendersi 500.000 ettari in Indonesia, allo scopo di piantare riso Basmati da riesportare poi in Arabia. Fino ai casi più incredibili, come quello di Philippe Heilberg, ex banchiere a Wall Street e oggi numero uno della Jarch Capital, il quale, poche settimane fa, ha comprato da tal Gabriel Matip, figlio del “signore della guerra” Paulino, 400.000 ettari di campi fertili in Sudan lungo le sponde del Nilo, l’estensione del Dubai!

Ma ancora non abbiamo visto nulla; infatti, come rileva Chiara Tonelli, Docente di genetica all’Università degli studi di Milano e consulente dell’advisory group sull´alimentazione della Ue, “il 70% delle risorse idriche viene utilizzato oggi per l’agricoltura e il cambio delle abitudini mondiali dalla dieta vegetale alla carne aggraverà questo problema per produrre un chilo di riso ci vogliono mille litri d’acqua, per un chilo di carne 45mila). Ragion per cui chi può va a comprarsi e consumare l’acqua degli altri”. Se il buon giorno si vede dal mattino…

Insomma, “Venghino Signore e Signori”…c’è mezzo mondo da comprare in saldo!