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Il peso dell'olio di palma sull'ambiente

di Gabriele Bindi - 21/02/2009

Il governo indonesiano permetterà nuovamente di tagliare foreste torbiere per creare piantagioni di olio di palma.
Con le foreste se ne va un ecosistema complesso e prezioso intrecciato con la cultura delle popolazioni locali. Il tutto perché la richiesta industriale cresce a dismisura. Lo troviamo ogni giorno in biscotti, dolci, saponi... e nei biocarburanti.

Quanto ne consumiamo? Ormai è presente in quasi tutti i prodotti da forno confezionati. Biscotti, crackers, merendine. E poi ancora nei saponi, detersivi e i famigerati biocarburanti.

Dal 2007 il Governo indonesiano si era impegnato a proteggere le foreste torbiere. Ora ha cambiato idea, ha dichiarato al Jakarta Post un portavoce governativo, perchè il settore è importante per l’economia e perchè la conservazione delle foreste era stata promessa “per evitare le proteste” del mondo e dei compratori stranieri. Una decisione con conseguenze nocive sugli ecosistemi locali sull'effetto serra, per la  gran quantità di anidride carbonica che veniva finora intrappolata nel terreno.

Sotto accusa le multinazionali della cosmetica (Unilever era già stata presa di mira da Greenpeace), che utilizzano l'olio di palma per fare saponi e detergenti. Ma una grossa responsabilità la prendono anche la produzione di prodotti alimentari e i biocarburanti. il Governo indonesiano ha addirittura promesso sussidi alla produzione di biocarburanti - come appunto l’olio di palma - qualora il loro costo dovesse superare quello del petrolio.

Secondo una stima di Salva le Foreste, nel corso degli ultimi due decenni in Indonesia quasi 10.000 chilometri quadrati di foreste sono stati trasformati in piantagione di palma da olio.
Ora, dice Salva le Foreste, le misure del Governo porteranno porteranno ulteriormente “all’abbattimento di ampie superfici di foresta umida e di torbiera, con il rilascio in atmosfera di incalcolabili quantitativi di carbonio immagazzinato nella biomassa forestale e nel suolo torboso”.
Sempre secondo Salva le Foreste non ci sono abbastanza terreno, acqua ed energia per sostituire i biocarburanti con il petrolio. Come se non bastasse, la produzione di un litro di biocarburante richiede molta più energia di quella che esso è in grado di generare. 

Fonte: Blogeko